Un recente incontro al Senato ha messo in luce le sfide psicologiche affrontate dalle persone con diabete, rivelando che oltre un terzo di esse vive in uno stato di ansia riguardo alla propria condizione. Anche la paura delle complicanze legate al diabete contribuisce a un impatto negativo sul benessere generale di oltre il 60% degli affetti. Gli esperti sottolineano l’importanza di porre il benessere personale al centro delle pratiche di cura e assistenza. Queste considerazioni sono emerse in occasione della presentazione della campagna “Facciamo squadra attorno al diabete”, promossa dalla Federazione delle società diabetologiche italiane in collaborazione con la senatrice Daniela Sbrollini, in tema con la Giornata mondiale del Diabete.
Il peso della diagnosi di diabete sulla salute mentale
La diagnosi di diabete ha un impatto significativo non solo sul corpo, ma anche sulla mente. Molte persone si trovano a fronteggiare non solo la gestione quotidiana della malattia, ma anche angoscia e stress. Secondo Riccardo Candido, presidente della FeSDI, le statistiche mostrano che oltre un terzo dei pazienti diabetici sperimenta un’ansia costante legata alla paura di complicazioni come malattie cardiovascolari, neuropatie e problemi renali. Queste problematiche non solo influiscono sulla qualità della vita, ma possono anche portare a un peggioramento della condizione fisica stessa.
Le emozioni legate al diabete possono sfociare in una spirale negativa, dove l’ansia porta a scelte alimentari errate o alla non compliance con i regimi di trattamento. È importante che i professionisti della salute considerino non solo gli aspetti fisici della malattia, ma anche quelli psicologici, integrando supporto emotivo nei percorsi terapeutici. Questo approccio multidisciplinare può aiutare i pazienti a sviluppare strategie migliori per affrontare le proprie paure e migliorare la loro qualità di vita.
Il ruolo della campagna “Facciamo squadra attorno al diabete”
In occasione della Giornata mondiale del Diabete, è stata presentata la campagna “Facciamo squadra attorno al diabete”, che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di un supporto integrato per le persone affette da diabete. La campagna si concentra su un approccio collaborativo, invitando professionisti, pazienti e familiari a lavorare insieme per affrontare le complessità legate alla malattia. Candido ha mostrato il suo sostegno alla campagna, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione alle problematiche psicologiche nei piani di cura.
Le iniziative della campagna includono la promozione di eventi e seminari che educano sia i pazienti che i professionisti della salute su come affrontare le sfide emotive legate al diabete. Non solo l’educazione, ma anche il sostegno reciproco tra pazienti può creare un ambiente in cui condividere esperienze e strategie, contribuendo a ridurre il senso di isolamento che molte persone avvertono.
L’appello della Federazione delle società diabetologiche italiane
Un passaggio importante dell’incontro è stata la lettera inviata al ministro della Salute, Orazio Schillaci. La FeSDI ha formulato un appello affinché vengano attuate tutte le misure necessarie a garantire che ogni paziente possa ricevere le cure e le risorse di cui ha bisogno. Candido ha sottolineato l’importanza di adottare gli obiettivi delineati nel Global Diabetes Compact, voluto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, incaricandosi di proteggere il benessere fisico e mentale delle persone con diabete.
La FeSDI chiede investimenti adeguati per garantire un supporto non solo sanitario, ma anche psicologico, promuovendo la prevenzione e la gestione della malattia. L’approccio proposto è ambizioso ma cruciale per migliorare la vita di milioni di italiani che vivono con il diabete. Senza un’adeguata attenzione al sostegno emotivo e alle cure integrate, i rischi legati a questa malattia continueranno a crescere, rendendo imperativa l’azione collettiva per un cambiamento reale e sostenibile.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Sara Gatti