L’Asa di Milano è pronta a dare il via alla nuova stagione con un ricco programma dedicato alla danza e all’opera. Oggi, 7 dicembre, la celebre compagnia di balletto chiude la sua stagione 2023/24 con il Trittico Balanchine/Robbins, rendendo omaggio a due tra i più grandi coreografi del XX secolo. La direzione musicale è affidata a Fayçal Karoui, al suo esordio sul podio con il Balletto della Scala. Questo evento rappresenta un’occasione unica per ammirare due celebri opere di Jerome Robbins, e una reinterpretazione di una creazione di George Balanchine.
Le coreografie di Balanchine e Robbins
La prima novità di questa serata è l’atteso debutto dei balletti “Dances at a Gathering” e “The Concert” di Jerome Robbins, entrambi sulla musica di Chopin. Questi lavori si distinguono per la loro capacità di esplorare emozioni umane profonde, attraverso movimenti eleganti e linee melodiche evocative. “Dances at a Gathering” cattura momenti di vita quotidiana, mentre “The Concert” gioca con situazioni comiche che sorgono in un’apposita atmosfera concertistica.
Parallelamente, il balletto “Theme and Variations” di Balanchine, qui presentato in una nuova interpretazione firmata da Luisa Spinatelli, arricchisce la programmazione. Balanchine, iconico per la sua visione stilistica e tecnica, ha segnato la storia del balletto nel secolo scorso. Il Trittico SAP è in scena fino al 20 novembre, e offre una straordinaria opportunità di apprezzare la maestria di questi coreografi e la tecnica acquisita dagli artisti del Corpo di Ballo della Scala.
Una celebrazione della danza e dell’arte
Il palco della Scala accoglierà anche ballerini di spicco. Tra i protagonisti ci saranno Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko e Martina Arduino, che si alterneranno nei vari stili e atmosfere delle opere. Questi artisti portano avanti una tradizione consolidata di doti tecniche e espressive, offrendo una performance che non deluderà le aspettative del pubblico.
Eccezionale è anche l’inaugurazione in Piazza della Scala dell’installazione di light art “Ballerina Sequence“. Questa opera, concepita da Angelo Bonello, comprende 20 imponenti silhouette luminose di ballerine che si ergono per oltre tre metri, danzano in un semicerchio di oltre 60 metri. Questa installazione non solo celebra il mondo della danza ma è un richiamo all’attenzione verso temi di rilevanza sociale. Resterà in mostra fino al 23 novembre, offrendo ai passanti un incontro suggestivo con l’arte.
Il contributo e l’eredità di Balanchine e Robbins
La collaborazione tra il New York City Ballet e il Teatro alla Scala risale a oltre 70 anni fa. Nel 1953, la compagnia statunitense si esibì per la prima volta al Piermarini, portando con sé una lunga serie di balletti firmati da Balanchine e Robbins, che hanno influenzato profondamente il panorama della danza mondiale. I due coreografi non solo hanno innovato le tecniche di danza, ma hanno anche introdotto un linguaggio coreografico che unisce tradizione e modernità.
L’eredità di queste opere continua a vivere nel repertorio della Scala, che custodisce con cura la memoria di questi grandi maestri, preparando i ballerini di oggi a interpretare e perpetuare il loro straordinario lascito. La stagione di balletto, accanto all’inaugurazione della nuova opera luminosa, sottolinea il profondo significato della danza nella cultura contemporanea, creando un legame emotivo e visivo con gli spettatori.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco