La regione Lazio estende i criteri per l'installazione di fonti energetiche rinnovabili

La regione Lazio estende i criteri per l’installazione di fonti energetiche rinnovabili

La Regione Lazio approva una delibera per prorogare i criteri di autorizzazione agli impianti di energie rinnovabili, promuovendo la sostenibilità ambientale e la tutela del territorio in vista della transizione energetica.
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La regione Lazio estende i criteri per l'installazione di fonti energetiche rinnovabili - Gaeta.it

Il Lazio compie un passo significativo verso la sostenibilità ambientale grazie a una recente delibera approvata dalla Giunta regionale, guidata da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore Elena Palazzo. Questo provvedimento proroga i criteri di priorità che regolano le autorizzazioni per l’installazione di impianti di Fonti Energetiche Rinnovabili . L’iniziativa mira a bilanciare la transizione energetica con la protezione del territorio, affrontando in modo sistemico aspetti paesaggistici, storici e ambientali.

L’importanza della proroga dei criteri di autorizzazione

L’assessore all’Ambiente e Transizione Energetica, Elena Palazzo, ha spiegato che la proroga dei criteri esistenti è fondamentale per continuare a garantire un percorso di sviluppo sostenibile. Attraverso questa delibera, la Regione Lazio intende mantenere un impegno attivo per la tutela del territorio mentre si promuovono progetti di transizione energetica. Questo approccio permette di trattare in modo equilibrato le necessità di sviluppo infrastrutturale con la conservazione degli spazi naturali.

Palazzo ha sottolineato che l’obiettivo finale è supportare gli impegni assunti dall’Italia in ambito europeo sia per il 2030 che per il 2050, mirati a una graduale decarbonizzazione. Detto ciò, l’assessore ha anche messo in evidenza l’importanza di pianificare queste infrastrutture in modo tale da minimizzare l’impatto su aree sensibili, come evidenziato dal caso di Viterbo, provincia riconosciuta per la significativa installazione di impianti eolici e fotovoltaici.

La legge regionale per le aree idonee all’installazione di impianti FER

Un altro punto cruciale della delibera è la necessità di aggiornare i criteri, in attesa dell’entrata in vigore di una legge regionale che individuerà le aree appropriate e quelle non adatte per l’installazione di impianti di Fonti Energetiche Rinnovabili. Questa legge, su cui la Regione sta già lavorando, si baserà sul Decreto Ministeriale riguardante le “aree idonee”. Tuttavia, una parte di questo decreto è attualmente sospesa dal Consiglio di Stato, il che rende necessaria la proroga per assicurare continuità nelle autorizzazioni nel periodo di transizione verso la nuova regolamentazione.

La legge in fase di elaborazione rappresenta un passo importante verso una pianificazione più chiara e strutturata riguardo all’ubicazione degli impianti FER. Individuare spazi che possano ospitare queste infrastrutture senza compromettere valore paesaggistico e culturale è essenziale. Questa azione mira non solo alla sostenibilità ma anche alla salvaguardia delle specificità locali, contribuendo a un approccio più responsabile e consapevole sul proprio territorio.

Prospettive future per l’energia rinnovabile in Lazio

In un contesto globale in cui le questioni climatiche sono sempre più urgenti, le scelte della Regione Lazio si pongono come un esempio di come possa avvenire una transizione energetica in armonia con la salvaguardia ambientale. La proroga dei criteri promuove l’installazione di impianti rinnovabili, essenziale per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, ma evidenzia anche l’impegno a garantire un rispetto attento per il territorio.

Aperture di questo tipo dimostrano una volontà di risposta alle sfide contemporanee, mantenendo sempre un occhio di riguardo verso la qualità della vita dei cittadini e la preservazione delle risorse naturali. Il Lazio, di conseguenza, si prepara ad affrontare il futuro energetico con un programma che si fonda sulla responsabilità, la pianificazione strategica e il rispetto per il suo patrimonio culturale e ambientale.

Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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