La Spezia: il sindaco difende l’autonomia del porto nella discussione sull’autorità ligure

La Spezia: il sindaco difende l’autonomia del porto nella discussione sull’autorità ligure

Il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, sostiene l’autonomia del porto locale contro la proposta di un’unica autorità portuale ligure, evidenziando l’importanza della competitività e delle specificità locali.
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La Spezia: il sindaco difende l’autonomia del porto nella discussione sull’autorità ligure - Gaeta.it

Il dibattito sulla gestione portuale in Liguria è acceso, e la città della Spezia non rimane in silenzio. Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, si schiera fermamente a favore dell’autonomia del porto locale durante la presentazione dei lavori di elettrificazione di Molo Garibaldi. Questa discussione prende piede nel contesto della proposta avanzata dal nuovo presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che prevede la creazione di un’unica autorità di sistema portuale per l’intera regione, unendovi i porti di Genova e Savona. Per Peracchini, il modello da seguire deve essere quello che promuove la competitività tra i porti, piuttosto che tra le singole regioni.

L’importanza della guida portuale a livello locale

Il sindaco della Spezia ha espresso chiaramente la propria posizione, affermando che ogni porto deve avere la propria leadership per svettare nel panorama competitivo. Secondo Peracchini, il porto della Spezia ha già dimostrato di essere un leader a livello nazionale in termini di produttività e innovazione. Negli ultimi anni, si è sviluppato un modello di gestione che valorizza le risorse e i potenziali locali, mettendo in risalto un sistema portuale che lavora non solo sulla quantità, ma anche sulla qualità.

La Spezia ha, dal 2016, fatto parte dell’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Orientale, un’alleanza che include il porto toscano di Marina di Carrara. Nonostante la collaborazione regionale, il sindaco sottolinea l’importanza di mantenere l’autonomia, puntando sul fatto che le decisioni relative ai traffici e alla gestione portuale devono rispecchiare le necessità specifiche del porto della Spezia, senza essere influenzate da una visione centralizzata che potrebbe non tener conto delle peculiarità locali.

La qualità del lavoro e dei contratti

Peracchini pone l’accento su un aspetto cruciale della gestione portuale: la qualità del lavoro. Il sindaco rileva come il porto della Spezia abbia attuato contratti integrativi innovativi, i quali hanno portato non solo a risultati economici soddisfacenti per i lavoratori ma anche a un riconoscimento di affidabilità da parte della comunità imprenditoriale. La capacità di attrarre traffico e mantenere alti standard di servizio si traduce in un sistema portuale che impiega oltre settemila persone, tra lavoratori diretti e indotto, un numero che testimonia l’importanza economica del porto per la città e la regione.

Per Peracchini, chi gestisce i traffici deve poter operare secondo le peculiarità del proprio contesto, con la libertà di prendere decisioni strategiche nei momenti più opportuni. Questa libertà, secondo il sindaco, è fondamentale per preservare e accrescere la competitività del porto della Spezia in un mercato che è in continua evoluzione.

La voce della comunità

La proposta di un’unica autorità di sistema portuale ligure ha suscitato sentimenti contrastanti in città. L’idea avanzata da Marco Bucci ha trovato terreno fertile tra alcune istanze, ma molti cittadini e operatori portuali guardano con scetticismo a una centralizzazione che potrebbe ridurre l’impatto della Spezia nel panorama regionale. Peracchini si fa portavoce di queste preoccupazioni, richiamando l’attenzione su come una visione condivisa, ma decentralizzata, potrebbe portare a vantaggi per tutti.

Il dibattito su come debba essere gestito il futuro del sistema portuale ligure è destinato a proseguire, ma il sindaco della Spezia è determinato a lottare per l’autonomia e il riconoscimento della città come polo strategico nel Mar Ligure. Ultimamente, la Spezia ha contribuito attivamente a questioni legate all’efficienza logistica e all’innovazione tecnologica, dimostrando che il potenziale del porto può andare ben oltre le collaborazioni regionali, affermandosi come un importante attore non solo in Liguria, ma anche a livello nazionale.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

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