La rinascita dell'olivicoltura in Campania: un piano per valorizzare l'olio extravergine

La rinascita dell’olivicoltura in Campania: un piano per valorizzare l’olio extravergine

Il piano olivicolo della Campania, presentato da Aprol e Coldiretti, mira a valorizzare l’olivicoltura locale attraverso pratiche sostenibili, coinvolgendo produttori e istituzioni per un futuro economico solido.
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La rinascita dell'olivicoltura in Campania: un piano per valorizzare l'olio extravergine - Gaeta.it

Il piano olivicolo della Campania, presentato da Aprol Campania e Coldiretti, rappresenta una nuova fase di sviluppo per il settore dell’olivicoltura in questa regione. L’incontro si è tenuto a Campagna, in provincia di Salerno, e ha visto la partecipazione di oltre trecento produttori, segno tangibile del desiderio di rilanciare un prodotto con una storia millenaria che merita attenzione e valorizzazione.

Un progetto per valorizzare il comparto olivicolo

Il direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, ha evidenziato l’importanza di partire dall’area olivicola per incrementare una filiera in grado di generare valore economico e qualitativo. “Dobbiamo partire proprio dagli ettari per incrementare una filiera che può diventare sempre più interessante anche dal punto di vista del fatturato,” ha dichiarato, sottolineando come il webinar possa essere considerato un punto di partenza per la crescita del comparto olivicolo. La Campania, con le sue varietà locali e la tradizione agricola, rappresenta un terreno fertile per costruire un futuro economico solido per i suoi produttori.

La riunione ha reso evidente il desiderio degli agricoltori di vedere riconosciuto il valore del loro lavoro e del prodotto che creano. Ciò che emerge è una volontà collettiva di rinascita, di riscatto per un settore che ha storicamente faticato a trovare il giusto spazio nelle dinamiche di mercato. Il piano si propone non solo di aumentare le superfici dedicate alle olivete, ma anche di migliorare la qualità dell’olio extravergine prodotto, puntando su pratiche agricole sostenibili e innovative.

La necessità di rivalutare l’olio extravergine

Durante l’incontro, Nicola Di Noia, direttore generale di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano, ha posto l’accento sull’importanza di attribuire il giusto valore all’olio extravergine d’oliva. Ha utilizzato un paragone efficace per ribadire questo concetto: “Quando si acquista una tazzina di caffè non si pensa quanto costa al litro quel prodotto. Lo stesso vale per gli smartphone e allora perché non attuare questa rivoluzione culturale anche con l’extravergine?” Questa riflessione invita a riconsiderare la percezione che i consumatori hanno dell’olio e a capire il suo reale valore non solo come ingrediente, ma anche come parte fondamentale della cultura culinaria italiana.

La scommessa è quindi quella di costruire una nuova consapevolezza tra i consumatori, che possa tradursi in una maggiore disponibilità a investire in prodotti di alta qualità, provenienti da un’accurata filiera produttiva. Si tratta di un approccio che richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, dai produttori ai distributori, fino ai consumatori finali, creando un circolo virtuoso in grado di sostenere l’intero comparto.

I protagonisti dell’evento e il supporto delle istituzioni

L’incontro ha visto la partecipazione di vari esponenti del mondo istituzionale e accademico. Tra i relatori erano presenti il sindaco di Campagna, Biagio Luongo, e Maria Passari, direttore generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Regione, nonché l’assessore Nicola Caputo, il quale ha storicamente manifestato un forte sostegno per il settore olivicolo.

La presenza di queste figure istituzionali non solo conferisce credibilità all’iniziativa, ma sottolinea anche l’importanza del supporto pubblico per il rilancio dell’olivicoltura. Vi è la consapevolezza che per far decollare un progetto ambizioso sia necessario un approccio sinergico tra diverse realtà.

Le parole dei presidenti provinciali di Coldiretti, Gennarino Masiello per Benevento e Veronica Barbati per Avellino, hanno rispecchiato l’entusiasmo suscitato dall’iniziativa. La maturità dimostrata dai partecipanti all’evento è un segno che il settore è pronto a raccogliere la sfida e a impegnarsi attivamente nella realizzazione del piano olivicolo.

L’impegno di Aprol Campania per il futuro del settore

Il coordinatore di Aprol Campania, Umberto Comentale, ha messo in evidenza la responsabilità che ricade su tutti gli operatori del settore. “L’aver avuto una platea attenta lungo tutto l’arco dell’evento dimostra la maturità del comparto e le attese generate dalla partenza di questo piano,” ha commentato, evidenziando che gli attori coinvolti si dichiarano pronti a lavorare con dedizione per raggiungere gli obiettivi prefissati.

L’incontro si è dimostrato un momento fondamentale per rafforzare la rete tra produttori, istituzioni e associazioni, alimentando una spinta collettiva verso l’innovazione e la valorizzazione del patrimonio olivicolo campano. L’impegno condiviso si trasformerà in azioni concrete che potranno garantire la longevità e il successo di questo segnale di rinascita per la cultura e l’economia locale.

Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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