Un progetto innovativo unisce sport e salute a Milano, dove il Pio Albergo Trivulzio e la Federazione Italiana Scherma, con il supporto della Regione Lombardia, avviano un’iniziativa nota come “Una stoccata contro il cancro“. Questo programma è dedicato ai pazienti oncologici, sia quelli attualmente in trattamento che quelli che hanno concluso il loro percorso postoperatorio, e prevede corsi di scherma volti a migliorare la loro condizione fisica e mentale.
Obiettivi del progetto
L’iniziativa ha come obiettivo principale quello di promuovere il benessere dei pazienti oncologici attraverso la pratica della scherma. Questa disciplina non si limita a sviluppare le capacità fisiche come forza e resistenza, ma esercita anche un importante lavoro psicologico, incoraggiando i partecipanti a affrontare la malattia con una mentalità combattiva. La scherma, infatti, richiede concentrazione e coordinazione, qualità che diventano fondamentali anche nella lotta contro il cancro. Gli allenamenti offriranno strumenti utili per affrontare le sfide quotidiane e ristabilire una connessione positiva con il proprio corpo.
Il progetto entra in una fase cruciale il 16 ottobre, data della sua inaugurazione presso il Pio Albergo Trivulzio. Durante l’evento, alcuni degli schermidori più noti di Milano, tra cui normodotati e paralimpici, si esibiranno per mostrare come la scherma possa essere un’arte marziale inclusiva e formativa. La presenza di atleti di alto livello come Maria Navarria e Giulia Rizzi, medaglia d’oro a squadre nella spada alle ultime Olimpiadi, rappresenta un forte incentivo per i pazienti e per le famiglie coinvolte.
Le dichiarazioni delle figure istituzionali
Francesco Paolo Tronca, commissario del Pio Albergo Trivulzio, ha espresso fiducia nel progetto, evidenziando che avrà un impatto significativo sui pazienti e le loro famiglie. “Siamo certi dell’impatto positivo che avrà sui pazienti oncologici e le loro famiglie in un percorso condiviso di cura,” ha dichiarato con convinzione. Parallelamente, Federica Picchi, sottosegretaria allo Sport di Regione Lombardia, ha spiegato l’importanza delle competenze trasversali acquisite nel praticare la scherma, come la gestione della paura e del dolore, che possono riflettersi nella vita di tutti i giorni e durante il processo di guarigione.
L’approccio della scherma come elemento di cura è innovativo e fornisce un parallelo significativo tra la strategia di un incontro e la strategia necessaria per affrontare una malattia complessa. Picchi ha chiarito: “Questa arte ci insegna a rimanere concentrati anche sotto pressione e a combattere con determinazione.”
Un patto di inclusione e comunitÃ
“Una stoccata contro il cancro” rappresenta anche un passo avanti nella socializzazione attraverso lo sport. Paolo Azzi, presidente della Federazione Italiana Scherma, ha rimarcato l’importanza di questa iniziativa nel contesto più ampio delle azioni sociali promosse dalla federazione. Si tratta di una nuova modalità di approcciare la scherma, che non è più solo uno sport competitivo ma un mezzo tramite il quale la comunità può attivarsi per sostenere le fasce più vulnerabili. L’idea è quella di accompagnare i pazienti in un percorso di ripartenza, che in alcuni casi può portare a veri e propri momenti di rinascita personale.
Il progetto non vuole solamente affrontare la malattia sul fronte medico, ma intende anche creare un ambiente solidale, dove il sostegno reciproco tra i partecipanti possa stimolare la resilienza e la speranza. La scherma, pertanto, diventa uno strumento di unione, educazione e rinvigorimento, dimostrando che lo sport ha un ruolo fondamentale non solo nel miglioramento della salute fisica, ma anche in quello emotivo e sociale. In questo contesto, Milano si conferma un luogo all’avanguardia per iniziative che collegano benessere e attività fisica, promuovendo una vita attiva anche per chi vive sfide importanti come quella del cancro.
Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Sofia Greco