Nell’affascinante cornice del Vinitaly 2025, si esibisce una delle cantine storiche del vinicolo siciliano, l’azienda Principe di Corleone. Con oltre cento anni di esperienza, questa realtà è profondamente attaccata alla terra e alle tradizioni del suo territorio. La famiglia Pollara, alla guida dell’azienda da cinque generazioni, rappresenta un patrimonio unico di conoscenze vitivinicole che ha contribuito a risvegliare e modernizzare l’immagine del vino siciliano a partire dagli anni ’80. Scopriamo insieme il loro viaggio e le loro creazioni.
Una storia di passione e tradizione nel vino siciliano
La tradizione vitivinicola di Principe di Corleone è radicata in un’eccellenza che attraversa il tempo e le generazioni. Fondata in un’epoca in cui il vino si affacciava sul mercato nazionale e internazionale, l’azienda ha saputo adattarsi ai cambiamenti mantenendo sempre il focus sull’autenticità del suo prodotto. I fratelli Leoluca e Pietro Pollara affermano che “quest’isola è un crogiolo di storia e cultura”, sottolineando l’importanza del vino come ambasciatore delle storie e delle tradizioni siciliane.
Nel corso degli anni, i Pollara hanno valorizzato i vigneti situati nella zona della DOC Monreale, dove si intrecciano vitigni autoctoni e internazionali. Questo incontro di varietà è fondamentale per produrre vini che raccontano le caratteristiche peculiari del territorio siciliano. Con una cura meticolosa per ogni pianta e un approccio innovativo alla viticoltura, la cantina è un esempio di come tradizione e modernità possano coesistere nella produzione vinicola.
Vini emblematici che raccontano l’identità siciliana
Al Vinitaly, Principe di Corleone presenta due vini distintivi: Angelica Grillo e Orlando Syrah. Queste etichette non sono solo prodotti vinicoli, ma veri e propri racconti sensoriali ispirati all’epica di Ludovico Ariosto. L’Angelica Grillo, fresco e vibrante, incarna la grazia della tradizione siciliana, mentre l’Orlando Syrah offre intensità e carattere, riflettendo la forza del celebre eroe dell’Orlando Furioso.
I Pollara descrivono questi vini come “monovarietali moderni, contemporanei e fortemente territoriali”, concepiti per conquistare i palati più esigenti. Vincenzo Pollara, enologo e proprietario, esprime il desiderio di rendere omaggio ai protagonisti del poema cavalleresco: “vogliamo dedicare la nostra partecipazione al Vinitaly a coloro che hanno ispirato questi vini, i nostri ambasciatori Grillo e Syrah”.
L’impegno per un futuro sostenibile e autentico
La famiglia Pollara non solo guarda al passato, ma si proietta nel futuro con una visione chiara di valorizzazione delle colture tradizionali. Con l’ingresso della nuova generazione, la cantina ha visto un rinnovamento significativo, intraprendendo un percorso di modernizzazione che affronta le sfide del mercato contemporaneo. Questo nuovo approccio ha favorito collaborazioni con altri produttori della DOC Monreale, creando opportunità di sviluppo nel rispetto dei valori della comunità locale.
L’attenzione alla qualità si estende dai vigneti alle pratiche di cantina, con un focus sulla sostenibilità e sull’innovazione. Con una strategia di comunicazione chiara e orientata al futuro, Principe di Corleone si posiziona come un punto di riferimento per la viticoltura siciliana, pronta a mettersi alla prova nel contesto sempre più competitivo del mercato del vino.
Il Vinitaly rappresenta così non solo un palcoscenico per presentare i loro vini, ma anche un’occasione per riaffermare il legame profondo con la terra e la cultura siciliana. L’appuntamento è fissato nel Pad. 2 Stand F63, all’interno dell’area Assovini di Veronafiere, dove la storia e l’innovazione si incontrano per raccontare l’autenticità del vino siciliano.