La regione Campania: un incontro cruciale per affrontare il problema della Terra dei Fuochi

La regione Campania: un incontro cruciale per affrontare il problema della Terra dei Fuochi

Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Campania, propone tavoli tecnici per affrontare la questione dei rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi, evidenziando l’urgenza di azioni concrete e responsabilità chiare.
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La regione Campania: un incontro cruciale per affrontare il problema della Terra dei Fuochi - Gaeta.it

Il vice presidente della Regione Campania e assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, ha recentemente partecipato a un incontro organizzato in Prefettura a Napoli, focalizzato sulla critica questione della Terra dei Fuochi. Durante l’incontro, Bonavitacola ha proposto l’attivazione di ‘tavoli tecnici’ ristretti, volti a definire responsabilità e azioni concrete da intraprendere. La frustrazione della popolazione è palpabile e le richieste di intervento sono sempre più pressanti.

Tavoli tecnici per una gestione efficace

Fulvio Bonavitacola ha spiegato l’importanza di creare dei ‘tavoli tecnici’ per far emergere chiaramente chi è responsabile di cosa nella lotta contro i rifiuti tossici. Con un lungo mandato alle spalle come assessore all’Ambiente, Bonavitacola non ha esitato a prendere posizione, dichiarando: “Non mi sottraggo alle responsabilità.” Ha sottolineato la necessità urgente di liberarsi dell’etichetta negativa legata alla Terra dei Fuochi, definita da lui stesso un “brand nefasto.”

Durante l’incontro, l’assessore ha posto l’accento su ciò che ha definito il “porto delle nebbie,” un luogo metaforico in cui le incertezze offuscano la comprensione del problema. Secondo lui, il primo passo consiste nel separare nettamente i rifiuti urbani da quelli industriali. In passato, ha osservato, le due questioni sono state spesso confuse, complicando ulteriormente la gestione e la comunicazione delle problematiche legate ai rifiuti.

Bonavitacola ha evidenziato come attualmente la situazione della gestione dei rifiuti solidi urbani sembri relativamente sotto controllo, mentre i rifiuti tossici restano criticità rilevanti, legate a connessioni tra criminalità e attività imprenditoriali. La sua analisi offre spunti importanti per la definizione delle future strategie di intervento.

Identificazione delle criticità ambientali

Un punto cruciale affrontato da Bonavitacola è la situazione attuale relativa ai rifiuti speciali tossici. Secondo l’assessore, la Campania non riceve più rifiuti tossici da altre regioni, ma affronta comunque un problema interregionale che richiede attenzione. Si fa riferimento, in particolare, alla coincidenza tra aree critiche per l’ambiente e la presenza di etnie rom, un argomento delicato che richiede un’analisi approfondita e un approccio attento alle dinamiche sociali e urbanistiche.

L’assessore ha espressamente sottolineato che la coincidenza di tali fattori deve necessariamente portare a riflessioni sui controlli attinenti all’ordine pubblico. La gestione dei rifiuti non è solo una questione ambientale, ma deve essere vista in un contesto più ampio che abbraccia anche le problematiche sociali. È un tema che bisogna trattare con cautela per evitare generalizzazioni e stigmatizzazioni.

Un impegno continuo per la gestione dei rifiuti

In conclusione del suo intervento, il vice presidente ha ricordato gli sforzi della Regione nel cercare di disciplinare la gestione dei rifiuti solidi urbani. Ha rivendicato alcune vittorie ottenute, come il blocco di misure che avrebbero potuto compromettere ulteriormente la salute pubblica, come la sotterraneamente delle ecoballe da parte del Ministero dell’Ambiente.

Sebbene della situazione attuale sembri migliore rispetto ai periodi passati, Bonavitacola ha messo in evidenza la necessità di continuare a lavorare sodo, attraverso la creazione di tavoli tecnici, per monitorare situazioni già in atto e per sviluppare nuovi progetti. Per affrontare la questione dei rifiuti tossici è fondamentale agire in modo coordinato e con un chiaro piano d’azione, affinché la Terra dei Fuochi possa un giorno diventare una zona di rilancio e non di degrado.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Armando Proietti

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