La rinascita di piazza della Repubblica e i Giardini di Dogali: un progetto di riqualificazione per Roma

La rinascita di piazza della Repubblica e i Giardini di Dogali: un progetto di riqualificazione per Roma

Roma avvia un rinnovamento urbano con la riqualificazione di piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali, creando nuovi spazi pedonali e servizi per migliorare la vita cittadina.
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La rinascita di piazza della Repubblica e i Giardini di Dogali: un progetto di riqualificazione per Roma - Gaeta.it

Roma sta vivendo un significativo rinnovamento urbano, con il recupero e la riqualificazione di importanti spazi pubblici. Tra questi, spiccano la rinascita di piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali, aree ormai storiche che adesso offrono nuovi spazi pedonali e servizi per i cittadini. Queste trasformazioni sono state intraprese in occasione del Giubileo, segnando un passo avanti significativo nella valorizzazione del patrimonio architettonico e archeologico della capitale.

I dettagli della riqualificazione di piazza della Repubblica

Precedentemente teatro di degrado e abbandono, piazza della Repubblica è tornata a splendere grazie a un intervento di riqualificazione che ha radicalmente trasformato il suo aspetto. L’area, un tempo occupata da un parcheggio e da una pompa di benzina, è stata trasformata in una grande piazza pedonale. Le nuove sedute in marmo invitano alla sosta, mentre la pavimentazione di qualità e la vegetazione nuova contribuiscono a creare un ambiente accogliente.

Questa riqualificazione non solo abbellisce l’area, ma la rende anche funzionale. L’attenzione è stata posta sulla valorizzazione della facciata del Planetario e dell’edificio del Granaio di Gregorio XIII, icone della città. Inoltre, via Cernaia ha visto la pedonalizzazione, permettendo ai visitatori di godere degli affacci sui resti archeologici senza l’intralcio dei veicoli. Ora, il traffico è limitato a via Parigi, migliorando la qualità della vita e la sicurezza dei pedoni.

I giardini di dogali: un nuovo polmone verde per la città

Anche i Giardini di Dogali hanno subito una trasformazione radicale. Un tempo oggetto di critiche per il loro stato di degrado, oggi si presentano come un esempio di come la nuova progettazione possa ridare vita a spazi dimenticati. I pavimenti in calcestre drenante garantiscono una gestione ottimale delle acque, mentre le aiuole curate arricchiscono l’area di verde, rendendola più invitante e fruibile.

Un importante nuovo servizio è rappresentato dalla costruzione di un bagno pubblico, che facilita la permanenza e la fruizione degli spazi. Questa attenzione ai dettagli si rivela cruciale per l’uso effettivo dei giardini. I visitatori possono godere di un luogo di svago, relax e socializzazione, contribuendo così a una maggiore vivacità della zona. Questi interventi sono parte di una visione più ampia per restituire al cittadino spazi pubblici di qualità.

L’inaugurazione e il futuro della zona

L’inaugurazione delle nuove aree ha visto la partecipazione del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, insieme a Edoardo Valente, presidente dell’Anas. Questo cantiere diffuso ha coperto una superficie di 8 ettari, equivalenti a quasi otto campi da calcio, e ha richiesto investimenti di oltre 16 milioni di euro. Avviato il 24 luglio 2023, il progetto è simbolo di un impegno continuativo da parte dell’amministrazione per restituire ai romani luoghi di aggregazione e cultura.

Mentre alcune aree sono già completate, il progetto continua a evolversi. Via delle Terme di Diocleziano, parallela a via Einaudi, è attualmente in lavorazione, con l’aspettativa di una futura pedonalizzazione. Si prevede che l’area passerà presto a una nuova concezione di spazio urbano, dove anche il Museo Nazionale Romano avrà un fronte rinnovato, rendendo la zona un centro nevralgico della vita culturale di Roma.

Roma si sta trasformando a passi certi, e questi interventi rappresentano un nuovo inizio per spazi storici che tornano alla cittadinanza non solo come punti di passaggio, ma come veri e propri luoghi di incontro e socializzazione.

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