La Regione Lazio ha deciso di non portare alla Corte Costituzionale l’emendamento al decreto Pa che trasferisce le competenze sul termovalorizzatore di Roma dalla giunta regionale ai poteri commissariali del sindaco Roberto Gualtieri. Questa scelta è stata annunciata dal governatore Francesco Rocca durante un evento a Roma, evidenziando la direzione politica intrapresa dalla Regione riguardo alla gestione dei rifiuti e alla costruzione dell’impianto.
La posizione della Regione Lazio
Francesco Rocca ha chiarito che la Regione non contesterà legalmente l’emendamento che modifica il quadro normativo legato alla gestione del termovalorizzatore. Secondo il governatore, le difficoltà attuali nella gestione dei rifiuti sono un riflesso del fallimento delle politiche messe in atto dalla giunta precedente, che ha portato al commissariamento della situazione. Rocca ha riaffermato l’impegno della Regione nell’affiancare il commissario Gualtieri, sottolineando la responsabilità che spetta a chi deve realizzare questo importante progetto.
Il governatore ha parlato della necessità di un approccio collaborativo, affermando che la Regione Lazio non mancherà di sostenere il lavoro del sindaco, specialmente nelle fasi cruciali di realizzazione del termovalorizzatore. Questa dichiarazione riflette un cambiamento nell’atteggiamento politico, dove si cerca di evitare conflitti legali e di trovare una soluzione operativa al problema dei rifiuti.
Importanza della collaborazione
La nuova direzione politica rappresenta un tentativo di costruire ponti anziché barriere.
Il progetto del termovalorizzatore e il ruolo del sindaco
I lavori per la realizzazione del termovalorizzatore a Santa Palomba sono in procinto di iniziare. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha comunicato che l’iter burocratico è in fase finale. In un’intervista, ha dichiarato che si sta completando la verifica del progetto, che porterà all’aggiudicazione e, successivamente, all’avvio del cantiere previsto per l’estate. La costruzione di questo impianto è considerata cruciale per affrontare l’emergenza rifiuti che attanaglia la capitale.
L’estensione dei poteri del sindaco-commissario per quanto riguarda l’individuazione e il monitoraggio delle aree con rischi ambientali ha suscitato diverse reazioni. I critici dell’impianto vedono questa mossa come un’opportunità per il governatore Rocca di eludere ulteriori responsabilità nelle questioni legate al termovalorizzatore, soprattutto riguardo alla posizione del Comune di Albano Laziale, che si oppone fermamente alla struttura.
La reazione di Albano Laziale
Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso preoccupazioni significative riguardo alla gestione del progetto. Ha definito la situazione un “gioco delle parti” a discapito dei cittadini e del territorio. Borelli ha fatto riferimento a un ordine del giorno inviato a Rocca nel gennaio 2024, con il quale richiedeva di attivare le procedure per dichiarare l’area a elevato rischio ambientale. Non avendo ricevuto riscontri, ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di attenzione alle istanze locali.
Borelli ha anche invitato Gualtieri a partecipare alla Conferenza dei Servizi per esaminare il progetto del termovalorizzatore, ma anche questa richiesta è rimasta senza risposta. Il sindaco di Albano ha sottolineato l’importanza di governare con responsabilità e di ascoltare le preoccupazioni della comunità. Ha ribadito la sua determinazione nel proteggere la salute pubblica e l’ambiente, affermando che non si fermerà finché non vedrà ascoltate le esigenze del territorio.
Considerazioni finali
La gestione della questione del termovalorizzatore continua a suscitare dibattiti e tensioni, evidenziando le sfide dell’amministrazione comunale e regionale nella risoluzione di una problematica così delicata. I prossimi sviluppi saranno cruciali per comprendere come verrà gestita la situazione e quale impatto avrà sul benessere della popolazione.