La quarta edizione di “Io non ci passo sopra” celebra la lotta contro la violenza di genere

La manifestazione “Io non ci passo sopra” ha coinvolto 150 studenti dell’Aquila in un evento colorato e significativo per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, promuovendo parità e giustizia sociale.
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La quarta edizione di "Io non ci passo sopra" celebra la lotta contro la violenza di genere - Gaeta.it

La manifestazione “Io non ci passo sopra” ha avuto luogo per la quarta volta, illuminando di colori e speranza il 25 novembre, giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne. Questo evento, organizzato dal Comitato Unico di Garanzia del Consiglio regionale, rappresenta un importante momento di riflessione e sensibilizzazione, coinvolgendo attivamente gli studenti delle scuole medie dell’Aquila.

Un’esplosione di colori e creatività

L’aspetto più notevole di questa edizione è stata la varietà di colori espressi attraverso i lavori realizzati dagli alunni. I disegni, ricchi di emozioni, slogan e pezzi di storie personali, hanno reso omaggio a sentimenti più profondi legati alla lotta contro la violenza di genere. Ogni opera, custodita in un’atmosfera accogliente, si è trasformata in un messaggio potente e significativo. Le opere sono esposte tra le straordinarie vetrate dell’artista Summa e l’installazione di Ceroli, che decorano lo spazio in modo unico e invitante. Questa ambientazione ha offerto ai visitatori un contesto stimolante per riflettere su questo tema tanto delicato.

Il coinvolgimento dei giovani è stato straordinario, con circa 150 studenti partecipanti provenienti dagli Istituti Comprensivi ‘Dante Alighieri’, ‘Teofilo Patini’, ‘Giosuè Carducci’ e ‘Giuseppe Mazzini’. Questa cifra dimostra quanto i temi della parità e della giustizia sociale risuonino profondamente nell’animo dei più giovani.

Un evento che unisce generazioni

L’evento ha avuto luogo presso la Sala Ipogea del Consiglio regionale, che ha accolto gli studenti con il saluto del vicepresidente Antonio Blasioli, della direttrice del Servizio Legislativo Francesca Di Muro, e della presidente del CUG Chiara Colucci. Questi interventi non solo hanno dato il benvenuto ai ragazzi, ma hanno anche sottolineato l’importanza della loro partecipazione alla causa. I relatori hanno messo in risalto come ogni disegno rappresenti una voce che si unisce al coro per la parità di genere e il rispetto reciproco.

Le testimonianze personali e i commenti sui disegni hanno arricchito ulteriormente l’esperienza, creando momenti di intenso dialogo tra le generazioni. L’indiscutibile entusiasmo e il senso di appartenenza dei partecipanti sono stati evidenti, suggerendo una forte volontà di cambiamento e di impegno per un futuro migliore, dove ogni persona, indipendentemente dal genere, possa esprimere i propri sogni e ambizioni senza paura.

Il significato profondo dei messaggi espressi

Tra le opere esposte, ha colpito in modo particolare il messaggio rappresentato dallo ‘STOP’ disegnato con le scarpette rosse, un simbolo potentissimo nella lotta contro la violenza sulle donne. Quest’immagine, posizionata con cura sul piazzale dell’Emiciclo, risuona come un richiamo urgente e incisivo. Nei volti e nei sorrisi dei ragazzi è emersa una presa di coscienza collettiva: ogni essere umano, donne e uomini compresi, deve avere il diritto di vivere in un ambiente privo di violenza.

Martin Luther King ha detto: “I have a dream”… e come lui tanti ragazzi hanno cominciato a sognare un mondo senza violenza dove tutti possano vivere in pace.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Armando Proietti

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