La pizza margherita protagonista nel contest Fior... di Teglia 2024: due vincitori e focus sulla sostenibilità

La pizza margherita protagonista nel contest Fior… di Teglia 2024: due vincitori e focus sulla sostenibilità

Il contest “Fior… di Teglia 2024” a Napoli celebra l’eccellenza della pizza, premiando ex aequo Michele Di Già e Alessandro Santilli, e promuovendo sostenibilità e tradizione culinaria italiana.
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La pizza margherita protagonista nel contest Fior... di Teglia 2024: due vincitori e focus sulla sostenibilità - Gaeta.it

Si è recentemente conclusa l’edizione 2024 del contest “Fior… di Teglia”, un evento di prestigio organizzato da 50 Top Pizza in collaborazione con Latteria Sorrentina, tenutosi a Napoli nel suggestivo Refettorio Made in Cloister. La competizione ha visto la partecipazione di talentuosi pizzaioli, culminando con la proclamazione di due vincitori: Michele Di Già, che ha rappresentato l’Osteria Francescana di Modena con la sua reinterpretazione della tradizionale pizza margherita, e Alessandro Santilli, del Frumentario Pizza Romana di Roma, che ha presentato “La mia visione di Margherita”. Un successo che ha messo in evidenza il valore gastronomico e la creatività dei partecipanti.

Riconoscimento per l’eccellenza gastronomica

La scelta di premiare due vincitori ex aequo non fa che evidenziare il livello elevato delle ricette presentate durante il contest. Giovanni Amodio, vicepresidente di Latteria Sorrentina, ha sottolineato come la competizione abbia messo in luce la sensibilità gastronomica e le abilità tecniche delle ricette proposte. Ogni pizzaiolo ha dimostrato un notevole rispetto nell’utilizzo dei latticini, esprimendo idee originali attraverso ingredienti freschi e un equilibrio tra estetica e gusto. Tali elementi sono sempre più fondamentali nel mondo della gastronomia, dove l’innovazione e la tradizione possono convivere in armonia.

Al contempo, la giuria ha elogiato la versatilità di ogni proposta, invitando i giovani chef a esplorare la qualità e la varietà dei prodotti locali. Questo concetto di evoluzione gastronomica è ciò di cui ha bisogno la cucina contemporanea, così da promuovere le radici culinarie italiane in un contesto globale sempre più competitivo. La serata non è stata solo una celebrazione del talento, ma ha anche rappresentato un momento di riflessione sull’importanza della tradizione culinaria campana e italiana.

Valorizzare la semplicità: un obiettivo del contest

Secondo Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere, curatori della guida 50 Top Pizza, l’idea di premiare la pizza margherita è di richiamare l’attenzione su un piatto iconico, simbolo della tradizione gastronomica. La pizza margherita è amata in tutto il mondo e rappresenta il biglietto da visita di ogni pizzeria. Riuscire a prepararla con abilità è considerato un presupposto fondamentale per qualsiasi pizzaiolo di successo. Con il contest, l’intento non è solo quello di celebrare la margherita, ma anche di invitare giovani professionisti a riflettere su cosa significhi “Margherita del Futuro”.

L’accezione di “futuro” coinvolge diversi aspetti, dalla creatività alla sostenibilità, fino all’innovazione tecnica e all’espressione di libertà dei professionisti emergenti. Queste tematiche sono di estrema rilevanza nel panorama contemporaneo della cucina, dove l’equilibrio tra tradizione e modernità diventa cruciale. I partecipanti hanno presentato pizze concepite con attenzione alla qualità e alla sostenibilità, preparando ricette che raccontano storie personali e radici culturali, elementi che si intrecciano costantemente.

L’argomento della sostenibilità in primo piano

Il contest Fior… di Teglia 2024 ha dato ampio spazio alla questione della sostenibilità, un tema centrale nel dibattito gastronomico attuale. Giovanni Amodio ha evidenziato la simbiosi tra tradizione e innovazione, suggerendo che la qualità e la cura nella preparazione dei piatti sono parte integrante di un’ottica che punta a integrare il locale con il globale. La narrazione della pizza e dei latticini come prodotti identitari si sposa perfettamente con l’esigenza di rinnovarsi senza perdere le proprie origini.

In questo contesto, è importante sottolineare come la compartecipazione dei concorrenti con l’impegno sociale rappresenti un’ulteriore dimensione dell’evento. Infatti, alla fine della gara, i ragazzi hanno ripreso il lavoro al banco per preparare pizze che sono state servite a persone in difficoltà, in un’iniziativa di solidarietà grazie alla Fondazione Food for Soul, progetto fondato da Massimo Bottura e Lara Gilmore. Questo gesto non solo riflette l’etica del cibo, ma anche il desiderio di restituire alla comunità attraverso un’idea di cucina inclusiva e sostenibile.

Altri finalisti: una panoramica sulle proposte

Terminato il contest, i finalisti hanno svolto un ruolo sia di protagonisti che di ambasciatori della pizza italiana. Tra gli altri partecipanti, hanno brillato Ilaria Alberton di Premiata Fabbrica Pizza a Bassano del Grappa con la sua “Margherita Futura Consistenza”, Samantha Sciannamé di Teglie di Puglia a Vieste con “Margherita nel Paese delle Meraviglie”, e Vito Patalano di Lisola Restaurant a Forio d’Ischia con “Margherita del futuro – sfoglia leggera”. Queste creazioni hanno catturato l’attenzione della giuria, guidata dall’apprezzato chef Fabrizio Mellino, grazie alla loro capacità di raccontare le storie del territorio e delle esperienze di ciascun pizzaiolo.

La manifestazione ha celebrato non solo l’eccellenza gastronomica, ma ha anche messo in evidenza che la passione per la pizza è viva e vegeta tra le giovani generazioni di chef. Il contest “Fior… di Teglia” si conferma così un’importante vetrina per il futuro della pizza, dove l’amore per la tradizione e l’innovazione continua ad alimentare la cultura gastronomica italiana.

Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina

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