La Puglia sta mostrando segnali di crescita nel settore tech grazie all’interesse crescente degli investitori per l’installazione di data center nella regione. Con un mix di energia rinnovabile, infrastrutture adeguate e supporto normativo, il Sud Italia potrebbe ben figurare nel panorama dei centri di dati europei. Secondo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, esistono opportunità significative per il rilancio industriale, alimentate da un sistema di autorizzazioni più veloce e dalle potenzialità di aree industriali dismesse.
Innovazione e sviluppo nel Sud Italia
Le statistiche recenti mostrano che sono state effettuate circa 500 operazioni di sviluppo in ambito industriale al Sud Italia nell’ultimo anno. Tra queste, un numero crescente di iniziative riguarda la realizzazione di strutture per data center. Con una media di autorizzazioni che si aggira intorno ai 35 giorni, il Mimit sta sondando la possibilità di trasformare un edificio industriale storico in un grande data center con un investimento considerevole. Questo si tradurrebbe non solo in benefici economici, ma anche in una spinta verso un’economia più sostenibile.
Milano detiene ancora il primato nel settore dei data center, ma il trend sta cambiando. Roma, secondo quanto riportato dall’Italian Data Center Association, è attesa a crescere rapidamente nei prossimi tre anni. Anche le città del Mezzogiorno, come Bari e Napoli, stanno attirando l’attenzione con una crescita stimata del 19% e del 12%, rispettivamente. La Sicilia, con un incremento previsto del 6%, rappresenta un altro centro strategico in questo contesto in evoluzione. Mediterra DataCenters, un nuovo operatore di mercato, ha recentemente confermato l’intenzione di investire in questa area.
Potenziale della Puglia e opportunità di investimento
Secondo Luca Beltramino, vicepresidente di Ida, il Sud Italia ha potenzialità enormi da rivelare, grazie alla crescente disponibilità di energia da fonti rinnovabili e a investimenti infrastrutturali in corso. Questo quadro promettente ha portato a una crescente richiesta di data center locali, non solo da parte di grandi aziende, ma anche di piccole e medie imprese. Il progetto prevede investimenti collegati a nuovi centri dati per un ammontare di 4,8 miliardi di euro entro il 2028.
Le città di Mazara del Vallo, Palermo, Catania e Bari rivestono un ruolo strategico come nodi di interconnessione, grazie alla loro posizione favorevole per i cavi sottomarini. Questa rete di infrastrutture permette collegamenti diretti con regioni come il Mediterraneo orientale, l’Asia e l’Australia. In questo contesto, la gestione delle reti e la riduzione della latenza sono aspetti cruciali per migliorare l’affidabilità e le prestazioni di questi servizi.
Normativa favorevole al settore
Oltre alla creazione della Zona Economica Speciale, anche il recente Decreto Legge riguarda lo sviluppo del settore IT. L’articolo 13 del Dl 10 agosto 2023 offre al Consiglio dei ministri la possibilità di dichiarare investimenti strategici di valore superiore a un miliardo di euro come di preminente interesse nazionale. Ciò faciliterà la realizzazione di progetti, aumentando l’attrattività per investitori esteri ed italiani.
La semplificazione delle procedure burocratiche è un ulteriore aspetto interessante. L’introduzione di un’autorizzazione unica, rilasciata da un commissario straordinario, consentirà di accelerare l’approvazione di progetti. Questo nuovo modello dovrebbe consegnare l’esito della conferenza di servizi entro 90 giorni, rendendo la Puglia ancora più appetibile per gli investimenti nel settore dell’IT e oltre.
Il rafforzamento dell’ecosistema digitale in Puglia è dunque un processo in atto, capace di generare opportunità concrete per il territorio e per le aziende che vorranno avviare le loro attività in questa regione.