Nello Moretti, ex consigliere comunale e candidato della lista di Fratelli d’Italia, è deceduto nella mattinata di giovedì 9 gennaio. Ricoverato all’ospedale di Chivasso, ha combattuto a lungo contro un male incurabile. A 68 anni, Moretti lasciò un’eredità significativa nel panorama politico locale, rappresentando una figura carismatica e provocatoria, capace di imprimere il suo marchio su Settimo.
La carriera politica di Nello Moretti
Nello Moretti ha avuto un percorso politico ricco di eventi e di sfide. Candidato sindaco nel 1999 e consigliere comunale fino al 2004, è stato un personaggio centrale della vita politica settimese. La sua carriera è stata caratterizzata da un forte spirito di partecipazione e da un’inesauribile dedizione alla comunità in cui viveva.
Durante il suo mandato, Moretti ha saputo distinguersi per la sua personalità ribelle e il suo approccio diretto. La sua attitudine spesso controcorrente lo ha portato a situazioni memorabili, culminate in espulsioni dall’aula consiliare, segno di una politica vissuta con intensità e passione. Questo comportamento, seppur controverso, ha attirato l’attenzione su di lui, facendolo diventare un simbolo di una politica innovativa, lontana dalle convenzioni tradizionali.
La provocazione come stile politico
Uno degli episodi emblematici della carriera di Nello Moretti è legato a un incontro con Piero Fassino, allora Ministro del Lavoro. Durante quest’incontro, Moretti intervenne senza aver ottenuto la parola, ignorando le indicazioni del presidente del Consiglio comunale, Ivo Bissoli, di non intervenire per la gestione del tempo. Questa azione causò la sua immediata espulsione, ma il dibattito acceso tra i due diede vita a un momento memorabile. Bissoli, noto per il suo ruolo di educatore, lo avvertì con la celebre frase: “E domani faremo i conti,” un’affermazione che riecheggia ancora oggi tra i cittadini di Settimo.
L’atteggiamento indomito di Moretti si manifestò ancor più durante la seduta successiva, quando si presentò abbigliato da scolaretto, con grembiule nero e una cartella di Topolino. Questo gesto non fu solo un atto di ironia, ma un’affermazione forte contro le regole istituzionali rigide, evidenziando la necessità di un ambiente politico più aperto e autentico.
Impatto e importanti ruoli ricoperti
Oltre al suo operato a Settimo Torinese, Nello Moretti ha ricoperto ruoli in altri comuni del territorio. È stato assessore a Castiglione Torinese e consigliere comunale a Castelnuovo Nigra, dimostrando la sua presenza attiva in diverse realtà politiche locali. Nel 2009, fu anche lui a prendere l’iniziativa di annunciare la candidatura di Patrizia Furfaro per il PDL, sottolineando il suo attivo coinvolgimento nella scena politica del Piemonte.
Il suo modo di fare politica ha lasciato il segno, attirando l’attenzione e suscitando la passione in molti. Nello Moretti ha rappresentato una figura capace di abbracciare il concetto di partecipazione attiva, non limitandosi a generiche dichiarazioni ma rendendo ogni suo intervento un evento significativo.
Un’eredità indimenticabile
Nello Moretti non è stato soltanto un politico, ma una figura che ha saputo trascendere gli schemi tradizionali, rimanendo impressa nella memoria collettiva per i suoi gesti e le sue parole. La sua scomparsa segna un vuoto profondo nella politica di Settimo e del Piemonte. La sua capacità di rendere ogni discussione un’opportunità di dialogo efficace e di stimolare una partecipazione viva e appassionata rimarrà un faro per le generazioni future.
La sua eredità non si limita ai posti occupati, ma si estende a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di osservare il suo operato. Il suo stile caratteristico rimarrà un simbolo di un modo di fare politica, autentico e diretto, in un’epoca che sta cambiando.
Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 da Marco Mintillo