La storica carta Fabriano torna in produzione, ma all'estero: i sindacati insorgono

La storica carta Fabriano torna in produzione, ma all’estero: i sindacati insorgono

La produzione della carta Fabriano torna sul mercato grazie a un accordo con Jacob Jurgensen, ma avverrà all’estero, suscitando indignazione tra lavoratori e amministratori locali per la perdita di tradizione.
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La storica carta Fabriano torna in produzione, ma all'estero: i sindacati insorgono - Gaeta.it

La città di Fabriano, famosa nel mondo per la sua tradizione nella produzione di carta, si trova al centro di una nuova controversia. Dopo anni di inattività, la famosa linea di prodotti per fotocopie “Fabriano – Copy 1 e 2” torna sul mercato, ma non nello stabilimento marchigiano che ha dato il suo nome. Un nuovo accordo con il gruppo Jacob Jurgensen porterà la produzione all’estero, suscitando indignazione tra lavoratori e amministratori locali.

Ritorno alla produzione di carta per fotocopie

La decisione di riprendere la produzione della carta Fabriano arriva dopo un lungo periodo di inattività che ha avuto inizio con la chiusura della Giano Srl nel 2014. Quel momento ha segnato la fine di un’era per la cartiera di Fabriano, da sempre considerata un simbolo di qualità e tradizione. La situazione ha portato alla perdita di posti di lavoro per circa 194 lavoratori, con una parte di essi ricollocati all’interno del Gruppo Fedrigoni, che ha gestito la produzione fino a quel momento.

Ora, l’accordo con il gruppo tedesco Jacob Jurgensen per la licenza di produzione delle cartiere Copy 1 e 2 ha riacceso la produzione del marchio, ma in un contesto del tutto diverso rispetto al passato. Secondo quanto comunicato da Fedrigoni, questa mossa è stata spinta dalla richiesta di alcuni clienti desiderosi di continuare ad utilizzare i prodotti storici. La marca Fabriano, a questo punto, non rappresenta più la fabbricazione locale, ma diventa un’etichetta di continuità nel mercato globale della carta.

Le reazioni del sindaco e dei sindacati

L’annuncio della produzione all’estero ha scatenato reazioni forti e immediate. Il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, ha parlato di una vera e propria “mistificazione e beffa“. Il primo cittadino ha espresso il suo disappunto sull’utilizzo del nome Fabriano per una produzione che non avviene nel suo territorio, definendo l’accordo come una violazione della storicità del marchio. Ghergo ha richiesto un intervento da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per fermare quella che considera una “operazione scorretta“.

I sindacati non sono rimasti a guardare. Paolo Pierantoni, segretario regionale dell’UGL, ha condiviso preoccupazioni simili, sottolineando come la produzione di carta con il marchio Fabriano al di fuori della città rappresenti un fatto eticamente discutibile. Secondo Pierantoni, questa situazione evidenzia una fragilità nel settore cartario, e pone interrogativi sulla salvaguardia delle tradizioni locali rispetto alle esigenze del mercato.

Le argomentazioni di Fedrigoni

Dal Gruppo Fedrigoni arriva un chiarimento riguardo all’accordo con Jacob Jurgensen. L’azienda ribadisce che la decisione di consentire la produzione all’estero non è stata motivata da ragioni economiche, dato che il compenso per la licenza è di modesta entità. L’intento, sostengono, è stato quello di mantenere una presenza e riconoscibilità per la storica marca Fabriano, seguendo le richieste dei clienti. La comunicazione del gruppo sottolinea che, pur non avendo il totale controllo sulla produzione, si è cercato di garantire la continuità del marchio in un contesto commerciale sempre più competitivo.

Tuttavia, l’assenza di una produzione diretta nella città natale della carta crea un divario tra l’immagine storica del marchio e la realtà odierna. Per diversi rappresentanti del settore e della comunità, la vera sfida sarà mantenere viva l’eredità di Fabriano in un’epoca in cui il made in Italy affronta gravi pressioni globali. La questione si fa dunque complessa, con tensioni tra la necessità di rispondere alle richieste del mercato e il valore storico e culturale del marchio Fabriano.

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