Il solstizio d’inverno, noto per essere il giorno più freddo e buio dell’anno, rappresenta anche un significativo punto di svolta per la luce. In questo contesto di oscurità , la leggenda narra la vittoria di un santo cavaliere su un drago. Questi elementi servono da sfondo all’opera ‘Aquile Randagie – credere disobbedire resistere’, interpretata da Alex Cendron e in scena al Teatro Elicantropo di Napoli dal 10 al 13 aprile 2025. Sotto la direzione di Massimiliano Cividati, lo spettacolo tesse una narrazione profonda, fondata su eventi storici reali.
Un’opera significativa: trama e contesto
Il progetto è realizzato da Arca Azzurra e si distingue per le musiche di Paolo Coletta e le scenografie di F.d.B. L’opera racconta la storia di un gruppo di giovani scout della Brianza, di Milano e della Valchiavenna, che tra il 1928 e il 1945 opposero una resistenza attiva al regime fascista. La storia è quella di una lunga notte dell’umanità , dove le tenebre parevano prevalere, ma i protagonisti non si arresero alla desolazione. Il 9 aprile 1928, Mussolini emise il decreto 696, che dichiarava la soppressione totale dello scautismo in Italia. In risposta, un gruppo di adolescenti decise di disobbedire a questa legge ritenuta ingiusta, dando vita a un’azione clandestina che rappresentò una delle prime forme di resistenza giovanile contro il fascismo.
L’epopea degli scout: dalla clandestinità all’aiuto umanitario
La narrazione di ‘Aquile Randagie’ si estende su un arco di 17 anni, illustrando come questi giovani, indossando i loro pantaloni corti e il fazzolettino al collo, riuscirono a mantenere viva la fiamma dello scautismo, diventando figure chiave nella lotta per la libertà e i diritti umani. Dopo l’8 settembre 1943, quando l’occupazione nazifascista si fece più pesante, il gruppo si organizzò per assistere e proteggere ebrei, prigionieri politici e renitenti alla leva. All’interno di questo contesto sorse l’associazione OSCAR, la quale contribuì a salvare migliaia di vite, contrastando attivamente la repressione del regime.
Un messaggio di speranza e resistenza
‘Aquile Randagie’ è più di una mera rappresentazione teatrale: è un richiamo alla memoria storica e un invito alla riflessione. Rappresenta un modello di coraggio e determinazione per i giovani di oggi. Portando sul palcoscenico una storia di concretezza, lo spettacolo invita a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie, ricordando che ciascuno ha il potere di contribuire al cambiamento. La scelta di narrare le vicende di coloro che combatterono contro l’oppressione attraverso l’amore per l’umanità sottolinea l’importanza di ricordare il passato per costruire un futuro migliore.
Un’opera teatrale tra storia e fede
Attraverso accurate ricerche storiche e un approccio narrativo avvincente, ‘Aquile Randagie’ esplora le origini dello scoutismo cattolico italiano e celebra l’impegno di giovani che, di fronte all’oscurità , scelsero di alzare la voce e agire. Lo spettacolo si propone come un ponte tra passato e presente, instaurando un dialogo che stimola la riflessione sulla crescita individuale e collettiva. Con il suo mix di storia, arte e attualità , questo evento teatrale si propone di raggiungere un pubblico ampio e variegato, rivolgendo un messaggio universale di resistenza e umanità .