L’Unione degli Studenti Campania ha organizzato una manifestazione a Napoli in collaborazione con ‘Libera Campania contro le mafie‘ e altre organizzazioni sociali. Questo evento ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di disarmare un territorio segnato dalla violenza. Il corteo ha preso avvio in un clima di tensione, cercando di dare voce alle esigenze di una comunità sempre più in difficoltà.
Un grido di dolore e cambiamento
La manifestazione è stata alimentata dalla recente tragica morte di due giovani, Emanuele Tufano e Santo Romano, le cui vite sono state spezzate dalla violenza. Durante l’evento, sono stati sottolineati i nomi delle vittime, un gesto simbolico per richiamare l’attenzione su un contesto che richiede un cambiamento urgente. Domenico Fortunato, esponente dell’Unione degli Studenti, ha affermato che la città ha bisogno di una coscienza collettiva, sottolineando che l’abbandono scolastico rappresenta una ferita profonda. Secondo Fortunato, la scuola deve svolgere un ruolo centrale nel sostenere i giovani, piuttosto che abbandonarli.
Le sue parole evidenziano una questione cruciale: come può una scuola che ignora le necessità degli studenti contribuire a formare una società consapevole e impegnata? Fortunato ha richiamato la necessità di creare un sistema educativo che ascolti e risponda attivamente alle vere esigenze delle nuove generazioni, un passo fondamentale per costruire un futuro diverso.
Gentrificazione e turistificazione: una città in difficoltà
Nel discorso di Anita Maglio, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Campania, è emersa un’altra problematica significativa: la gentrificazione e la turistificazione di massa che Napoli ha vissuto negli ultimi anni. Secondo Maglio, questi processi hanno trasformato la città in un prodotto “vendibile” sul mercato, ma al contempo hanno compromesso la qualità della vita dei residenti. Lo splendido patrimonio culturale e architettonico di Napoli non può essere ridotto a una mera attrazione turistica, secondo Maglio, che invita a riflettere sull’identità della città e sui diritti dei suoi cittadini.
Questa preoccupazione rientra nelle istanze del gruppo, che chiede di preservare la città come luogo di vita e non solo come meta turistica. L’indifferenza nei confronti delle problematiche sociali e della violenza alimenta il degrado e il disagio. Agitare questa bandiera durante la manifestazione significa richiedere un intervento concreto non solo da parte delle istituzioni ma anche dalla comunità, invitando tutti a partecipare attivamente al processo di cambiamento.
Una chiamata all’azione
La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi giovani e adulti, segno che i temi della scuola e della sicurezza toccano un ampio spettro di cittadini. Questo evento non ha solo rappresentato un’opportunità per esprimere il malcontento, ma anche una chiamata all’azione, per lottare insieme contro una cultura dell’abbandono e della violenza che sta affliggendo Napoli e il suo territorio. L’Unione degli Studenti Campania e le associazioni coinvolte sono pronte a continuare la loro battaglia, per un futuro migliore dove la sicurezza, la cultura e l’istruzione possano camminare insieme.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Elisabetta Cina