La revoca della delega ai Servizi sociali di Formia: le parole di Rosita Nervino

La revoca della delega ai Servizi sociali di Formia: le parole di Rosita Nervino

Rosita Nervino, ex assessore ai Servizi sociali di Formia, riflette sulla gestione delle problematiche legate alle disabilità e sul suo impegno per i diritti delle persone vulnerabili dopo la revoca della delega.
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La revoca della delega ai Servizi sociali di Formia: le parole di Rosita Nervino - Gaeta.it

L’evento che ha colpito la comunità di Formia ha fatto sorgere importanti interrogativi sul benessere dei cittadini, in particolare delle persone più vulnerabili come quelle con disabilità. Rosita Nervino, ex assessore ai Servizi sociali, ha espresso il suo rammarico per il modo in cui è stata gestita la questione mentre l’attenzione sembra essersi spostata dalla vera problematica a questioni di responsabilità. La sua testimonianza, dopo la revoca della delega avvenuta circa tre settimane fa, offre uno sguardo diretto sulla situazione attuale e sul suo operato, segnando un periodo significativo nella vita politica della città.

Il dialogo come strumento fondamentale

Rosita Nervino ha scelto di mantenere un profilo basso dal momento della revoca, probabilmente per non alimentare un clima di polemiche che ha coinvolto vari esponenti politici. In un contesto in cui le parole di un amministratore pubblico possono facilmente diventare oggetto di conflitto, Nervino ha espresso il desiderio di promuovere un dialogo costruttivo, essenziale per affrontare le difficoltà della comunità, soprattutto quelle delle categorie più fragili. Ha ribadito la necessità di dialogare non solo con i cittadini ma anche con gli altri esponenti della giunta, al fine di trovare soluzioni concrete e sostenibili. La sua posizione pone l’accento su come il coinvolgimento attivo delle persone interessate rappresenti sempre un valore aggiunto nella creazione di politiche adeguate.

Le sfide vissute durante il mandato

Nervino ha parlato delle difficoltà incontrate nel suo operato, con riferimenti specifici alla carenza di personale e ai continui cambi di dirigenti che hanno ostacolato l’attuazione dei programmi. Nonostante questi ostacoli, l’ex assessore ha lavorato con impegno per approcciare i problemi del territorio e per ideare strategie a breve e lungo termine. Tra le problematiche più urgenti, la condizione delle persone con disabilità è stata centrale nel suo lavoro. Con un approccio dedicato, ha cercato di migliorare le loro condizioni di vita, sostenendo attivamente il principio che nessuno deve essere lasciato indietro. Le sue dichiarazioni evidenziano come, nonostante le avversità, la volontà di servire la comunità sia sempre stata il motore del suo impegno.

Il progetto del centro diurno e le difficoltà emerse

Uno degli obiettivi principali di Nervino era l’istituzione di un centro diurno comunale per persone con disabilità, da considerarsi un passo fondamentale verso un maggiore sostegno per queste famiglie. Tuttavia, ha messo in luce come le difficoltà riscontrate non fossero legate a una sua mancanza di impegno, quanto piuttosto all’assenza di strutture adeguate e a problematiche sistemiche. Il riferimento al bene confiscato, ‘Casa Giusta’, che avrebbe dovuto ospitare il centro, sottolinea un’opportunità perduta per la comunità, in quanto questo rappresentava non solo un valore sociale, ma anche un simbolo di riscatto.

Reazioni alla revoca e difesa della propria immagine

Nervino non esita a chiarire che la revoca della sua delega non è stata una sorpresa. Riconosce il diritto del sindaco di decidere con chi collaborare, ma al contempo critica le motivazioni contenute nel decreto di revoca. La sua immagine ha subito un attacco, con affermazioni che non rispecchiano la realtà dei fatti. Ha sottolineato come alcune accuse siano prive di fondamento e abbia ribadito la necessità di un confronto diretto e di una comunicazione trasparente, piuttosto che via social. La sua battaglia per ristabilire la verità è un atto di difesa non solo della propria dignità personale, ma anche della correttezza del proprio operato e delle scelte politiche condotte.

Un futuro dedicato ai diritti

In chiusura, Nervino ha espresso l’intenzione di proseguire il suo impegno per i diritti delle persone vulnerabili, evidenziando che la sua carriera nel sociale non si conclude con la revoca della delega. Nonostante le difficoltà affrontate, il bagaglio di esperienze acquisite la accompagnerà in un cammino di sostegno continuo. Ha colto l’opportunità per ringraziare la comunità di Formia, sottolineando la ricchezza del territorio e della sua gente, e mostrando un atteggiamento di gratitudine per il supporto ricevuto nel corso del suo operato. La sua determinazione a rimanere attiva e coinvolta nella difesa dei diritti delle persone fragili rappresenta un impegno che va oltre l’ambito politico e mira a un impatto reale nella vita della comunità.

Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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