All’inizio di dicembre, la stagione dell’olio nuovo si apre con il Primo Raccolto firmato Dievole, celebre azienda toscana in chiave gastronomica con sede a Castelnuovo Berardenga. Ogni anno, il produttore propone al pubblico la prima frangitura delle olive, un olio d’oliva extra vergine disponibile per un tempo limitato. Questa produzione, che si è avviata negli ultimi giorni di settembre e si protrae fino ai primi di ottobre, si distingue per il suo carattere unico e per la freschezza che la contraddistingue. Con rese estremamente basse a causa della raccolta di olive non ancora completamente mature, il Primo Raccolto rappresenta un’autentica rarità nel panorama oleario.
La varietà del Primo Raccolto
Il Primo Raccolto di Dievole offre un’esperienza sensoriale unica, risultando sempre diverso ogni anno. La diversità è dovuta alle varie cultivar delle olive, che cambiano da un giorno all’altro. Durante il processo di spremitura, queste olive giovani producono un olio che si contraddistingue per la sua freschezza e intensità. Questo prodotto, di per sé limitato in quantità, sta diventando sempre più ricercato dagli intenditori di olio d’oliva, poiché porta con sé l’emozione della prima raccolta della stagione. La passione e la cura nella produzione rendono il Primo Raccolto un simbolo di qualità e autenticità.
Gli oli extra vergine di oliva di Dievole
Oltre al Primo Raccolto, l’offerta di Dievole comprende altri oli extra vergine di oliva, ognuno con una propria identità e carattere. Il Chianti Classico Dop si distingue per il suo blend di Moraiolo, Leccino e Frantoio, le cultivar toscane per eccellenza. L’olio presenta note di mandorla tipiche del Frantoio, accompagnate da sentori di erba tagliata e carciofo, offrendo un bouquet aromatico ricco. La componente balsamica del Leccino aggiunge complessità al profilo sensoriale, rendendo questo olio ideale per arricchire piatti della tradizione toscana.
Altra proposta interessante è il Toscano Igp, un olio che combina le varietà già menzionate con il Maurino. Quest’ultima cultivar offre delle note fresche di mela verde e foglia di pomodoro, rendendo l’olio versatile e adatto a varie preparazioni. Infine, il nuovo 1090, realizzato con olive selezionate delle varietà Moraiolo, Leccino, Frantoio, Leccio del Corno e Rossellino, presenta lievi note amare e un piccante equilibrato, molto gradito per il palato di chi ama il sapore deciso.
Focus sulla produzione e nuove proposte
Quest’anno, Dievole ha deciso di eliminare dalla sua gamma i monocultivar Coratina e Nocellara. L’azienda ha comunicato chiaramente l’intenzione di dare vita a nuove etichette che, pur rappresentando la tradizione toscana, possano avventurarsi in esplorazioni tra varietà diverse. Questo approccio permette di rimanere in contatto con le tradizioni, senza rinunciare alla ricerca e all’innovazione nel campo dell’olio d’oliva.
Anche il packaging e la grafica dei prodotti sono stati rinnovati per rispecchiare l’evoluzione dell’immagine aziendale. A Dievole, la produzione di olio extravergine di oliva ha un’importanza equiparabile a quella del vino, e questo è confermato dalle parole di Matteo Giusti, responsabile di produzione, che sottolinea l’importanza di catturare l’emozione che ogni nuova raccolta porta con sé.
La combinazione con la cucina toscana
L’olio extravergine di oliva di Dievole non è solo un prodotto da collezione, ma un ingrediente essenziale da abbinare ai piatti tipici della cucina toscana. La varietà e la qualità degli oli prodotti si prestano perfettamente a esaltare i sapori dei piatti a base di pesce, carne e verdure. Il contesto uliveto e i terreni ricchi della zona fanno sì che ogni goccia di olio racconti una storia di territorio e tradizione, rendendo ogni pasto un’esperienza gastronomica unica.
Dievole, rinomata tenuta di produzione vinicola e punto di riferimento per l’ospitalità di qualità in Chianti Classico, continua a dimostrare il proprio impegno nella promozione della cultura dell’extravergine, necessario per la salute e per una buona tavola.
Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2024 da Marco Mintillo