Con l’imminente apertura della stagione sciistica prevista per il fine settimana del 26-27 ottobre, gli appassionati degli sport invernali si preparano a tornare sulle piste. Tuttavia, un fatto rilevante da considerare è l’aumento dei prezzi che caratterizzerà l’effettiva fruibilità degli impianti e dei servizi offerti dalle stazioni sciistiche. Dalle Dolomiti alla Valle d’Aosta, i rincari si fanno sentire in vari ambiti, e gli sciatori dovranno mettere in conto spese più elevate per il loro passatempo preferito.
I rincari nel comprensorio Dolomiti Superski
Il comprensorio Dolomiti Superski, il più vasto e rinomato d’Italia, subirà significativi aumenti per la stagione 2024-2025. Quest’anno, gli impianti di risalita apriranno a partire dal 30 novembre e rimarranno in funzione fino al 6 aprile 2025. Durante le festività natalizie, che rappresentano uno dei periodi di massima affluenza, il costo dello skipass giornaliero raggiungerà gli 83 euro, mentre per il resto della stagione sarà di 75 euro. Ciò si traduce in un incremento del 5,2% rispetto alla stagione precedente.
Anche i pacchetti plurigiornalieri subiranno un aumento, portando il costo di un abbonamento di tre giorni durante l’alta stagione a 241 euro, rispetto ai 216 euro degli altri periodi. Per un abbonamento di sei giorni, il prezzo salirà a 423 euro, mentre il costo precedente era di 381 euro. Alla luce di queste variazioni, chi desidera un abbonamento stagionale dovrà affrontare un aumento del 2,6%, con tariffe che arrivano a 945 euro per gli adulti se acquistate entro il 24 dicembre, mentre dopo tale data il prezzo salirà a 1.015 euro.
Gli aumenti nella Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta non è esente da rincari per la stagione 2024-2025. Le nuove tariffe per gli skipass stagionali, valide dal 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025, sono state definite dall’Associazione Valdostana Impianti a Fune e presentano aumenti rispetto alle passate stagioni, in particolare un 6,5% rispetto allo scorso anno e un 8,9% per l’inverno 2022-2023.
Per la stagione corrente, il costo per un abbonamento agli impianti di risalita regionali ammonta a 1.460 euro, un incremento di 90 euro rispetto allo scorso anno. Per coloro che desiderano accedere anche al comprensorio di Zermatt in Svizzera, il prezzo salirà a 1.723 euro, con un aumento di 106 euro. A fronte di questi rincari, sono previsti anche tariffe ridotte per determinate fasce d’età: gli under 8 sciano gratis se acquistano l’abbonamento insieme a un adulto, mentre gli under 16 dovranno pagare 1.022 euro. Abbonamenti dedicati agli under 24 e agli over 65 hanno un costo di 1.168 euro.
La situazione in Valsesia
In un contesto di rincari generalizzati, la Valsesia emerge come un’eccezione, non prevedendo aumenti per la stagione sciistica imminente. L’abbonamento “Monterosa Freeride Paradise“, che consente di esplorare tutte le discese del comprensorio Monterosa Ski , ha un costo stabile di 1.030 euro, mentre il pacchetto “Monterosa Ski“, che esclude l’accesso al ghiacciaio di Indren, è fissato a 990 euro. Chi sceglie di sciare esclusivamente a Mera può optare per un abbonamento più conveniente che prevede una spesa di 650 euro.
La Valsesia offre anche tariffe agevolate per i residenti nei comuni dell’Unione Montana. Ad esempio, l’abbonamento stagionale “Monterosa Freeride Paradise” scende a 565 euro, mentre per il pacchetto che esclude Indren il prezzo è di 525 euro. Per quanto riguarda gli skipass giornalieri, la maggior parte dei prezzi rimarrà invariata, fatta eccezione per la tariffa massima di Monterosa Ski che potrà raggiungere i 67 euro. In questo modo, la Valsesia offre un’alternativa interessante in un mercato improntato a costi sempre crescenti, mantenendo accessibili i suoi servizi per gli sciatori.