La Regione blocca l'atto aziendale dell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno

La Regione blocca l’atto aziendale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno

L’Azienda sanitaria di Ascoli Piceno sospende l’atto aziendale dopo le critiche del Partito Democratico, evidenziando la necessità di un riesame e maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali.
La Regione blocca l27atto azien La Regione blocca l27atto azien
La Regione blocca l'atto aziendale dell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno - Gaeta.it

L’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno si trova in una situazione di stallo riguardo all’adozione del suo atto aziendale. La decisione di interrompere la procedura è stata comunicata dal vice presidente della giunta e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Questo intervento è scaturito da un’interrogazione presentata dal Partito Democratico, guidato dalla capogruppo Anna Casini, che ha messo in luce le criticità e le mancanze dell’atto. La posizione del vice presidente sottolinea l’importanza di seguire rigorosamente i percorsi legislativi previsti.

Il contesto dell’atto aziendale sospeso

L’atto aziendale, che doveva essere adottato alla vigilia della cessazione del rapporto con l’ex direttore generale, ha sollevato una serie di preoccupazioni tra i membri della giunta e le rappresentanze locali. In aula, Saltamartini ha commentato che l’atto “non è stato approvato dal collegio sindacale dell’Ast di Ascoli Piceno” e ha chiarito che sarà necessario “riprendere tutti i percorsi previsti dalla legge“. Questo approccio mira a garantire la corretta conformità alle normative vigenti, sottolineando la necessità di un riesame completo del documento da parte delle autorità competenti.

Un aspetto cruciale della questione è l’importanza dei rapporti con l’assemblea dei sindaci e le organizzazioni sindacali. Saltamartini ha evidenziato che, finché l’atto non avrà il nulla osta del collegio sindacale, il provvedimento non potrà entrare in vigore. Questo sottolinea l’importanza della trasparenza e della collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte nella gestione della sanità sul territorio.

La reazione del Partito Democratico

Anna Casini, capogruppo del Partito Democratico, ha accolto con favore la decisione di bloccare l’atto aziendale, affermando che “non era possibile che un direttore generale in partenza per altra regione potesse predisporre un atto senza coinvolgere adeguatamente l’assemblea dei sindaci e le rappresentanze sindacali“. Le sue osservazioni mettono in luce come la mancanza di un confronto adeguato possa compromettere l’efficacia del sistema sanitario, elemento essenziale per la comunità locale.

Durante la discussione, Casini ha anche sollevato preoccupazioni riguardo a delle “gravi lacune” presenti nel documento. Tra le principali criticità emerge la mancanza di un’analisi di contesto dell’atto aziendale, che, secondo la capogruppo, non ha considerato l’adeguatezza della struttura organizzativa rispetto ai servizi che è necessario fornire. Questo rende evidente che sono indispensabili un confronto e un’analisi approfondita prima di procedere con un progetto così significativo.

Inoltre, i sindacati hanno evidenziato che l’atto non rispetta le delibere della giunta regionale riguardanti le linee d’indirizzo sulla sanità. Questi aspetti hanno sollecitato Casini a richiedere ufficialmente alla giunta di sospendere l’iter di approvazione dell’atto aziendale, per garantire che tutte le voci interessate possano essere ascoltate e considerate.

Le prospettive future dell’Azienda sanitaria

La situazione attuale rappresenta un’opportunità per la Regione di rielaborare l’atto aziendale in modo da rispettare i parametri legislativi e le richieste delle varie parti coinvolte. La lezione appresa da questo episodio potrebbe tradursi in un approccio più inclusivo alla gestione sanitaria, facilitando una comunicazione migliore tra i diversi attori nel settore.

Il futuro dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno dipende ora dalla capacità di integrare le osservazioni ricevute e di presentare un atto aziendale di qualità, capace di fronteggiare le sfide sanitarie del territorio. Gli elementi sollevati durante il dibattito non vanno sottovalutati, ma anzi, devono costituire la base per un lavoro di squadra che faccia emergere il valore della cooperazione e della trasparenza tra istituzioni e cittadini.

Change privacy settings
×