La situazione sanitaria in Italia: l'influenza in aumento e il collasso dei pronto soccorso

La situazione sanitaria in Italia: l’influenza in aumento e il collasso dei pronto soccorso

La sanità pubblica in Italia affronta crescenti pressioni, con pronto soccorso a Napoli sotto stress e preoccupazioni per l’aumento dei casi influenzali in coincidenza con la riapertura delle scuole.
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La situazione sanitaria in Italia: l'influenza in aumento e il collasso dei pronto soccorso - Gaeta.it

In Italia, i segnali di una crescente pressione sulla sanità pubblica si fanno sempre più evidenti. Mentre la Lombardia si distingue con la miglior copertura vaccinale, il sud del Paese, con Basilicata e Calabria in particolare, mostra preoccupanti vuoti informativi sulla salute pubblica. La rivista scientifica Lancet ha messo in luce questa situazione, che presenta somiglianze con una piccola crisi sanitaria. A Napoli, i pronto soccorso sono sotto stress, con un aumento degli accessi tali da bloccare i ricoveri per i non urgenti. L’arrivo della stagione influenzale, in coincidenza con la riapertura delle scuole, preoccupa molti esperti del settore.

La pressione sui pronto soccorso a Napoli

La situazione nei pronto soccorso partenopei è critica, con un’incidenza di virus stagionale che supera la media nazionale. L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ ha messo in atto una rete di sorveglianza, RespirVirNet, per seguire l’andamento degli accessi. I medici riferiscono di un affollamento senza precedenti, specialmente all’ospedale Cardarelli, che ha visto il picco di accessi durante le festività natalizie. A questo si aggiunge la segnalazione di 100 ricoveri a inizio 2025 all’ospedale Cotugno, provocando così la decisione della ASL Napoli 1 di bloccare i ricoveri per casi non urgenti.

Questa misura mira a liberare posti letto per i pazienti più vulnerabili, come anziani e persone con patologie croniche, in previsione di un picco influenzale atteso per metà gennaio. L’affollamento nelle strutture sanitarie ha sollevato preoccupazioni legate all’incapacità di far fronte a emergenze, come è già accaduto in altre regioni.

Previsioni e caratteristiche del picco influenzale

L’andamento dell’influenza segue cicli annuali, e gli esperti si aspettano un incremento di casi tra gennaio e febbraio. Questo aumento è spesso correlato a fattori come il ritorno in aula degli studenti e i raduni familiari durante le festività. I bambini, in particolare, sono più esposti al rischio di contrarre il virus, e il loro ruolo nella diffusione dell’influenza all’interno delle famiglie è significativo, specie tra le persone anziane e i soggetti fragili.

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi-Sant’Ambrogio, ha sottolineato che le temperature più miti hanno contribuito a un numero limitato di casi di influenza fino ad ora. Tuttavia, l’apertura delle scuole rappresenta un potenziale catalizzatore per una rapida diffusione. Gli esperti avvertono di prestare attenzione, preparandosi per un conseguente aumento dei ricoveri.

L’importanza della vaccinazione antinfluenzale

Gli esperti della salute pubblica continuano a sottolineare l’utilità della vaccinazione antivirale, incoraggiando anche chi non si fosse ancora vaccinato a farlo. Sebbene la campagna vaccinale sia iniziata in autunno, c’è ancora tempo per ottenere l’immunizzazione, essenziale per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.

Secondo i dati aggiornati dalla REGIONE e dal SERVIZIO EPIDEMIOLOGICO REGIONALE Seremi, sono già stati registrati circa 400 mila casi di influenza dall’inizio della stagione, con un incremento di 34 mila casi nell’ultima settimana di dicembre 2024. A confronto, i casi di Covid sono notevolmente più contenuti, con solo 20 positivi e 50 ricoveri al 31 dicembre.

Le dichiarazioni di Fabrizio Pregliasco e le prospettive future

Fabrizio Pregliasco ha offerto un’analisi dettagliata sui virus attualmente più attivi. Ha esaminato le due varianti influenzali circolanti: A/H1N1 e A/H3N2. Il primo sembra essere meno aggressivo rispetto a quanto inizialmente temuto, ma gli altri virus in circolazione, come il rhinovirus e il virus respiratorio sinciziale, richiedono comunque attenzione. Questi virus possono provocare complicazioni specialmente nei bambini e negli anziani.

Pregliasco ha anche messo in evidenza che nonostante la situazione sia adesso sotto controllo, la riapertura delle scuole rappresenta un’incognita che potrebbe alterare questo equilibrio. Le interazioni tra bambini, famiglie e il loro ritorno alle attività scolastiche pongono degli interrogativi sulla possibilità di diffusione del virus.

Nuovi virus e schemi di immunizzazione

L’attenzione della comunità scientifica è rivolta non solo ai virus influenzali, ma anche di altri patogeni che possono causare gravi malattie. Il metapneumovirus, ad esempio, è stato oggetto di preoccupazioni, specialmente per i suoi effetti simili all’influenza. Purtroppo, la difficoltà di discernere tra diversi virus richiede un approccio diagnostico rigoroso e tempestivo. L’immunizzazione passiva, tramite anticorpi monoclonali, è stata segnalata come un’opzione promettente in alcune Regioni, anche se il suo utilizzo rimane limitato.

È chiaro che la ripresa dell’attività scolastica e la necessità di affrontare un aumento dell’influenza stanno posizionando la salute pubblica in una fase critica. La preparazione delle strutture ospedaliere e la promozione delle vaccinazioni rimangono le chiavi per affrontare questa sfida.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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