La salute degli italiani: barriere e opportunità nel consumo di alimenti sani

La salute degli italiani: barriere e opportunità nel consumo di alimenti sani

L’indagine “Who cares? Who does? Health” di YouGov rivela che gli italiani si sentono in buona salute, ma affrontano barriere economiche e informative nell’acquisto di alimenti salutari.
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La salute degli italiani: barriere e opportunità nel consumo di alimenti sani - Gaeta.it

L’indagine “Who cares? Who does? Health” realizzata da YouGov ha fornito uno sguardo approfondito sulla percezione della salute e il comportamento dei consumatori italiani. Il report del 2024 rivela la sostanziale fiducia degli italiani nel proprio benessere, ma anche importanti barriere economiche e informatiche all’acquisto di prodotti alimentari considerati salutari.

L’auto-percezione della salute in Italia

La maggioranza della popolazione italiana si sente in buona salute. I dati indicano che il 61% degli italiani si dichiara in buone condizioni fisiche, mentre il 69% si ritiene mentalmente sano. Un elemento chiave emerso è la consapevolezza di essere i principali artefici delle proprie condizioni di salute, con il 25,2% che attribuisce un ruolo importante allo Stato e solo il 10,3% ai rivenditori. Tuttavia, nonostante questa percezione positiva, il 53% degli intervistati identifica il prezzo come una delle principali barriere all’acquisto di alimenti freschi e non processati.

Nonostante rendano chiaro di avere un lifestyle “sano”, oltre il 50% degli italiani tende ad affrontare la salute solo quando si presenta un problema concreto. Un dato rivelatore è che, mentre il 10% si prenda cura attivamente della propria salute fisica e il 9% di quella mentale, una buona parte attende che si manifesti un problema. Questo approccio reattivo è in contrasto con una media globale di solo il 38,4%. La ricerca pone l’accento su come, a livello internazionale, la cultura del benessere si traduca in pratiche quotidiane più diffuse.

Preferenze alimentari e prodotti genuini

I dati mostrano che gli italiani tendono a scegliere prodotti definibili “healthy”, favorendo alimenti freschi con ridotto contenuto di zuccheri; tra le scelte preferite figurano pane , acqua in bottiglia , cibi probiotici , integratori e multivitaminici . Al contrario, ci sono alimenti che risultano meno reputati, come carne e latte , mentre gli energy drink e le beverage zuccherate sono tra le scelte più criticate, rispettivamente al 67% e 75%.

Questo scenario influenza notevolmente le decisioni d’acquisto, con il prezzo che emerge come una delle variabili più importanti nella scelta degli alimenti. La scarsa chiarezza delle etichette affligge il 21% dei consumatori, che non si sente sicuro sulla genuinità degli alimenti. Questo continuum di incertezze esercita una pressione non indifferente sull’industria food, evidenziando l’esigenza di miglioramenti significativi.

Comportamenti d’acquisto: categorie di consumatori

Per analizzare meglio il panorama italiano, l’indagine ha suddiviso i consumatori in tre categorie:

  1. Health Active : Includono coloro che seguono regolarmente pratiche di benessere, prediligendo una dieta sana;
  2. Health Moderate : Rappresentano chi adotta alcune abitudini salutari, ma non compete a un regime rigoroso;
  3. Health Passive : Comprendono i consumatori meno inclini a seguire stili di vita salutari, spesso attratti da cibi ultra-processati.

Questa segmentazione mostra chiaramente come il prezzo giochi un ruolo cruciale: il 59% dei Salutisti Moderati e Passivi indica che un prezzo equo è fondamentale per l’acquisto di prodotti salutari. D’altro canto, gli Health Active richiedono maggiori informazioni sugli ingredienti e sulle etichette per prendere decisioni più consapevoli.

Il ruolo dei rivenditori nella salute pubblica

Nel comparto della grande distribuzione, gli Health Active contribuiscono in modo sostanziale al fatturato, il che evidenzia il loro potere d’acquisto. Marchi e rivenditori possono risultare protagonisti attivi nel guidare i consumatori verso scelte più informate e salutari. Le principali insegne della grande distribuzione, come Conad e Esselunga , sono in posizione di vantaggio grazie a un assortimento ricco e una comunicazione chiara sui prodotti.

Resta da vedere come i marchi e i rivenditori affronteranno le sfide presentate dai consumatori confusi da informazioni poco chiare sulle etichette. Un potenziamento della comunicazione e della trasparenza potrebbe portare a un incremento della fiducia nei prodotti e a un’interazione più positiva con i marchi, promuovendo uno stile di vita più sano per un numero sempre crescente di italiani.

Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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