la prima tappa del tour of the alps si corre nonostante la morte di papa francesco e lo stop del coni

la prima tappa del tour of the alps si corre nonostante la morte di papa francesco e lo stop del coni

Prima tappa del Tour of the Alps il 15 aprile 2025 tra le valli di Non e Sole, con vittoria di Giulio Ciccone; gara proseguita nonostante il lutto per la morte di papa Francesco e l’appello del Coni.
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Il 15 aprile 2025 si è svolta la prima tappa del Tour of the Alps tra le valli di Non e Sole, nonostante il lutto nazionale per la morte di papa Francesco e l’appello del Coni a sospendere le attività sportive; vittoria e maglia verde per Giulio Ciccone. - Gaeta.it

La giornata del 15 aprile 2025 ha visto svolgersi la prima tappa del Tour of the Alps, una delle corse ciclistiche più impegnative nelle Alpi centrali, nonostante la morte di papa Francesco e l’appello del Coni a sospendere tutte le attività sportive. La gara ha attraversato due valli importanti del Trentino Alto Adige, portando i corridori a sfidare un percorso ricco di dislivello, tra paesaggi montani e condizioni meteo variabili che hanno messo alla prova la resistenza degli atleti.

le condizioni eccezionali della gara nel giorno di lutto nazionale

La notizia della scomparsa di papa Francesco è giunta ai corridori quando erano già schierati al via della tappa, con la comunicazione ufficiale dello stop alle competizioni sportivi diramata da poco dal Comitato olimpico nazionale italiano e dalle federazioni coinvolte. La prima tappa del Tour of the Alps, con partenza e arrivo previsto a San Lorenzo Dorsino, in Val di Non, si è svolta regolarmente, ma gli organizzatori hanno comunque voluto omaggiare la figura del pontefice con un minuto di silenzio prima del via.

percorso e dislivello impegnativo

Il percorso ha previsto 2.750 metri di dislivello tra le valli di Non e Sole, senza lasciare margine ai repentini ammonimenti. Pur nel clima di tristezza che ha coinvolto tutto il Paese, la manifestazione non è stata sospesa perché la comunicazione è arrivata troppo tardi per fermare la partenza già programmata. Ciò ha generato un dibattito nel mondo sportivo, ma resta chiaro che gli organizzatori hanno cercato di bilanciare il rispetto per il lutto con l’obbligo di portare a termine un evento internazionale di grande richiamo.

risultati della prima frazione: vittoria e leadership per giulio ciccone

Alla fine della prova, lo scalatore Giulio Ciccone, abruzzese di origine e noto per le sue doti in salita, ha tagliato per primo il traguardo a San Lorenzo Dorsino. Ciccone ha sfruttato al massimo la durezza del percorso e la sua esperienza sulle montagne, lasciandosi alle spalle l’austriaco Felix Gall, secondo classificato, e il giovane francese Paul Seixas, diciottenne emergente arrivato terzo.

maglia verde e applausi nonostante il lutto

La vittoria vale anche la prima maglia verde di leader nella classifica generale. L’atleta ha festeggiato il successo in modo sobrio, conquistando gli applausi della folla nonostante il clima di lutto. Non a caso, il tennista Jannik Sinner, amico intimo di Ciccone e volto noto dello sport italiano, ha condiviso sui social una foto del campione al traguardo, sottolineando il legame e il sostegno reciproco tra i due.

il percorso e le sfide delle valli di non e sole

Il Tour of the Alps ha preso il via da San Lorenzo Dorsino, piccolo centro situato nella Val di Non, area montana famosa per le mele e i paesaggi alpini incontaminati. Il tracciato ha condotto i corridori attraverso strade strette, salite impegnative e discese tecniche, che richiedevano grande attenzione e capacità di gestione delle forze.

altimetria e clima vario

La tappa ha attraversato poi la Val di Sole, zona con un territorio variegato e un’altimetria significativa, dall’ambiente rurale ai boschi densi che caratterizzano il Trentino. Le squadre sono state chiamate a mantenere un ritmo elevato per oltre 150 chilometri, superando pendenze importanti e cambi di clima improvvisi dovuti alla montagna.

Questo tipo di percorso premia i corridori con una buona resistenza in salita e una strategia accorta, senza lasciare spazio agli errori tattici o tecnici. La prima tappa si è confermata una selezione naturale per futuri protagonisti della competizione, evidenziando le caratteristiche degli atleti in gara in vista delle tappe successive.

la reazione del mondo sportivo e la gestione dell’evento dopo la tragedia

La decisione di proseguire con la prima tappa, nonostante l’ordinanza del Coni, ha suscitato commenti contrastanti nel panorama sportivo. Alcuni team e atleti hanno rispettato il momento con gesti di rispetto, come il minuto di silenzio osservato all’avvio, mentre altre realtà avrebbero preferito una sospensione immediata.

difficoltà di coordinamento

Le autorità sportive italiane si sono trovate a gestire una situazione complessa, dovendo bilanciare la procedura formale di comunicazione con le tempistiche strette dell’evento sportivo. La comunicazione del Coni infatti è stata diffusa quando la corsa era già partita, rendendo impossibile fermare i ciclisti e riorganizzare la giornata.

Nonostante ciò, il Tour of the Alps ha proseguito seguendo il calendario previsto, cercando di mantenere uno spirito rispettoso e attento alle sensibilità pubbliche. La scelta fatta ha dimostrato le difficoltà di coordinamento tra sport e avvenimenti di rilievo nazionale, specialmente in momenti di lutto.

La giornata è rimasta segnata non solo dalla competizione, ma anche dal ricordo di papa Francesco, con la sua assenza che ha coinvolto ogni angolo della società italiana, anche negli spazi tradizionalmente dedicati allo sport.

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