Le marche mostrano segnali evidenti di rilancio grazie alle scelte della giunta regionale guidata da Acquirenti. Tra ospedali riaperti, finanziamenti alle strutture sanitarie e interventi sulle infrastrutture strategiche, la regione sta cambiando volto. Sul fronte economico, i dati indicano una crescita che coinvolge diversi settori, mentre rimangono vive le polemiche con l’opposizione politica. Questo quadro politico-economico è al centro del dibattito locale nel 2025.
Rilancio della sanità pubblica con il progetto farmacie dei servizi e le borse di studio per i medici
La giunta Acquaroli ha messo in campo iniziative significative per il sistema sanitario regionale. Alcuni reparti ospedalieri considerati strategici sono stati riaperti dopo anni di chiusura. Tra questi spicca l’ospedale di Pesaro, bloccato per molto tempo, che ha ricevuto un finanziamento pubblico integrale di 204 milioni di euro. Questo intervento punta a migliorare l’accesso alle cure per i cittadini e a potenziare la presenza medica nei territori.
Un altro elemento rilevante riguarda il progetto delle farmacie dei servizi, definito un modello a livello nazionale. Le farmacie non sono più semplici punti vendita di medicinali, ma svolgono un ruolo attivo nello screening sanitario e nell’assistenza alla popolazione. La novità ha portato a una maggiore prevenzione e, in diversi casi, ha contribuito a salvare vite, attestandosi come un sistema da adottare in altre regioni.
Il capitolo formazione medica è stato rafforzato con la previsione di 155 borse di studio per la medicina generale, finanziate fino al 2026. Questi fondi aiutano i giovani medici a completare il percorso di specializzazione e rispondono al bisogno crescente di professionisti sul territorio. Questo investimento mira a garantire una presenza costante e qualificata nei vari ospedali e centri sanitari regionali.
Nuovi cantieri e finanziamenti per strade e ricostruzione post-sisma nelle aree interne
Le infrastrutture sono state un punto focale degli ultimi anni nelle Marche. Le risorse stanziate per la Pedemontana e la strada statale Salaria rappresentano un cambio concreto rispetto al passato. La Pedemontana, opera rimasta ferma per quasi quattro decenni, è finalmente partita con un investimento di 750 milioni di euro. Questa strada principale collegherà diverse zone montane, facilitando gli spostamenti e lo sviluppo economico.
Per la Salaria, sono stati stanziati 500 milioni di euro, una somma consistente per completare l’opera e migliorare i collegamenti nella zona sud della regione. Questi lavori aiutano non solo i pendolari ma anche le attività commerciali e turistiche, che dipendono da strade efficienti.
Nel contesto delle aree interne, la strategia nazionale borghi ha garantito un finanziamento di 100 milioni. Questi fondi sono stati utilizzati per valorizzare piccoli centri abitati spesso dimenticati. Parallelamente si è accelerata la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma, sbloccando cantieri e restituendo spazi abitativi e commerciali. Questi interventi rappresentano una risposta concreta alle necessità di chi vive lontano dai grandi centri urbani.
Indicatori economici in crescita trainati da esportazioni e occupazione in ripresa
I dati recenti sulla situazione economica regionale mostrano numeri positivi, soprattutto dopo un periodo di difficoltà. Il PIL delle Marche è cresciuto del 15%, un valore superiore rispetto a molte altre regioni del centro Italia. L’attività commerciale legata all’export ha registrato un aumento simile, con il 14,8% in più rispetto all’anno precedente. Questi incrementi tengono conto dell’andamento delle aziende locali che seguono mercati esteri e nazionali.
Sotto l’aspetto dell’occupazione, il tasso di disoccupazione è sceso del 3,6%. Questo calo indica una maggiore capacità del mercato del lavoro di offrire posti in vari settori, inclusi l’industria, l’artigianato e i servizi. Il cambiamento ha riguardato anche i giovani, che oggi trovano più facilmente un impiego stabile.
Un altro elemento da sottolineare è la spesa dei fondi europei, dove le Marche risultano prime su tutto il territorio italiano. Questi finanziamenti hanno sostenuto progetti pubblici e privati, facilitando investimenti in nuove attività e lavori pubblici. Le risorse UE sono state una leva essenziale per il rinnovamento territoriale e l’attrazione di capitali.
Scontro politico tra giunta e opposizione sul passato della regione e gestione dell’economia locale
In parallelo ai risultati ottenuti dalla giunta, l’opposizione del PD mantiene un atteggiamento critico. La senatrice Elena Leonardi, esponente di Fratelli d’Italia, ha duramente contestato la gestione passata del Partito Democratico in regione. Secondo lei, “le stesse figure e politiche che hanno causato problemi restano attive nel PD.” Ha citato come esempio la vicenda di Banca Marche, sottolineando come un mancato intervento da parte di Matteo Ricci, allora dirigente nazionale PD, abbia provocato la crisi dell’istituto finanziario.
Il tracollo di Banca Marche ha avuto effetti negativi sulle piccole e medie imprese, cruciali per l’economia locale. Molte aziende si sono trovate in difficoltà a causa del problema creditizio, bloccando investimenti e sviluppo. A questo si aggiunge il giudizio sulla sanità regionale nel passato, caratterizzata da tagli, chiusure di ospedali e scarsa attenzione ai territori.
Le accuse riguardano anche la perdita di credibilità del PD dopo vent’anni di governo. A detta di Leonardi, “i cittadini marchigiani sarebbero consapevoli di chi ha danneggiato le strutture sanitarie e chi invece sta lavorando per migliorare la regione.” Questo scontro rimane centrale nelle dinamiche politiche locali e influenza i prossimi appuntamenti elettorali.