Si parla spesso delle province italiane che eccellono in qualità della vita, ma ciò che resta nell’ombra sono quelle che si trovano in una posizione intermedia. Queste realtà, pur non brillando nei primi posti delle classifiche, offrono indicatori di qualità che meritano attenzione. L’articolo si propone di esaminare cinque province italiane – Terni, Teramo, Lecce, Latina e Sassari – collocate in posizioni medie nelle valutazioni della qualità della vita, analizzando i loro punti di forza e di debolezza secondo i dati forniti dall’analisi del Sole 24 Ore.
Le province con posizioni medie nella qualità della vita
Il panorama italiano della qualità della vita non è uniforme. Ci sono province meno visibili ma che giocano un ruolo cruciale nella vita quotidiana di molti. Terni, Teramo, Lecce, Latina e Sassari occupano posizioni sotto il radar nelle classifiche: Terni è al 48°, seguita da Teramo al 57°, Lecce al 72°, Latina al 77° e Sassari all’78°. Queste province, pur non essendo premiate per performance eccezionali, meritano una riflessione poiché rappresentano un’importante fetta del territorio italiano.
Negli ultimi anni, Terni ha evidenziato il progresso maggiore, migliorando di ben 14 posizioni rispetto all’anno precedente. Altri due territori, Latina e Teramo, seguono a ruota con un aumento rispettivo di 10 e 1 posizione. Tuttavia, Lecce e Sassari hanno registrato un lieve declino, scivolando di una posizione ciascuna. Questa dinamica di cambiamento può riflettere i vari tentativi locali di migliorare la qualità della vita dei residenti, attraverso politiche pubbliche e investimenti in infrastrutture.
Indicatori chiave nelle classifiche delle province italiane
L’analisi degli indicatori relativi alla qualità della vita mette in luce alcuni aspetti significativi. Lecce e Terni si sono distinte per il quarto posto nelle loro rispettive categorie: Lecce per l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua e Terni per la concentrazione di start-up innovative. Questi risultati elevati evidenziano come alcune province possano comunque eccellere in ambiti specifici, nonostante la posizione complessiva non lo rifletta.
D’altra parte, ci sono anche situazioni più critiche. Teramo si è trovata a frenare la sua posizione a causa di fattori come l’incidenza di gravi infortuni sul lavoro, ottenendo una parte negativa nella valutazione generale. Sassari, da un lato, si distingue per il basso ricorso alla cassa integrazione, ma dall’altro deve affrontare un indice di fecondità delle donne che posiziona in un contesto problematico. I dati di Latina evidenziano ancora problematiche relative alle reti di distribuzione dell’acqua, riaccendendo il dibattito su politiche locali per affrontare queste sfide.
Teramo: un territorio cerniera tra sud e centro
Teramo occupa una posizione geograficamente e socialmente particolare. Essendo la provincia più settentrionale del Sud Italia, essa si trova a nord di alcune province centrali come Roma, Latina e Frosinone. Questa collocazione fa di Teramo un territorio cerniera, potenzialmente ricco di opportunità ma anche di sfide. La sua posizione nella classifica della qualità della vita, al 57° posto, la colloca a una distanza relativamente breve da Genova, che è al 54° posto.
Questa peculiarità geografica può influenzare non solo la qualità della vita locale, ma anche il tipo di interazioni economiche e culturali con le province circostanti. Teramo ha l’opportunità di attrarre investimenti che non siano solo destinati alle province più grandi e note. Il suo status di collegamento tra diverse aree potrebbe rivelarsi strategico, in un contesto locale che cerca di sviluppare ulteriormente la qualità della vita attraverso la valorizzazione delle proprie risorse.
In questo contesto, parlare di queste province in modo approfondito aiuta a rendere visibile ciò che spesso rimane nell’ombra lasciando spazio a nuove prospettive di sviluppo e crescita.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Armando Proietti