La sfida per il futuro degli ex dipendenti Alitalia

La sfida per il futuro degli ex dipendenti Alitalia

La Sfida Per Il Futuro Degli E La Sfida Per Il Futuro Degli E
La sfida per il futuro degli ex dipendenti Alitalia - Gaeta.it Fonte foto: abitarearoma.it

Con l’annuncio della vendita di ITA Airways a Lufthansa, si celebra un nuovo capitolo per l’aviazione italiana. Tuttavia, in mezzo a questo trionfo, si staglia una realtà preoccupante: oltre 2.000 lavoratori ex Alitalia si trovano a fronteggiare un futuro incerto, a causa della scadenza della cassa integrazione prevista per il 31 ottobre 2024. Questa situazione solleva un inquietante allarme per il rischio di licenziamenti collettivi.

I sindacati uniti per la proroga della cassa integrazione

La richiesta di Cgil, Cisl, Uil e Cub

Le principali organizzazioni sindacali, tra cui Cgil, Cisl, Uil e Cub, si mobilitano per chiedere una proroga della cassa integrazione per un ulteriore anno. I dati sono allarmanti: 2.245 ex dipendenti di Alitalia si trovano in una situazione di precarietà, con 2.198 provenienti dalla compagnia di bandiera e 47 da Alitalia City Liner. Di questi, un numero significativo è concentrato nella regione del Lazio, con circa il 70% della forza lavoro localizzata tra Roma e altre aree circostanti.

Il segretario nazionale di Uiltrasporti, Ivan Viglietti, ha già messo in evidenza l’urgenza di tale proroga, sottolineando l’incapacità di ITA Airways di riassorbire la totalità dei lavoratori. “Avevamo già richiesto interventi al Governo, poiché è evidente che non ci sono le condizioni per garantire la stabilità occupazionale necessaria,” ha affermato Viglietti.

L’ostruzionismo europeo e le sue ripercussioni

Viglietti getta anche un occhio sulle complicazioni derivanti dall’ostruzionismo della Commissione Europea verso il piano di vendita di ITA Airways, che ha ritardato i progetti di espansione della compagnia. Il dirigente sindacale ha evidenziato che diversi lavoratori stanno per maturare i requisiti pensionistici e ha chiesto che venga concesso loro il tempo necessario per completare questo passo importante.

La complessità del settore e le prospettive future

L’analisi della situazione attuale

La situazione, come delineata da Fabrizio Cuscito, coordinatore nazionale di Filt Cgil Trasporto Aereo, non mostra spiragli positivi. A pochi giorni dal consolidamento tra ITA e Lufthansa, la minaccia di licenziamenti aleggia sui lavoratori rimasti esclusi dal nuovo assetto. Cuscito afferma: “È fondamentale prorogare la cassa integrazione fino a quando ogni lavoratore non sarà reintegrato.”

Anche Stefania Fabbri, rappresentante della Fit Cisl Lazio, ha fornito una panoramica della situazione: “Il perimetro di Alitalia è stato suddiviso in tre blocchi principali: assistenza a terra, manutenzione e volo. Il primo è stato acquisito da Swissport Italia, il secondo da Atitech, e il terzo è stato integrato in ITA Airways.”

Le iniziative di riassunzione e le aspettative dei lavoratori

L’accordo siglato da Atitech, che prevede la riassunzione graduale del personale idoneo, rappresenta una delle poche luci in un contesto altrimenti cupo. Allo stesso modo, Swissport ha concordato un piano per richiamare in servizio circa 300 persone entro la fine del 2024, basandosi su un accordo stipulato nel luglio 2022.

La precarietà occupazionale per gli ex dipendenti di Alitalia rimane, e gli sforzi sindacali per garantire la proroga della cassa integrazione rappresentano un primo passo per tamponare l’impatto dei potenziali licenziamenti. Ciò che emerge con chiarezza è l’esigenza di sviluppare piani di formazione e ricollocazione che possano accompagnare i lavoratori attraverso questa delicata fase di transizione, fornendo loro le competenze necessarie per affrontare il mercato del lavoro in continua evoluzione.

Change privacy settings
×