La Regione Marche promuove il tartufo: contributo strategico alla filiera della tartuficoltura

La Regione Marche promuove il tartufo: contributo strategico alla filiera della tartuficoltura

La Regione Marche Promuove Il La Regione Marche Promuove Il
La Regione Marche promuove il tartufo: contributo strategico alla filiera della tartuficoltura - Gaeta.it

La Regione Marche sta investendo risorse significative per promuovere e coordinare la filiera del tartufo, coinvolgendo istituzioni, produttori e commercianti. Questo prodotto pregiato, simbolo dell’eccellenza marchigiana, rappresenta una risorsa centrale per l’economia locale. Durante il convegno “Csr Marche e le nuove sfide della Tartuficoltura marchigiana“, l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini ha delineato il piano di sviluppo per la tartuficoltura marchigiana nel contesto della rassegna “Ascoliva“.

La filiera del tartufo: dalla produzione alla commercializzazione

Struttura della filiera tartuficola

La filiera del tartufo nelle Marche si configura come un sistema complesso che va dalla produzione alla commercializzazione. Il tartufo, che cresce in simbiosi con le radici di alberi come querce e noccioli, richiede una gestione attenta e strategie specifiche di coltivazione. La Regione Marche sta incentivando il dialogo tra produttori e commercianti, affinché si utilizzi ogni opportunità per massimizzare la qualità e la visibilità di questo prodotto nel mercato.

Promozione e iniziative per il tartufo

Per valorizzare il tartufo marchigiano, l’amministrazione regionale ha in programma una serie di eventi e iniziative. Antonini ha sottolineato come sia fondamentale presentare il tartufo non solo come un prodotto alimentare, ma come parte di una tradizione culturale e gastronomica che merita di essere promossa. Attraverso fiere e manifestazioni, si mira a stimolare l’interesse di turisti e del pubblico, promuovendo al contempo l’intero territorio marchigiano.

Il ruolo del CSR nelle nuove sfide

Implementazione degli impianti e risorse per la tartuficoltura

Durante il convegno di Ascoli Piceno, l’assessore Antonini ha presentato le risorse del CSR per il periodo 2023/2027. Le nuove misure si concentrano sulla creazione e manutenzione degli impianti di tartuficoltura, offrendo supporto sia economico che tecnico. L’intento è quello di aumentare la produzione attraverso pratiche agricole moderne e sostenibili che possano rispondere alle sfide legate ai cambiamenti climatici.

Coinvolgimento degli esperti e della comunità

Il convegno ha visto la presenza di esperti del settore e funzionari dell’Ente, tra cui Fabrizio Cerasoli e Lorenzo Bisogni. Sottolineando l’importanza della condivisione della conoscenza, Antonini ha indicato come il CSR intenda non solo fornire finanziamenti, ma anche supportare la formazione e l’implementazione delle migliori pratiche tra i tartuficoltori. Questa strategia rappresenta un passo importante verso la sostenibilità e il riconoscimento di questo prodotto a livello nazionale ed internazionale.

Futuro della tartuficoltura marchigiana

Prospettive di sviluppo e promozione

Guardando avanti, l’amministrazione marchigiana si prepara a pubblicare un nuovo bando a ottobre 2023, come parte di un impegno continuativo per la tartuficoltura. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente il settore attraverso attività di formazione e consulenza. In un contesto globale in continua evoluzione, la Regione sta cercando di posizionare le Marche come un centro di riferimento per la produzione di tartufo, beneficiando così anche del flusso turistico che questo può generare.

Sinergia tra agricoltura e turismo

La visione strategica del governo marchigiano è quella di costruire una sinergia tra agricoltura e turismo, unendo sotto un’unica identità il delivery di esperienze gastronomiche e la scoperta del territorio. Eventi e manifestazioni legate al tartufo potranno offrire opportunità di crescita economica, contribuendo a una valorizzazione a lungo termine del patrimonio agroalimentare marchigiano. La presenza di tartufo sui mercati durante tutto l’anno vuole anche far luce sulle potenzialità dei produttori locali e sui benefici di un approccio integrato e coordinato al settore.

Change privacy settings
×