Un’assenza che lascia il segno. La Polizia Stradale, storicamente protagonista della sicurezza sulle strade italiane, non è presente nel calendario istituzionale del 2025 realizzato dal Dipartimento della Polizia di Stato. Questa scelta ha scatenato un’ondata di sconcerto tra i membri della Specialità, che hanno dedicato la loro vita alla protezione dei cittadini. Il presidente dell’Associazione sostenitori della Polizia stradale, Giordano Biserni, esprime il suo disappunto, evidenziando come tale decisione rappresenti un affronto alla memoria e all’impegno di chi ha operato per garantire la sicurezza su strada.
La Polizia Stradale tra passato e presente
Fondata 77 anni fa, la Polizia Stradale ha segnato la storia della sicurezza stradale in Italia con iniziative e interventi cruciali per la protezione degli automobilisti. Negli anni, i membri della Specialità hanno affrontato numerose sfide, dedicando non solo il loro tempo ma anche la loro vita nella lotta contro gli incidenti stradali e la criminalità. Una tradizione di impegno che sembra essere stata trascurata con l’esclusione dal calendario ufficiale.
Giordano Biserni sottolinea come il calendario rappresenti un’importante testimonianza della storia e dei valori che la Polizia di Stato incarna. La cancellazione della Polizia Stradale dai dodici mesi significa, per molti, una forma di rapida dimenticanza delle lotte e dei sacrifici affrontati da questi agenti. La Polizia Stradale ha persino subito perdite pesanti, essendo responsabile, con la sua ridotta percentuale di organico, di una quota significativa dei caduti in servizio.
La questione del riconoscimento
La rimozione della Polizia Stradale dal calendario ha generato un profondo malcontento non solo tra gli attuali membri del Corpo, ma anche tra le famiglie degli agenti caduti. Biserni afferma che tale dimenticanza non può passare inosservata. È fondamentale ricordare le storie di coraggio e dedizione di agenti come Luigi D’Andrea e Renato Barborini, entrambi vittime dei terribili atti della Banda Vallanzasca, insieme ad altri martiri che hanno dato la vita nel corso del servizio.
Queste storie di sacrificio dovrebbero essere onorate e ricordate, non solo in contesti cerimoniali, ma anche nella memoria collettiva della nazione. Questo esclusivo gruppo di agenti, insigniti di Medaglie d’Oro alla memoria, rappresenta un patrimonio di memoria che non può e non deve essere trascurato. La loro eredità vive nella stima e nel rispetto da parte dei cittadini, che continuano a riconoscere l’importanza della presenza della Polizia Stradale nelle loro vite quotidiane.
L’appello della comunità
L’assenza della Polizia Stradale dal calendario 2025 ha ridato impulso ad un dialogo più ampio riguardo al riconoscimento del valore di questa Specialità all’interno della Polizia di Stato. Non si tratta solo di un calendario, ma di un simbolo che riunisce i valori di servizio, dedizione e sacrificio di una storia lunga quasi un secolo.
Biserni, nel suo appello, invita i colleghi e il pubblico a riflettere su questo affronto e a qualificarlo come una mancanza di rispetto verso gli agenti che hanno onorato il loro compito. Questa situazione, che molti denunciano come un segno di “amnesia istituzionale”, chiede una risposta chiara da chi è in grado di operare per una correzione. La Polizia Stradale, pur vivendo un momento difficile in termini di visibilità, continua ad operare con determinazione e coraggio, mantenendo viva la memoria di chi ha dato il massimo nel servizio alla comunità.
L’eredità della Polizia Stradale non deve essere dimenticata e merita di essere celebrata in ogni occasione, anche in un semplice calendario.
Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Sofia Greco