La sentenza del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato conferma la legittimità dell’ampliamento degli impianti sciistici del Monte Terminillo, sostenendo che il progetto rispetta le normative ambientali e favorisce lo sviluppo turistico locale.
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La sentenza del Consiglio di Stato - Gaeta.it

Regione Lazio: il Consiglio di Stato difende il progetto di ampliamento degli impianti sciistici del Monte Terminillo

La recente decisione del Consiglio di Stato conferma la legittimità della valutazione di impatto ambientale per il progetto di ristrutturazione e ampliamento degli impianti sciistici nel comprensorio del Monte Terminillo. La sentenza ribadisce l’importanza di questo intervento per il territorio, nonostante le obiezioni sollevate da diverse associazioni ambientaliste. In questo articolo vengono esaminati i dettagli del caso e le implicazioni della decisione.

Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza che conferma quanto già stabilito dal Tar del Lazio riguardo alla compatibilità ambientale del progetto per gli impianti sciistici. Inizialmente, il 19 gennaio 2021, la Direzione della Regione Lazio per le Politiche Ambientali e il Ciclo dei Rifiuti aveva rilasciato una valutazione che evidenziava il rispetto di specifiche condizioni per garantire l’ecosostenibilità dell’opera. Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato da un gruppo di associazioni, tra cui il Wwf e il Club Alpino Italiano, ritenendo che gli interventi previsti non avrebbero aumentato l’impatto ambientale, mantenendo la compatibilità con gli obiettivi di conservazione della zona.

Il giudizio si basa sulla premessa fondamentale che gli impianti sciistici debbano essere considerati come strutture pubbliche. I giudici hanno chiarito che gli interventi di ristrutturazione non solo si limitano a sostituzioni e ammodernamenti, ma sono anche orientati a migliorare la funzionalità senza interferire con la conservazione della zona protetta. La sentenza sottolinea che si tratta di modifiche “modeste”, in grado di sostenere l’offerta turistica e il servizio pubblico senza compromettere la conservazione dell’ambiente circostante.

Le controversie sollevate dalle associazioni ambientaliste

Il ricorso presentato da diverse associazioni ambientaliste ha messo in discussione l’adeguatezza delle misure previste a tutela della fauna selvatica, in particolare dell’orso marsicano. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha ritenuto infondati questi rilievi, argomentando che le obiezioni fossero generiche e prive di sufficienti elementi concreti. Le segnalazioni sulla presenza dell’orso nei Monti Reatini non riguardano direttamente le aree oggetto del progetto, creando un divario tra la preoccupazione espressa e la realtà fattuale.

Nonostante ciò, la Regione Lazio ha previsto misure specifiche di monitoraggio faunistico e mitigazione dei rischi ambientali connesse al progetto. Queste prescrizioni rappresentano un importante passo verso la conservazione dell’ecosistema locale, dimostrando un impegno nel ridurre potenziali interferenze sull’habitat. Le decisioni relative alla gestione della fauna sono state configurate in modo da essere proporzionali alla situazione, adottando un approccio che bilancia sviluppo e tutela dei beni naturali.

Implicazioni future per il territorio e il settore sciistico

La conferma del progetto per l’ampliamento degli impianti sciistici del Monte Terminillo rappresenta una notizia significativa per le comunità locali e il settore turistico. Il comprensorio sciistico ha storicamente attratto visitatori da diverse aree, e la ristrutturazione mira a valorizzare ulteriormente questa risorsa. Il potenziamento degli impianti potrebbe tradursi in una maggiore affluenza di turisti, generando benefici economici per la regione.

Tuttavia, è cruciale monitorare l’attuazione delle misure di tutela ambientale nel corso dell’intervento. La sfida consiste nel garantire che lo sviluppo turistico non comprometta l’equilibrio ecologico della zona. Le associazioni ambientaliste hanno annunciato che continueranno a vigilare sulla situazione, cercando di garantire che le promesse fatte vengano mantenute e che la biodiversità dell’area venga rispettata.

La sentenza del Consiglio di Stato, quindi, non è solo un passo avanti per il progetto, ma anche un invito a riflettere sull’importanza della sostenibilità e sulla necessità di coniugare sviluppo urbano e preservazione ambientale.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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