La Piana del Sele, un’area agricola di eccellenza situata nel cuore della Campania, fa parlare di sé per il suo impegno verso pratiche agricole sostenibili. Durante un evento recente tenutosi all’Accademia dei Georgofili di Firenze, è stata sottolineata l’importanza della rucola della Piana del Sele Igp nell’ambito di una strategia agricola attenta all’ambiente. Relatori d’eccezione, tra cui Vito Busillo, presidente del Consorzio di Tutela Rucola della Piana del Sele, hanno condiviso esperienze dirette e progetti futuri nel percorso verso un’agricoltura più responsabile e innovativa.
Un incontro per il futuro dell’orticoltura
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore e stakeholders interessati a discutere l’evoluzione dell’orticoltura in un momento storico segnato da sfide senza precedenti. L’evento è stato organizzato in sinergia con il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati e ha avuto come obiettivo principale quello di stimolare un dibattito attorno all’opportunità di coniugare l’innovazione tecnologica con pratiche sostenibili. La crescita della popolazione mondiale, insieme ai cambiamenti climatici e alla diminuzione della biodiversità, spinge i produttori ad adottare alternative più ecologiche e a ridurre l’uso di sostanze chimiche.
Busillo ha evidenziato come il modello agricolo della Piana del Sele possa fare da esempio non solo per la Campania ma per l’intero Paese. L’agricoltura sostenibile non è vista solo come un modo per mantenere la produttività, ma anche come un impegno morale verso le generazioni future. Durante il suo intervento, ha spiegato: “Dobbiamo passare dai campi al piatto in modo responsabile, riducendo gli sprechi, specialmente in termini di consumo d’acqua e adottando fonti di energia rinnovabile.”
Gestioni eccellenti delle risorse idriche
Uno dei punti focali dell’evento è stato il sistema di gestione delle acque nella Piana del Sele, considerata una delle zone più fertili d’Europa. Con oltre 11 mila aziende agricole attive, il successo di questo distretto produttivo è legato all’abilità di utilizzare le risorse idriche in modo efficiente, specialmente in periodi di siccità. Grazie a investimenti mirati, il Consorzio ha installato vasche di accumulo in grado di gestire oltre un milione di metri cubi d’acqua, permettendo agli agricoltori di irrigare i loro campi senza sprechi.
Il sistema, che funziona in modo continuo per 18 ore al giorno, permette una distribuzione capillare dell’acqua. Busillo ha affermato che con questa rete di vasche si riesce a recuperare ben 300 mila metri cubi d’acqua notte dopo notte. Questa attenzione alla gestione idrica non solo risponde alle necessità attuali, ma pone le basi per un futuro in cui l’acqua potrebbe diventare una risorsa sempre più preziosa.
Innovazione e sostenibilità con il progetto “100% rucola”
Il progetto “100% Rucola” rappresenta un ulteriore passo avanti verso la sostenibilità. Sviluppato con il sostegno del Piano di Sviluppo Rurale Campania 2014-2020, questo programma ha come obiettivo quello di valorizzare gli scarti della lavorazione della rucola. Attraverso tecnologie biotecnologiche avanzate, gli scarti vengono trasformati in erucina, una molecola con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Questa iniziativa non solo migliora l’efficienza dell’intero processo produttivo, ma si propone anche di aprire nuove opportunità per l’economia locale, contribuendo all’estensione del mercato agroalimentare italiano. Con la possibile applicazione della erucina nel settore farmaceutico, il progetto diventa un esempio emblematico di come l’agricoltura possa evolversi, rispondendo alle necessità economiche e ambientali contemporanee.
L’evento all’Accademia dei Georgofili ha dunque messo in evidenza come la rucola della Piana del Sele Igp non sia solo un prodotto di alta qualità, ma anche un simbolo di un movimento più ampio che punta a un’agricoltura responsabile e sostenibile, mettendo in pratica strategie per affrontare le sfide globali.