La Sieco Service Impavida Pallavolo Ortona sta vivendo un momento di forte tensione dopo la decisione della Corte Sportiva di Appello di ripetere la gara contro l’Aurispa Alessano Lecce, inizialmente interrotta il 24 novembre scorso a causa di un tragico malore che ha colpito un tifoso. L’udienza ha sollevato molte polemiche, poiché la squadra di Ortona aveva già segnato un parziale convincente, portandosi avanti con due set a zero e un punteggio di 17-22 nel terzo set prima dell’interruzione. Questo articolo analizza la posizione della Sieco e il seguito legale intrapreso dalla società .
La decisione della Corte Sportiva di Appello
La controversa decisione della Corte Sportiva di Appello ha preso origine dal ricorso presentato dalla squadra di Lecce. Secondo la sentenza emessa, la gara deve essere ripetuta, ma il presidente della Sieco, Andrea Lanci, ha comunicato una ferma opposizione a questa decisione. Nella nota ufficiale diffusa, Lanci ha specificato l’intenzione di impugnare il provvedimento, ritenuto non giustificato rispetto ai reali fatti accaduti in campo.
La gara del 24 novembre era iniziata sotto auspici positivi per la Sieco, che sembrava inarrestabile fino al tragico evento. Ora, con il ricorso in preparazione, la società ortonese mira a ribaltare ciò che considera un verdetto totalmente ingiusto e privo di fondamento oggettivo.
Il sostegno legale e le prospettive del ricorso
Per affrontare questa battaglia legale, la Sieco ha nominato l’avvocato Nicola Napolione, professionista esperto in diritto sportivo, per rappresentarla al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI a Roma. Napolione, del Foro di Chieti, si sta preparando per presentare il ricorso e gli atti necessari nei prossimi giorni.
L’obiettivo di questo passo è ottenere una riforma totale del provvedimento della Corte Sportiva di Appello. La Sieco Service sottolinea che il referto arbitrale della partita già condannava un’eventuale ripetizione, dimostrando che la situazione sul campo era favorevole per gli ortonesi. La tensione è palpabile, mentre la società si prepara a confrontarsi con le istituzioni sportive per difendere la propria postura.
Un’analisi della sentenza e il contesto morale
Nella sua dichiarazione, la società ortonese ha messo in evidenza l’assurdità della decisione della Corte Sportiva, che sembra basarsi principalmente sulla testimonianza di un medico della Aurispa Lecce, il quale, in un contesto così drammatico, esprimeva dubbi sulla continuazione della gara dopo il malore del tifoso. La Sieco ha argomentato che questa giustificazione è labile e non tiene conto della realtà di quanto accaduto in campo.
Inoltre, l’orientamento della sentenza ha sollevato questioni etiche, poiché la revisione della gara è vista da alcuni come un tentativo di speculare su un evento tragico. La questione sottolinea il dualismo tra la sportività e le implicazioni morali legate alla competizione, sollevando interrogativi su come le decisioni sportive debbano integrare anche considerazioni di buonsenso e rispetto.
La Sieco Ortona è ferma nel suo intento di non far passare per scontata la ripetizione della partita che, a loro avviso, rappresenterebbe anche una perdita di rispetto nei confronti dell’evento tragico che ha interrotto il match e dei suoi reali protagonisti, i giocatori stessi. L’emozione di una squadra che lotta per i propri diritti sportivi si intreccia quindi con il ricordo di un momento doloroso, rendendo la situazione complessa e delicata.
Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina