A partire da domenica 30 marzo, Raiuno presenta in prima serata “Costanza”, una nuova serie diretta da Fabrizio Costa e prodotta da Rai Fiction insieme a Banijay Studios Italy. La serie trae ispirazione dal primo libro della trilogia scritta da Alessia Gazzola, che segue le avventure di Costanza, una paleopatologa siciliana trentenne, madre single di un’appena nata Flora. La protagonista si trasferisce da Messina a Verona, per realizzare il sogno di una carriera nel campo della paleopatologia. Qui, Costanza si ritrova a fare i conti con il suo passato amoroso e il complicato legame con Marco, la figura paterna di sua figlia, ad un passo dal convolare a nozze con Federica.
La trama e i personaggi principali della serie
Un elemento centrale della storia è la figura di Costanza, interpretata da un’attrice ancora da confermare. Il suo trasloco a Verona rappresenta un tentativo di ricominciare, ma immediatamente la sua vita viene investita da una serie di emozioni contrastanti. Marco, il suo ex compagno e padre della piccola Flora, con il quale ha mantenuto una certa complicità, sta per sposarsi con Federica. Questo sviluppo crea conflitti interiori in Costanza, che torna a riflettere su scelte passate e sul suo attuale percorso.
Federica, che verrà interpretata da Giulia Arena, è descritta come un personaggio ostinato, che cerca di vedere il buono negli altri. Le situazioni che vive con Marco potrebbero riflettere la vita privata dell’attrice, colpita dalla profondità del ruolo. Federica e Marco stanno progettando una vita insieme, ma Costanza rappresenta un relitto del passato che comincia a intaccare questo sogno. La serie promette un mix di emozioni, tra amore, rivalità e scelte di vita.
Intervista a Giulia Arena: il suo legame con Federica
In un’intervista esclusiva, Giulia Arena ha raccontato le similitudini tra lei e il suo personaggio, Federica. “Ho trovato una strana connessione tra noi. Come Federica, anch’io sono testarda e cerco sempre di vedere il buono negli altri”, ha dichiarato l’attrice. Questo approccio emotivo nei confronti del ruolo l’ha aiutata a entrare nel personaggio. Arena ha letto il libro di Alessia Gazzola prima di ricevere la sceneggiatura e ne è rimasta colpita. “Vivendo situazioni simili, mi sono resa conto che stavo vivendo un momento parallelo alla sua”, aggiunge.
Giulia ha apprezzato il lavoro con il cast di “Costanza”, in particolare con Marco Rossetti e Miriam Dalmazio. “Il clima sul set era rilassato e carico di energia positiva”, ha detto, enfatizzando la sinergia con Rossetti. Inoltre, ha riferito di come sia stata difficile per lei vedere Dalmazio come un’antagonista, poiché ha amato il suo personaggio e la sua personalità. Questo aspetto di collaborazione sul set non solo ha arricchito la recitazione ma ha reso il lavoro molto più gratificante.
La vita personale di Giulia Arena: matrimoni e affetti
Mentre le dinamiche amorose di Federica restano in sospeso, Giulia Arena ha comunicato la sua realizzazione personale, avvenuta lo scorso settembre, quando si è unita in matrimonio con Antongiuseppe Morgia. “È stato il coronamento di un progetto di vita, una medaglia su qualcosa di costruito insieme. In quel giorno, tutto era chiaro e significativo”, racconta, esprimendo l’importanza della giornata e i ricordi intensi delle emozioni provate.
Arena ha fatto il suo debutto nel mondo della recitazione con la soap operistica “Il paradiso delle Signore”, dove interpretava Ludovica. Riguardo al suo percorso, ha lasciato aperta la possibilità di un eventuale ritorno nella soap. “Non chiudo mai le porte, Il Paradiso è stato un’esperienza formativa e una vera famiglia per me”, riflette, evidenziando il legame speciale che ha mantenuto con il programma.
In chiusura, Giulia ha anche menzionato Pietro Genuardi, un attore che ha recentemente perso la vita. Genuardi, noto per aver interpretato Armando Ferraris nella soap, era una persona solare e positiva. “Ricordarlo con questa luce è il minimo che possiamo fare”, ha affermato, rendendo omaggio a un collega e amico. La serie “Costanza” si preannuncia quindi non solo come un’opera di intrattenimento ma anche un’occasione di profondità emotiva e riflessione personale.