La situazione del settore costruzioni in Abruzzo: dati incoraggianti, ma rischi in vista per il 2025

La situazione del settore costruzioni in Abruzzo: dati incoraggianti, ma rischi in vista per il 2025

Nel 2024, il settore delle costruzioni in Abruzzo mostra segnali di crescita nonostante un rallentamento previsto. Investimenti pubblici e ricostruzione post-sismica sono cruciali per la stabilità futura.
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La situazione del settore costruzioni in Abruzzo: dati incoraggianti, ma rischi in vista per il 2025 - Gaeta.it

Nel 2024, il settore delle costruzioni in Abruzzo mostra segnali di stabilità, ma l’attenzione è alta per gli sviluppi futuri. I dati forniti dall’ANCE indicano una crescita nel primo semestre dell’anno, nonostante un rallentamento previsto nel secondo semestre. L’analisi evidenzia come, senza opportuni interventi, il settore potrebbe subire una contrazione significativa a causa della scadenza di alcune misure di sostegno. Questo articolo esplora nel dettaglio le tendenze attuali e le proiezioni future per il comparto edilizio abruzzese, analizzando i vari aspetti che hanno influenzato le performance.

Tendenze nazionali e impatto locale

Stando ai dati forniti dall’ANCE a livello nazionale, il 2023 ha visto una flessione degli investimenti nel settore costruzioni pari al -5,3% rispetto all’anno precedente. Ciò segnala la prima contrazione dopo il favorevole triennio 2021-2023, un segnale che, anche se non allarmante, è da monitorare attentamente. A livello abruzzese, i segnali sembrano più positivi. Nonostante la crescita si stia manifestando a un ritmo più lento rispetto al 2023, le casse edili regionali mostrano indicatori di crescita che potrebbero compensare l’andamento nazionale.

L’analisi suggerisce che, anche se il secondo semestre potrebbe presentare difficoltà, l’Abruzzo ha ancora a disposizione dei pilastri importanti, come le opere pubbliche e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che registrano un incremento del 21%. Tuttavia, l’area residenziale sta affrontando difficoltà, segnando una diminuzione del 22% nelle manutenzioni straordinarie a causa della cancellazione del superbonus 110%. Anche la nuova edilizia abitativa è su una traiettoria negativa, con un -5,2%. Questi fattori contribuiscono a una crescita del PIL ridotta a un +0,5% nel quarto trimestre, un valore dimezzato rispetto alle aspettative iniziali.

Costruzione in Abruzzo: una situazione di miglioramento?

In Abruzzo, il 2024 si apre con dati favorevoli. Le casse edili locali evidenziano segnali di crescita, anche se con una sostanziale riduzione rispetto all’anno precedente. È interessante notare come, sebbene ci sia un rallentamento nel secondo semestre, il divario rispetto alle statistiche nazionali risulti minore. Secondo la Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili , l’Abruzzo presenta un trend positivo, supportato da investimenti ancora elevati.

L’attività di ricostruzione post-sismica, un tema chiave in regione, gioca un ruolo cruciale nella stabilità del settore. Gli interventi finanziati dal Fondo Complementare, orientati a promuovere il rilancio economico e sociale, rafforzano ulteriormente la resilienza del comparto. Inoltre, l’Abruzzo si distingue per il notevole utilizzo del superbonus 110%, con il 6,4% degli edifici che hanno ricevuto agevolazioni fiscali, superando così la media nazionale fissata al 5,8%.

Prospettive future e interventi necessari

Relativamente al PNRR, l’Abruzzo è allineata con le medie nazionali, aprendo il 38% dei cantieri rispetto al numero totale di gare. Sebbene la regione sia indietro rispetto al Nord e al Centro, il rallentamento dei lavori nel Sud è spesso attribuibile alla natura complessa e alla maggiore durata richiesta per i progetti a favore dell’alta qualità.

Le previsioni indicano un incremento significativo dei lavori legati al PNRR nel 2025, in virtù degli interventi volti a risolvere alcune criticità, come la carenza di liquidità e le complicazioni legate ai controlli operativi. La nota dell’ANCE, firmata dal presidente Enrico Ricci, sottolinea l’importanza dell’edilizia per il futuro economico della regione, evidenziando la necessità di accelerare i lavori finanziati tramite programmi come il FESR e il FSC. Il presidente segnala che la ricostruzione post-sismica del 2016 e quella pubblica del 2009 stanno ancora aspettando conclusione, ma il PNRR offre una certa garanzia di lavoro fino al 2026. Tuttavia, le sfide imminenti richiedono una pianificazione attenta, specialmente riguardo all’aggiornamento del prezzario unico del Cratere, fermo al 2022, e alla contabilizzazione dei lavori del superbonus.

Nel contesto attuale, è chiaro che l’edilizia non solo occupa un posto centrale nel rilancio dell’Abruzzo, ma rappresenta anche una fondamentale leva per la crescita economica del paese, dimostrando come un settore solido possa influire positivamente su tutta la nazione.

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