la prima biblioteca intitolata a papa francesco nasce ad arcella, montefredane (avellino)

la prima biblioteca intitolata a papa francesco nasce ad arcella, montefredane (avellino)

La frazione di Arcella a Montefredane inaugura la prima biblioteca dedicata a papa francesco, promossa da padre Roberto Cancillieri e il Consiglio Pastorale, per valorizzare fede, cultura e comunità locale.
La Prima Biblioteca Intitolata La Prima Biblioteca Intitolata
Ad Arcella, frazione di Montefredane (Avellino), nasce la prima biblioteca dedicata a papa Francesco, un centro culturale e di incontro per la comunità, con opere del Pontefice e materiali donati, volto a promuovere memoria, fede e dialogo sociale. - Gaeta.it

Il piccolo centro di Arcella, frazione di Montefredane in provincia di Avellino, si prepara a dare il via a un progetto culturale dedicato interamente a papa francesco. È la prima biblioteca che porta il nome del Pontefice, scomparso pochi giorni fa, un’iniziativa che si inserisce nel tessuto locale con un forte legame spirituale e sociale.

La struttura e le sezioni della biblioteca

Il progetto della biblioteca si sviluppa articolandosi in varie sezioni tematiche. Al momento sono già disponibili tutte le opere autorali di papa francesco, raccolte con cura per permettere a chiunque l’accesso diretto ai testi ufficiali. A queste si aggiungono donazioni di privati cittadini che hanno contribuito con volumi e materiali di diverso genere, ampliando così l’offerta culturale. Ogni sezione sarà organizzata con l’obiettivo di fornire approfondimenti specifici su temi legati alla fede, alla dottrina sociale della Chiesa e all’impegno del Pontefice nella società moderna. La biblioteca non sarà solo uno spazio di lettura ma un punto di incontro per la comunità, dove si potranno organizzare eventi e incontri per dibattere i contenuti e i valori promossi da papa francesco.

L’impegno della comunità e le prospettive future

Dietro l’apertura della biblioteca c’è una forte partecipazione della comunità locale. Padre Roberto Cancillieri e il Consiglio Pastorale rappresentano il motore dell’iniziativa, mostrando come la spinta culturale parta dal basso. Le donazioni di libri e materiali da parte dei privati indicano un interesse crescente verso questo progetto, che ha già ricevuto attenzione anche da fuori provincia. L’obiettivo nei mesi a venire è quello di far crescere la biblioteca in termini di materiali e servizi, aprendo possibilità per incontri, seminari e percorsi educativi rivolti a tutte le fasce d’età. La realizzazione avviene in un momento particolare della storia della Chiesa e dell’Italia, facendo della biblioteca un simbolo di memoria e rinnovamento contemporaneamente.

la nascita della biblioteca dedicata a papa francesco

La notizia dell’intitolazione arriva proprio nelle ore in cui a Roma si svolgevano i funerali di papa francesco, una coincidenza che sottolinea il valore simbolico di questo gesto. A promuovere l’idea sono il parroco di Arcella, padre Roberto Cancillieri, insieme ai giovani del Consiglio Pastorale, che hanno voluto avviare un luogo di studio e riflessione su pensiero e opere del Pontefice. La biblioteca nasce all’interno del Centro di comunità, edificio realizzato con i fondi della CEI . L’edificio si trova vicino alla chiesa di Santa Lucia, fondata nel 1962 proprio alla vigilia del Concilio Vaticano II, un richiamo ai tempi di un’importante svolta nella Chiesa cattolica.

il contesto storico e sociale di arcella e montefredane

Arcella è una piccola frazione con radici religiose profonde, caratterizzata da una comunità attiva e partecipe. La chiesa di Santa Lucia, vicina alla nuova biblioteca, rappresenta un fulcro storico importante. Fondata nel 1962, pochi giorni prima dell’inizio del Concilio Vaticano II, è stata testimone di un periodo di grandi cambiamenti nella Chiesa cattolica. Questo legame storico crea una continuità tra passato e presente, con la nuova biblioteca che si inserisce come erede di quella tradizione. Oltre a offrire un servizio culturale, l’iniziativa si propone di essere un punto di riferimento per i giovani e gli abitanti del territorio, uno spazio dove recuperare la memoria e alimentare il dialogo tra generazioni.

«La biblioteca vuole essere un luogo di memoria e di dialogo, dove la comunità possa incontrarsi e crescere insieme» ha dichiarato padre Roberto Cancillieri.

Change privacy settings
×