La pasta in Emilia: un viaggio gastronomico da La Palta con Isa Mazzocchi

La pasta in Emilia: un viaggio gastronomico da La Palta con Isa Mazzocchi

La chef Isa Mazzocchi presenta un menu innovativo dedicato alla pasta emiliana presso “La Palta”, combinando tradizione e creatività in un’esperienza culinaria unica nella Val Tidone.
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La pasta in Emilia: un viaggio gastronomico da La Palta con Isa Mazzocchi - Gaeta.it

La pasta rappresenta un elemento basilare della cucina italiana, una combinazione di farina, acqua e sale che si trasforma in una varietà infinita di piatti. Nel cuore dell’Emilia, la chef Isa Mazzocchi celebra questo alimento con un menu dedicato, rielaborando le tradizioni locali in un’esperienza culinaria che racconta storie e sapori. “La Palta”, situato nella pittoresca Val Tidone, si trasforma in un palcoscenico per una nuova interpretazione della pasta, da quella tradizionale a versioni più creative.

La tradizione emiliana della pasta

La tradizione gastronomica emiliana è ricca di ricette che raccontano la storia e la cultura della regione. Il territorio è noto per la produzione di salumi pregiati e paste fresche, ripiene o asciutte, ognuna con la propria identità. La chef Mazzocchi ha il compito di esplorare queste origini, creando un menu che parte dalle radici della cucina piacentina e si estende fino alle vette degli Appennini. Il suo approccio celebra non solo i piatti della cultura culinaria emiliana, ma anche quelli delle nobili famiglie che hanno influenzato la gastronomia locale.

La rielaborazione del menu non è solo una questione di ingredienti, ma di una filosofia che abbraccia la manualità e l’italianità. Ogni piatto racconta una storia, un passaggio di tradizioni che riscaldano il cuore e stuzzicano il palato. Dalla preparazione dei Tortelli Piacentini al Raviolo di Ravioli in sei stagionature di Parmigiano Reggiano, ogni portata è frutto di un’approfondita conoscenza delle tecniche tradizionali e di un’attenta scelta degli ingredienti.

Un’innovativa sfida culinaria

Creare un menu che renda omaggio alla pasta emiliana è stata una sfida stimolante per Isa Mazzocchi. L’intento era di costruire un percorso culinario che non solo celebrasse il gusto della pasta, ma che permettesse ai commensali di completare l’intera esperienza senza mai perdere interesse. La chef ha affermato che è stato necessario “domare” il glutine con abbinamenti calcolati, creando piatti che bilanciano leggerezza e ricchezza dei sapori.

Alcuni piatti come il Pastiss e i classici Tortelli con coda al verde sono già noti e consolidati, mentre altri hanno richiesto una ricerca approfondita e il coinvolgimento attivo della sua squadra. I piatti sono pensati con l’intenzione di evolvere nel tempo, seguendo il corso delle stagioni e rispondendo alle sfide culinarie quotidiane. La pasta diventa così un elemento di continuità, un legame tra passato e presente che invita a riflettere sulla storia e la cultura gastronomica.

La dolcezza della pasta: un dessert originale

Non solo primi piatti, ma anche un dessert innovativo chiude il cerchio della proposta gastronomica. Luca Sogni, nipote di Isa Mazzocchi, ha ideato un dolce che riprende il classico tiramisù, ma con un tocco personale. La sua creazione prevede una pasta aromatizzata al caffè, che sostituisce il tradizionale savoiardo, abbinata a un ripieno di mascarpone e tuorlo d’uovo. Dopo una breve cottura in acqua zuccherata e profumata al caffè, i ravioli vengono serviti con un gelato al fiordilatte e una cialda croccante al cacao, per un finale dolce e leggero.

Questo dessert non è solo un modo per chiudere un pasto, ma un’altra manifestazione della versatilità della pasta, capace di adattarsi a contesti inaspettati e di sorprendere i palati. Così, ogni elemento del menu si integra armoniosamente, offrendo ai clienti un viaggio sensoriale.

Un pranzo per rivivere la convivialità

Il menu “La Pasta” viene servito esclusivamente a pranzo, su prenotazione. L’idea è quella di riscoprire il valore della convivialità, dove il tempo scorre lentamente al ritmo delle portate servite. Per rendere l’esperienza ancora più autentica, Monica Mazzocchi ha recuperato stoviglie storiche utilizzate anche durante le celebrazioni familiari, creando una dimensione accogliente e ricca di ricordi.

Le scelte delle stoviglie, che variano da porcellane a taglieri in legno, enfatizzano non solo l’estetica, ma anche la funzionalità, esaltando i colori e le forme dei piatti serviti. I Tortelli, presentati in contenitori ad hoc, riescono a trasmettere il legame con il territorio e la tradizione.

Abbinamenti gastronomici: vino e piatti

Per accompagnare le creazioni gastronomiche, il menu “La Pasta” offre anche un percorso di degustazione vini. La selezione è focalizzata principalmente su etichette locali e nazionali, curando così ogni dettaglio dell’esperienza. Ad esempio, per gli antipasti, il sommelier Andrea Meneghetti ha scelto “Verderame”, un vino bianco frizzante prodotto localmente, mentre per il Tortello alla lastra si passa a un Pignoletto frizzante DOCG, molto adatto a piatti di questo tipo.

Ogni abbinamento è pensato non solo per esaltare i sapori del cibo, ma per creare un’armonia che gratifica tutti i sensi. La scelta dei vini sottolinea l’importanza di unire tradizione e innovazione, riflettendo la ricchezza della cultura gastronomica emiliana.

Dettagli del menu “La Pasta”

Il menu “La Pasta” comprende diverse portate, ognuna con un suo fascino e una storia da raccontare. Le proposte includono:

  • Fritto misto alla piacentina
  • Tortello alla lastra con erbe selvatiche
  • Insalata di pisarei ai gamberi di fiume
  • Raviolo di Ravioli in sei stagionature di Parmigiano Reggiano
  • Tagliolino con mela, verza e chiodi di garofano
  • Il Pastiss alla piacentina
  • Tortelli Piacentini con coda al verde

Alla fine del pasto, il dessert, un raviolo dedicato al tiramisù, rappresenta un’ulteriore evoluzione di un classico. Il costo del menu è di 150 euro a persona, con un abbinamento di vini che costa 40 euro.

Con una proposta così ricca e variegata, La Palta non solo celebra la pasta, ma si propone come un punto di riferimento per gli amanti della cucina emiliana più genuina e creativa. Un’esperienza che permette di gustare appieno il legame con la tradizione e il territorio.

Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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