La sanità in Liguria al collasso: la denuncia della Cgil sui tagli e i premi ai dirigenti

La sanità in Liguria al collasso: la denuncia della Cgil sui tagli e i premi ai dirigenti

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La sanità in Liguria al collasso: la denuncia della Cgil sui tagli e i premi ai dirigenti - Gaeta.it

La situazione sanitaria in Liguria sta diventando sempre più critica, con evidenti ripercussioni sui cittadini e sugli operatori del settore. La Cgil e la Funzione Pubblica Cgil Liguria si sono espresse in merito alla continua crisi della sanità pubblica, sottolineando come le scelte dei vertici politici e sanitari stiano comprometendo il benessere delle persone. A fronte di tagli alla spesa pubblica, c’è il rischio concreto che i cittadini debbano far fronte a costi sempre più elevati per ricevere assistenza sanitaria, accelerando così il fenomeno della fuga di pazienti verso strutture private o verso altre regioni.

Il costo dei tagli: conseguenze dirette per cittadini e operatori

Tagli a farmaci e strutture sanitarie

Negli ultimi anni, la Liguria ha assistito a un progressivo ridimensionamento delle risorse destinate alla sanità pubblica. I tagli a farmaci, diagnostica e strutture sanitarie sono già visibili e continuano a determinare malcontento tra i cittadini e professionisti del settore. Questa politica di austerità porta a un incremento della spesa privata per la salute, con le famiglie costrette ad affrontare costi insostenibili per le cure necessarie. Molti cittadini ora si trovano nella situazione di dover scegliere tra rinunciare a cure fondamentali o ricorrere a servizi di assistenza privati, creando un profondo divario nel diritto alla salute.

Fuga di pazienti e operatori

Inoltre, questi tagli stanno accelerando il fenomeno della fuga di pazienti e operatori verso il privato. Molti medici, in cerca di stabilità e adeguata remunerazione, abbandonano le strutture pubbliche, contribuendo al deterioramento della qualità del servizio sanitario. Questa emorragia di risorse umane non solo aggrava il problema dell’assistenza pubblica, ma genera tensioni nei Pronto Soccorso, costretti a gestire un numero crescente di pazienti con sempre meno personale. Qualsiasi tentativo di riorganizzazione del sistema sanitario deve considerare queste problematiche, se si vuole evitare un ulteriore deterioramento della situazione.

Premi e responsabilità: il paradosso della governance sanitaria

Le notevoli ricompense ai dirigenti

Nonostante la situazione drammatica della sanità ligure, i vertici delle istituzioni sanitarie continuano a ricevere riconoscimenti e premi. La Cgil ha denunciato questa situazione, evidenziando come i premi destinati ai dirigenti delle Asl e al Direttore di Alisa non sembrino giustificabili dati i risultati ottenuti. Questo paradosso suscita indignazione tra i professionisti del settore e i cittadini, che si chiedono come sia possibile premiare chi ha la responsabilità di un sistema in crisi.

Il ruolo di Alisa nella crisi sanitaria

Alisa, l’Agenzia Ligure per la Salute, dovrebbe fornire programmazione e indirizzo nella gestione delle politiche sanitarie, ma si è dimostrata incapace di affrontare le sfide attuali. Invece di fungere da strumento di supporto e coordinamento per le aziende sanitarie, è stata percepita come un ulteriore costo da sostenere, contribuendo al disorientamento del sistema. Questa incapacità di rispondere alle esigenze reali della sanità in Liguria deve essere affrontata con urgenza da parte della Giunta e dei decisori politici.

Una richiesta di dialogo e riorganizzazione

La mancanza di dialogo con i sindacati

La mancanza di un confronto vero e costante tra la Giunta e le organizzazioni sindacali ha reso difficile affrontare i problemi centrali della sanità ligure. La Cgil ha lamentato di essere stata coinvolta solo in specifiche emergenze, ma non è stata coinvolta in una discussione più ampia e duratura sulla riorganizzazione del sistema. Questo isolamento nel processo decisionale rende difficile, se non impossibile, creare un piano operativo che risponda alle reali necessità della popolazione e degli operatori.

Riorganizzazione e merito

La richiesta dei sindacati è chiara: serve una riorganizzazione di merito, che affronti in maniera seria e accurata i problemi attuali. In un contesto di controlli stringenti e austerità, è fondamentale invertire la rotta e indirizzare le risorse in modo efficiente e giusto. La programmazione deve essere basata su dati concreti, in modo che ogni decisione sanitaria risponda a bisogni reali, senza compromettere l’accesso ai servizi.

In attesa di risposte e azioni concrete, la sanità in Liguria si trova a un crocevia critico. Il dialogo e la collaborazione tra enti governativi, sindacati e professionisti del settore sono più che mai necessari per salvaguardare un diritto fondamentale: la salute.

Ultimo aggiornamento il 8 Agosto 2024 da Elisabetta Cina

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