Un nuovo capitolo legato alla vita della Regina Elisabetta II emerge dalla recente biografia intitolata “A Voyage Around The Queen”, scritta dal biografo Craig Brown. Il libro, pubblicato quasi due anni dopo la morte della sovrana, offre un’interessante riflessione sulle opinioni personali di Elisabetta riguardo ai leader mondiali, fornendo in particolare dettagli sulla sua interazione con l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Le opinioni della regina sui leader controversi
La Sovrana e i Grandi della Terra
Nel corso del suo lungo regno, la Regina Elisabetta II ha avuto l’opportunità di incontrare numerosi leader mondiali, alcuni dei quali sono stati oggetto di controversie e critiche a livello internazionale. Tra questi, nomi come Bashar al-Assad, Robert Mugabe, Idi Amin, l’Imperatore Hirohito e Vladimir Putin si sono susseguiti nel suo calendario ufficiale. La biografia di Craig Brown mette in evidenza come, nonostante il protocollo obblighi la monarchia britannica a mantenere una posizione neutra e rispettosa, le emozioni e le opinioni personali della regina emergessero in occasioni private.
Il libro rivela che, se pur nel rispetto della discrezione, Elisabetta non nascondeva il suo disagio nei confronti della compagnia di alcuni leader, ritenendoli poco piacevoli da frequentare. Aneddoti di incontri avvenuti nel corso degli anni raccontano di come, dopo le visite di tali figure, la regina si permettesse di esprimere giudizi riservati, mostrando una faccia diversa rispetto a quella pubblica.
Il caso di Donald Trump
Particolare rilevanza nel libro è dedicata al controverso rapporto tra la Regina Elisabetta II e Donald Trump. Secondo Craig Brown, poche settimane dopo uno dei pranzi ufficiali, la sovrana avrebbe confidato di considerare Trump “molto scortese“. Nello specifico, uno dei comportamenti che avrebbero colpito la regina era il continuo guardarsi attorno da parte dell’allora presidente, evidentemente alla ricerca di “qualcuno di più interessante“. Questo episodio testimonia come anche la figura regale, spesso considerata immune a simili dinamiche, possa avere risentito di atteggiamenti ritenuti irrispettosi.
La biografia mette in luce non solo le sensazioni della regina riguardo Donald Trump, ma anche il suo punto di vista sulla relazione tra lui e la first lady Melania Trump. Il testo rivela che Elisabetta era convinta che tra i due esistesse “un accordo di qualche sorta“, aggiungendo una dimensione di curiosità e speculazione alle sue riflessioni. La domanda che si poneva era: perché Melania avrebbe dovuto rimanere al fianco di Trump se non ci fosse stato un qualche tipo di intesa tra loro?
Le visite di Trump nel Regno Unito
Il primo incontro: visita di lavoro nel 2018
Donald Trump ha visitato il Regno Unito in due occasioni durante la sua presidenza, la prima delle quali risale al 2018. Questo primo incontro era ufficialmente riconosciuto come una “visita di lavoro“, durante la quale Trump ha incontrato la regina e altri leader britannici. Anche se la visita seguiva i protocolli diplomatici standard, è stata caratterizzata da tensioni e proteste pubbliche a causa delle politiche del presidente americano, rendendo l’evento particolarmente controverso.
Durante questa visita, la regina ha accolto Trump al Castello di Windsor, e, nonostante le polemiche, ha mantenuto il dovuto rispetto istituzionale, dimostrando una professionalità che ha distinto il suo operato. Tuttavia, il libro di Brown suggerisce che, anche in questo contesto ufficiale, la regina fosse riservatamente critica nei confronti del comportamento del presidente e delle sue interazioni.
Il secondo incontro: visita ufficiale nel 2019
La seconda visita di Trump nel Regno Unito è avvenuta nel 2019, definita come una “visita ufficiale“. Inoltre, questa visita ha coinciso con il 75° anniversario dello sbarco in Normandia, un evento commemorativo di grande rilevanza storica. Durante queste occasioni, la sovrana non solo ha accettato di ricevere Trump, ma ha anche partecipato a eventi pubblici e cerimonie congiunte.
Questo secondo incontro ha visto una maggiore attenzione rispetto alla precedente visita, non solo per l’importanza storica dell’evento, ma anche per il clima politico teso in entrambe le nazioni. Anche in questo caso, la biografia sembra suggerire che, sebbene la regina mantenga l’apparenza di cordialità e formalità , le sue impressioni personali sul presidente Trump potessero risultare ben diverse.
Il racconto di Craig Brown arricchisce così il dibattito su come i leader mondiali siano percepiti anche a livello personale, offrendo una finestra intrigante sulla vita e le interazioni della regina a confronto con figure di alta rilevanza politica.