La portualità ligure: un appello di Spediporto per il futuro della regione

La portualità ligure: un appello di Spediporto per il futuro della regione

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La portualità ligure: un appello di Spediporto per il futuro della regione - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La portualità rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico della Regione Liguria. In un contesto in cui la competizione tra i porti è sempre più agguerrita, il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, lancia un appello chiaro ai candidati alla presidenza della Regione: è essenziale che la portualità diventi il fulcro del programma elettorale, integrandosi con le grandi opere che possono favorire una crescita sostenibile. Senza un potenziamento dei porti, il futuro di tutta la Liguria appare incerto.

Liguria: un sistema portuale leader in Italia

L’importanza dei porti liguri è dimostrata dai numeri. Secondo i dati del 2023, la Liguria ha raggiunto un incredibile traguardo di 75 milioni e 429 mila tonnellate di merce movimentata dai porti di Genova, Savona-Vado e La Spezia. Questo risultato non solo testimonia l’efficienza del sistema portuale, ma mette in luce anche il suo ruolo preminente rispetto ad altre regioni italiane. Infatti, la Liguria supera la Sicilia di ben otto milioni di tonnellate, con una differenza nettissima rispetto a Friuli Venezia Giulia, Calabria e Toscana, che autoctonamente presentano volumi di traffico marittimo molto inferiori.

Botta sottolinea come questa performance esemplifichi la vitalità del panorama economico ligure, evidenziando la necessità di un supporto politico deciso e strategico. L’invito alla classe politica è chiaro: i candidati devono comprendere che l’ottimizzazione della portualità non è solo una necessità, ma un’opportunità irripetibile per lo sviluppo dell’intera regione. La sinergia tra il settore pubblico e privato potrebbe generare nuovi posti di lavoro e stimolare l’economia locale, a condizione che vengano prese decisioni ponderate e tempestive.

Zona logistica semplificata: un’opportunità da non perdere

Uno degli aspetti più critici, secondo il direttore di Spediporto, è il progresso verso la creazione della zona logistica semplificata a Genova. Questo progetto, se attuato con efficacia, potrebbe attrarre investimenti significativi, recando benefici tangibili non solo all’industria portuale, ma anche all’intero tessuto economico regionale. La semplificazione dei processi logistici è fondamentale per aumentare la competitività del porto ligure sul mercato internazionale.

Botta, riferendosi a modelli già collaudati in altre nazioni, mette in evidenza l’importanza di soluzioni fiscali innovative, richiamando l’attenzione sul regime dell’articolo 23 in Olanda. A Rotterdam, infatti, le aziende possono posticipare il pagamento dell’Iva sulle importazioni fino alla successiva dichiarazione periodica, bilanciando debiti e crediti senza un esborso immediato. Tale approccio ha senza dubbio facilitato la crescita del porto olandese, che ora conta su 360 mila lavoratori e gestisce un import di beni di oltre 450 miliardi di euro all’anno.

A confronto, il porto di Genova gestisce un import che si aggira tra i 60 e gli 80 miliardi di euro, con 56 mila occupati. La differenza è evidente e mette in luce l’urgenza di strategie mirate che possano realmente potenziare la competitività del porto ligure. L’integrazione di politiche fiscali più favorevoli e investimenti mirati infrastrutturali si imporrebbe così come un passo essenziale verso un rilancio economico della Liguria.

Investimenti e digitalizzazione: le chiavi per il successo

Per garantire un futuro prospero alla portualità ligure, non si può prescindere da un forte impegno in investimenti infrastrutturali e digitalizzazione. L’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale nel migliorare l’efficienza operativa dei porti. L’adozione di tecnologie all’avanguardia può velocizzare i processi, ottimizzare i flussi di lavoro e, nel contempo, ridurre i costi operativi. Gli investimenti in digitalizzazione possono migliorare la tracciabilità delle merci, semplificare le operazioni doganali e facilitare il coordinamento tra le diverse realtà imprenditoriali coinvolte nella catena logistica.

In un mondo sempre più interconnesso, il Porto di Genova ha le potenzialità per diventare un hub internazionale, a patto di intraprendere le giuste misure strategiche. La cooperazione tra settore pubblico e privato è fondamentale per attrarre investimenti e generare opportunità di occupazione. Il potenziamento delle infrastrutture fisiche deve accompagnarsi alla formazione di un capitale umano altamente specializzato, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato globale.

Affinché la Liguria possa mantenere la sua posizione di leader nel panorama portuale nazionale ed europeo, è necessario un impegno concertato da parte di tutte le forze politiche e imprenditoriali. Solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile e competitivo per una Regione che ha sempre avuto nei porti uno dei suoi punti di forza più significativi.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Armando Proietti

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