La questione dello stadio giallorosso: nuove evidenze sulla presenza di un'area boschiva a Pietralata

La questione dello stadio giallorosso: nuove evidenze sulla presenza di un’area boschiva a Pietralata

Un nuovo studio rivela la presenza di un’area boschiva a Pietralata, Roma, che potrebbe ostacolare la costruzione del nuovo stadio della squadra giallorossa, già sotto inchiesta per possibili irregolarità.
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La questione dello stadio giallorosso: nuove evidenze sulla presenza di un'area boschiva a Pietralata - Gaeta.it

Un recente studio ha messo in luce la possibile esistenza di un’area boschiva nell’area dove è previsto il nuovo stadio della squadra giallorossa a Pietralata, Roma. Questa scoperta potrebbe influenzare la realizzazione dell’impianto, già al centro di un’inchiesta della Procura con nuove evidenze esposte da un agronomo. Accusato di falso in atto pubblico, il progetto potrebbe trovarsi di fronte a seri ostacoli legali legati alla salvaguardia dell’ambiente.

La scoperta delle querce e il valore dell’area

Nel 1993, uno studio identificò la presenza di querce nella zona di Pietralata, evidenziata nella “Carta della vegetazione” della provincia di Roma risalente al 2006. Un agronomo, Massimiliano Frattale, ha recentemente certificato la presenza di 15mila metri quadrati di bosco, corrispondenti a circa un ettaro e mezzo, dove dovrebbe sorgere la curva sud dello stadio. L’esistenza di tale area boscosa impone restringimenti legali volti a tutelare la flora e la fauna, come previsto dalla legge regionale 39 del 2002.

Frattale ha inoltre identificato diverse specie vegetali, tra cui il Laurus nobilis, l’olmo, il bagolaro, il sambuco e la robinia, arricchendo ulteriormente il quadro. Queste piante non solo contribuiscono alla biodiversità dell’area, ma ne aumentano anche il valore ecologico. La persistenza di queste specie, identificate oltre vent’anni fa, solleva interrogativi sul riconoscimento legale dell’area come terreno boschivo e sulla necessità di rispettare normative intricate che proteggono questi ambienti.

L’inchiesta della Procura e il ruolo della consulenza

La consulenza di Frattale è ora al centro di un’inchiesta della Procura aperta per falso in atto pubblico. Questo fascicolo esamina se sia stata trascurata l’identificazione dell’area come boschiva, una questione fondamentale e spesso controversa in progetti di urbanizzazione. Stimati in 14 ettari, gran parte dei terreni destinati alla costruzione dello stadio sono sotto osservazione. La relazione dell’agronomo, che certifica per la prima volta la presenza di un bosco, offre elementi nuovi al caso, dato che in passato non si era mai arrivati a una conferma scritta della situazione ambientale.

Dopo la presentazione della consulenza, la Procura ha richiesto ai vigili urbani di delimitare l’area interessata, un passo fondamentale prima di nominare un proprio agronomo per confermare l’esistenza del bosco. La verifica dell’area effettuata da un tecnico della Procura sarà cruciale: se i risultati dovessero corrispondere a quelli di Frattale, potrebbe emergere la questione di come il dipartimento comunale Ambiente non abbia agito in modo preventivo, effettuando verifiche appropriate prima della deliberazione.

Lo studio di fattibilità e le indicazioni normative

Un altro documento significativo deposito in Procura, da parte del comitato Monti di Pietralata, è legato allo studio di fattibilità del progetto di stadio esaminato dalla Città metropolitana. Scrittura datata 2 febbraio 2022, dove il geologo Alessio Argentieri evidenzia la presenza di aree boschive e arbustive, creando domande su quanto ciò possa influenzare il parere finale sul progetto. In base alla normativa attuale, l’ente avrebbe dovuto esprimere pareri riguardo alle aree boscate, specialmente se la loro estensione supera i tre ettari.

È emerso un interrogativo cruciale: se l’area fosse stata ufficialmente catalogata come bosco, il dirigente Argentieri avrebbe cambiato il suo giudizio sul progetto? Questo punto centrale sarà uno degli aspetti da chiarire durante le indagini, contribuendo a delineare l’orizzonte legale attorno alla realizzazione dell’impianto.

Le immagini satellitari e la crescita della vegetazione

Nella sua consulenza, Frattale ha anche fornito immagini satellitari risalenti a periodi compresi tra il 2001 e il 2024, mostrando l’evidente crescita della vegetazione nell’area. Il tecnico sottolinea che, nonostante finora non sia stata ufficialmente registrata come bosco, vi sono evidenze tali, secondo le normative attuali, da dover riconoscere quell’area come boschiva. È una situazione che pone l’accento sulla necessità di considerare un approccio più attento alla salvaguardia di tali spazi verdi, ricordando che la salute ambientale è fondamentale anche per il benessere urbano e sociale.

Frattale ha concluso che sulla base delle osservazioni, è prudente considerare almeno un ettaro e mezzo per il bosco esistente. Una riflessione chiara su quanto possa influenzare le decisioni future riguardo alla realizzazione dello stadio, in un contesto che chiede sempre maggiore attenzione ai temi ambientali e sostenibili.

Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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