La situazione degli autobus elettrici in Campania: solo il 0,3% del parco circolante
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In Campania, il panorama dei trasporti pubblici mostra un’ottica preoccupante riguardo alla sostenibilità ambientale. Con una flotta di autobus che si avvicina a 11.000 unità, solo una piccola frazione di questi mezzi può vantare la propulsione elettrica, rivelando un’opportunità trascurata nella transizione verde. I dati recenti dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp, a partire da informazioni fornite da Aci, evidenziano la necessità di un cambiamento radicale e immediato nel settore del trasporto pubblico regionale.
Dati sugli autobus elettrici in Campania
Nel 2023, un totale di 10.941 autobus è attestato in circolazione in Campania, ma solo 32 di essi sono elettrici, corrispondente a una percentuale di appena lo 0,3%. Questa cifra è indicativa non solo della limitata diffusione della tecnologia elettrica nella regione, ma anche delle sfide che il sistema dei trasporti locali deve affrontare. Napoli emerge come la provincia con una percentuale lievemente superiore di autobus elettrici, pari a 0,4%, seguita da Caserta e Salerno, rispettivamente con il 0,3% e lo 0,1%. Questi numeri, seppur allarmanti, pongono in risalto una disparità nella distribuzione degli autobus elettrici, suggerendo che le politiche locali potrebbero beneficiare di una reconsiderazione strategica.
Confronto con altre regioni italiane
Il contesto campano si inserisce in un quadro nazionale dove la diffusione di autobus elettrici è generalmente limitata. Tuttavia, regioni come la Liguria si distinguono per percentuali più vantaggiose, con il 5,4% dei mezzi in circolazione già elettrici. Altre regioni emergenti in questo ambito includono il Piemonte con il 3,4% e la Lombardia con il 2,8%. Dall’altro lato, regioni come Calabria, Marche e Friuli-Venezia Giulia mostrano percentuali molto simili a quelle della Campania, attestandosi anch’esse allo 0,3%, mentre la Basilicata non supera lo 0,1%. Ulteriormente, il Molise e la Valle d’Aosta risultano privi di autobus elettrici in circolazione, evidenziando un divario che richiede attenzione e interventi coordinati.
Necessità di rinnovamento del parco autobus
Un aspetto cruciale da considerare è l’età media degli autobus in circolazione, che in Italia si attesta a 14,5 anni, significativamente superiore alla media europea di 12,5 anni. Questo dato mette in luce la necessità urgente di un rinnovamento del parco circolante, non solo per il miglioramento delle prestazioni ambientali, ma anche per la sicurezza. L’adozione di nuove motorizzazioni, inclusi gli autobus elettrici, rappresenta una chiave per la modernizzazione del sistema dei trasporti. Investimenti in questa direzione non solo migliorerebbero l’efficienza energetica, ma potrebbero anche contribuire a ridurre i costi operativi a lungo termine per le aziende di trasporto.
Vantaggi ambientali e costi economici
Il processo di transizione verso un parco autobus più sostenibile comporta non solo vantaggi ambientali, ma anche economici. Gli autobus elettrici e, in modo simile, gli pneumatici ricostruiti, offrono un risparmio significativo sulle spese di gestione. Gli pneumatici ricostruiti, in particolare, costano meno rispetto a quelli nuovi e possono rinviare il bisogno di smaltimento, con un evidente impatto positivo sull’ambiente. Infatti, la gestione responsabile degli pneumatici consente di risparmiare oltre il 70% delle materie prime necessarie per la produzione di nuovi pneumatici. In un’epoca in cui la sostenibilità è una priorità, è fondamentale che regioni come la Campania adottino misure volte a migliorare la situazione dei mezzi pubblici, in modo da allinearsi con gli standard europei e rispondere efficacemente alle esigenze moderne di mobilità.