La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi alimentari, si avvicina e, con essa, cresce l’urgenza di affrontare un problema che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Secondo ricerche recenti commissionate da Peso Positivo, un’iniziativa dedicata alla lotta contro i disturbi dell’alimentazione, i disordini alimentari sono in aumento a livello globale. Si stima che circa 70 milioni di persone siano colpite da queste condizioni, con numeri allarmanti che emergono da vari paesi, rendendo la prevenzione una priorità vitale per il benessere collettivo.
Il panorama dei disturbi alimentari nel mondo
Diverse indagini mettono in luce l’ampiezza del problema. Il report di Break Binge Eating riporta che circa 70 milioni di individui nel mondo affrontano disturbi alimentari, una statistica che suona come un campanello d’allarme. Gli Stati Uniti sono in cima alla lista, con circa 30 milioni di persone affette, seguono l’Italia con quasi 4 milioni e il Regno Unito con 1,25 milioni. In Canada, il numero di cittadini colpiti supera le 800 mila unità . Tali cifre evidenziano un bisogno urgente di iniziative di prevenzione e cura. Infatti, i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presentano il secondo tasso di mortalità più alto tra le patologie mentali. È stimato che, ogni 52 minuti, una persona nel mondo perda la vita a causa di questi disturbi, suggerendo che le azioni preventive devono essere rapide ed efficaci.
L’importanza della prevenzione
Di fronte a questa realtà preoccupante, la prevenzione è fondamentale. Gli esperti concordano sul fatto che attività mirate possano ridurre l’insorgenza dei disturbi alimentari. La creazione di organizzazioni locali è uno degli approcci suggeriti, come dimostra il Kentucky Eating Disorders Council negli Stati Uniti. Questa iniziativa offre programmi di sensibilizzazione e prevenzione per i giovani e le loro famiglie. In Italia, Peso Positivo ha avviato un progetto simile, che include uno spazio fisico denominato “Casa”, dedicato a coloro che necessitano di supporto e attività di gruppo.
Claudia Grasso, fondatrice di Peso Positivo, sottolinea l’importanza di un intervento concreto e tempestivo. La sua organizzazione basa le attività su un team di esperti, tra cui psicologi e nutrizionisti, in grado di offrire supporto attraverso canali social e incontri diretti con gli utenti. Le iniziative includono anche pratiche terapeutiche come yoga e arteterapia, che possono migliorare la conoscenza di sé e favorire un’accettazione positiva del proprio corpo.
Eventi e iniziative sul territorio
Come parte integrante della loro strategia di prevenzione, Peso Positivo organizza eventi sul territorio, tra cui il più recente “Corpi Liberi,” in programma il 15 marzo a Milano. Questo incontro, in collaborazione con il Centro DCA, offre agli ospiti momenti di condivisione e sessioni specializzate per affrontare il tema dei disturbi alimentari. Le attività non si limitano agli eventi, ma si estendono anche a scuole e aziende, con sessioni informative progettate per sensibilizzare e informare.
La collaborazione con il mondo dello sport permette di raggiungere un pubblico più ampio, consapevole dell’importanza del messaggio di prevenzione. Le partnership attivate arricchiscono ulteriormente l’impatto della comunicazione, facendo leva su una rete di sostenitori che condividono la missione di sensibilizzare sull’argomento.
Il supporto psicologico e il ruolo dell’empatia nella prevenzione
La dott.ssa Roberta Porta, psicologa e psicoterapeuta, evidenzia un altro aspetto cruciale della prevenzione: la comunicazione empatica. Creare spazi sicuri dove le persone possano esprimere le proprie paure e emozioni senza giudizio è fondamentale per affrontare il problema. Secondo Porta, un ascolto attento favorisce un ambiente di sostegno, che può attenuare il rischio di isolamento e allontanare le persone dalla ricerca di aiuto quando ne hanno bisogno.
Promuovere la comunicazione aperta è essenziale per ristabilire un rapporto equilibrato tra alimentazione e benessere psicologico, allontanando l’idea di controllare la propria forma fisica come unica via. La relazione con il corpo deve essere valorizzata non attraverso standard irrealistici, ma tramite un’accettazione genuina di sé stessi.
Approfondimenti su iniziative simili in altri paesi
Oltre alle iniziative italiane, nel Regno Unito, l’Eating Disorders Association svolge un lavoro fondamentale organizzando eventi di raccolta fondi e workshop. Queste attività hanno l’obiettivo di costruire una rete di supporto che abbraccia diverse tecniche prevenzionali, dalla comunicazione al trattamento. Strumenti come le terapie cognitivo-comportamentali e quelle di accettazione e impegno sono sempre più riconosciuti per il loro ruolo nel permettere alle persone di affrontare i propri pensieri e comportamenti in modo sano e costruttivo.
Il percorso verso una maggiore consapevolezza e prevenzione dei disturbi alimentari è tracciato e richiede un impegno congiunto da parte di tutti, per garantire un futuro migliore a chiunque lotti con queste difficoltà .