Il panorama della salute tra i giovani in Italia fa emergere preoccupanti evidenze, secondo quanto riportato dalla Rete italiana città sane – Oms. Un evento significativo si svolgerà a Roma, il 8 aprile, per illustrare il ruolo fondamentale del territorio nella promozione del benessere. La Giornata mondiale della salute del 2025, con al centro il tema “Healthy beginnings, hopeful futures“, serve come piattaforma per discutere strategie di intervento e sensibilizzazione.
Attività fisica e obesità infantile: i dati allarmanti
In Italia, la pratica sportiva tra gli adolescenti è estremamente ridotta, con il 90% degli under 15 che non svolge attività fisica quotidiana. Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, almeno il 10% di questi ragazzi dovrebbe dedicare 60 minuti giornalieri all’attività fisica. Purtroppo, questi numeri rivelano una realtà preoccupante: un bambino su cinque, tra gli 8 e i 9 anni, è in sovrappeso, e la stessa percentuale è classificata come obesa. Inoltre, si segnala un’ampia disuguaglianza nell’accesso ai servizi per l’infanzia, con solo il 14% dei bambini sotto i 3 anni che frequenta un nido pubblico. Questa situazione varia significativamente in base al territorio, creando una disparità nell’accesso alle risorse per la salute.
Il convegno di Roma: un’opportunità di confronto
Il convegno in programma a Roma si inserisce nel contesto della Giornata mondiale della salute, un’importante occasione per evidenziare le ingiustizie sanitarie. Lamberto Bertolè, presidente della Rete italiana città sane – Oms, ha sottolineato l’esigenza di costruire abitudini sane nei luoghi di vita quotidiana. Le città, secondo Bertolè, rappresentano un modello per l’implementazione di politiche integrate mirate al benessere fisico e mentale delle comunità. La conferenza vedrà la partecipazione di amministratori locali, esperti del settore e rappresentanti del mondo imprenditoriale, tutti uniti per discuterne le future alleanze territoriali e promuovere un modello di salute pubblica più giusto e inclusivo.
Dati e statistiche: il cambiamento continua a mancare
L’analisi dei dati provenienti da diverse fonti, tra cui Istat e Censis, mette in luce la scarsa considerazione della salute da parte della popolazione. Solo il 37% degli adulti pratica attività fisica regolare, un numero nettamente inferiore alla media europea, che si attesta al 61%. Aggiungendo a ciò, nel 2023, il 7,6% dei cittadini ha rinunciato a cure mediche a causa di costi eccessivi o attese lunghe, aumentando rispetto al 6,3% registrato nel 2019. Questa tendenza è sintomo di una mancanza di investimenti nella sanità e in politiche di sensibilizzazione. Le disuguaglianze territoriali sono evidenti: soltanto il 40% dei residenti nelle aree periferiche ha accesso immediato ai servizi sanitari, contrapposto all’85% di chi vive nei centri urbani.
Verso una salute pubblica più equa
I dati complessivi suggeriscono che il Paese sta affrontando una carenza strutturale nei sistemi sanitari. Negli ultimi dieci anni, il numero di posti letto ospedalieri nelle grandi città è sceso da 4,5 a 3,8 per ogni mille abitanti. Nonostante ci siano 12.363 strutture in operazione per un totale di 408mila posti letto, la disponibilità rimane insufficiente per soddisfare le necessità della popolazione. A livello di spesa, l’Italia destina il 9,4% del suo Pil alla sanità, inferiore alla media europea del 10,9%. Solo il 74% di questo investimento proviene da fondi pubblici, a differenza dell’80% dell’insieme europeo.
Bertolè conclude richiamando l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide della salute pubblica. La creazione di relazioni solide tra le istituzioni, le comunità e gli studiosi è essenziale per costruire modelli di governance ora più che mai necessari per promuovere benessere e inclusione. Le politiche per la salute devono trascendere le divisioni settoriali e abbracciare una visione condivisa per una società più sana e consapevole. Focalizzarsi sulle comunità e le relazioni locali rappresenta la chiave per trasformare il concetto di salute per tutti in una realtà vivibile.