La collaborazione tra Italia e Cina ha acquisito una rilevanza fondamentale nel contesto attuale, creando legami non solo economici ma anche culturali. La XIII Settimana Italia-Cina della Scienza, Tecnologia e Innovazione, che si è inaugurata a Napoli, si propone di rafforzare ulteriormente questi rapporti, celebrando una lunga amicizia tra i due popoli. Durante l’evento, Yin Hejun, ministro della Scienza e della Tecnologia cinese, ha evidenziato il valore storico di questa connessione, richiamando anche figure emblematiche come Marco Polo.
Il contributo storico di Marco Polo nella relazione tra Italia e Cina
Yin Hejun ha aperto il suo intervento ricordando l’importanza del settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo. Il famoso esploratore, con il suo capolavoro “Il Milione”, ha dato vita a un vero e proprio interesse per la Cina nel mondo occidentale. Il suo racconto non solo ha aperto una finestra sulla cultura e le tradizioni cinesi, ma ha anche rappresentato un primo esempio di scambio culturale tra Oriente e Occidente. L’opera di Polo ha ispirato generazioni di viaggiatori e commercianti, gettando le basi per ulteriori interazioni tra le civiltà .
Il ministero della Scienza e della Tecnologia della Cina ha sottolineato come le esplorazioni e le testimonianze di Marco Polo siano state fondamentali per la costruzione di una passione globale verso la cultura cinese. Questa ricorrenza non è solo un omaggio a una figura storica, ma una celebrazione di 700 anni di scambi, che continuano a evolversi e a dare frutto in vari ambiti, dall’economia alla tecnologia.
Scambi prolungati e cooperazione sinergica
Yin Hejun ha proseguito la sua esposizione mettendo in luce i tanti incontri tra i leader di Italia e Cina negli ultimi anni. Questa serie di dialoghi ha contribuito a consolidare un legame solido e duraturo, testimoniato dalla continua crescita degli scambi ad alto livello. La cooperazione tecnologica, simbolo di questa amicizia, si è materializzata attraverso numerosi accordi e iniziative comuni.
Un passo significativo nella storia di questa collaborazione è stato dato nel 1978, quando Italia e Cina hanno sottoscritto un accordo di cooperazione tecnologica. Questo accordo ha facilitato lo scambio di conoscenze e competenze in diversi ambiti, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie che possano migliorare la vita quotidiana delle popolazioni. Nel 2010, un ulteriore passo avanti si è avuto con la creazione di un programma congiunto tra il ministero cinese della Tecnologia e il MIUR, dedicato alla protezione dei beni culturali, alla produzione agricola e alla gestione dei disastri naturali.
Verso un futuro di collaborazione e innovazione
L’evento di Napoli rappresenta un’opportunità significativa per esplorare le potenzialità di queste interazioni. Gli scambi culturali e tecnici tra Italia e Cina non solo promuovono una reciproca comprensione, ma aprono anche la strada a iniziative comuni nell’ambito dell’innovazione e della tecnologia.
Yin Hejun ha affermato che con l’avanzare del tempo, la cooperazione tra i due Paesi continuerà a intensificarsi, incoraggiando il dialogo tra le rispettive comunità scientifiche e accademiche. Le possibilità di crescita e sviluppo condiviso rappresentano un obiettivo chiave, con l’auspicio che la collaborazione possa affrontare le sfide globali contemporanee.
La XIII Settimana Italia-Cina si propone quindi come un momento cruciale per rinnovare l’impegno verso una cooperazione fruttuosa, capace di evolvere oltre i confini nazionali, proiettando entrambi i Paesi verso un futuro di rinnovata interazione e arricchimento reciproco.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Laura Rossi