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La Riserva regionale del Borsacchio, un’importante area protetta in Abruzzo, ha subito un drastico ridimensionamento: da 1.148 ettari è stata ridotta a soli 24 ettari. Questa decisione, approvata il 29 dicembre 2023 dal Consiglio regionale d’Abruzzo, ha sollevato forti preoccupazioni tra le associazioni ambientaliste e i cittadini. In una conferenza stampa svoltasi a Pescara, le Guide del Borsacchio insieme al WWF hanno annunciato la loro intentazione di scrivere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per cercare di ripristinare l’area protetta.
La decisione contestata e la mobilitazione popolare
La riduzione del perimetro della Riserva
Il Consiglio regionale d’Abruzzo, con un emendamento alla legge di bilancio 2024, ha compiuto quello che molti definiscono un errore ambientale. La riduzione della Riserva, avvenuta senza un’adeguata procedura e senza il coinvolgimento delle comunità locali, ha scatenato una reazione immediata. Oltre 250 associazioni, comitati locali e forze politiche hanno sollevato la voce contro questa scelta, sottolineando l’importanza ecologica e sociale della Riserva.
L’appello dei cittadini
In risposta a questo gesto, una petizione ha raccolto oltre 32.000 firme, un chiaro segnale della determinazione dei cittadini di Roseto degli Abruzzi e dei suoi dintorni. La petizione chiede il ripristino della Riserva ai suoi originari 1.148 ettari. Inoltre, il Comune di Roseto degli Abruzzi ha espresso contrarietà nei confronti della riperimetrazione, indicando una volontà di proteggere il territorio e la sua biodiversità .
Ritardi e incertezze politiche
Le promesse del presidente della Regione
Alla luce di questa frattura, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si era impegnato a presentare una nuova proposta di perimetrazione per la Riserva, ma ad oggi non è stata ancora attuata. Sono passati otto mesi da quell’impegno, durante i quali sono state approvate unicamente due delibere di Giunta regionale che hanno avuto un impatto marginale. La delibera n. 310 del 4 giugno 2024 ha dato solo un mandato per la creazione di una Commissione per la dichiarazione di notevole interesse pubblico, senza affrontare il problema sottostante della riduzione drastica della Riserva.
La questione del Piano di Assetto Naturalistico
Al contempo, il Piano di Assetto Naturalistico , che ha già completato il suo iter tecnico-amministrativo, è rimasto in attesa di approvazione. Questo piano rappresenterebbe un passo cruciale per garantire una gestione sostenibile della Riserva. È fondamentale che le istituzioni, dal livello comunale a quello regionale, si mobilitino per sollecitare la ripresa di questo progetto, strettamente legato alla salvaguardia dell’ambiente locale.
Le azioni richieste dalle associazioni
Appelli alle istituzioni
Le associazioni ambientaliste, guidate dal WWF e dalle Guide del Borsacchio, hanno fatto un appello alle autorità locali affinché si attivino su più fronti. È indispensabile che il Comune di Roseto degli Abruzzi e la Provincia di Teramo agiscano con decisione per richiedere la reintegrazione del perimetro originario e per promuovere l’approvazione del PAN che corrisponde a questo perimetro.
Possibilità di ricorso
Inoltre, le associazioni valutano l’opportunità di intraprendere azioni legali, inclusa una diffida alla Regione per il rispetto degli impegni presi e l’eventualità di un ricorso straordinario al Capo dello Stato. Queste mosse potrebbero rappresentare passi significativi per bloccare il processo di diminuzione della Riserva e per garantire che l’area protegga la flora e la fauna che la abitano.
La situazione attuale della Riserva del Borsacchio è un chiaro esempio di come le scelte politiche possano avere conseguenze drammatiche sulle aree protette. Continuare a mobilitarsi e richiedere azioni concrete è essenziale per la salvaguardia dell’ambiente e dei diritti dei cittadini abruzzesi.