La strage di Vergarolla: il ministro Sangiuliano sollecita la memoria collettiva sull'evento tragico del 1946

La strage di Vergarolla: il ministro Sangiuliano sollecita la memoria collettiva sull’evento tragico del 1946

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La strage di Vergarolla: il ministro Sangiuliano sollecita la memoria collettiva sull'evento tragico del 1946 - Gaeta.it

In un contesto di crescente attenzione verso la memoria storica in Italia, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha richiamato l’attenzione sulla strage di Vergarolla, avvenuta il 18 agosto 1946. Questo tragico avvenimento, che ha visto la morte di circa un centinaio di italiani, tra cui numerosi bambini, rappresenta un capitolo doloroso della storia italiana che merita di essere perennemente ricordato. Sangiuliano ha evidenziato l’importanza di commemorare le vittime innocenti e il sacrificio del medico Geppino Micheletti, che ha svolto un ruolo eroico durante i drammatici eventi di quel giorno.

La strage di Vergarolla: un episodio da non dimenticare

Il contesto storico dell’evento

La strage di Vergarolla è avvenuta in un periodo di tensione e instabilità postbellica, in cui le rivalità tra etnie e nazioni erano palpabili. Situata sulla spiaggia di Vergarolla, nei pressi di Pola, allora parte della Jugoslavia, l’area era frequentata da italiani, molti dei quali erano cittadini della ex Istria. Durante un evento estivo, un’esplosione ha travolto i bagnanti, causando morte e ferite tra la popolazione. Tra i circa 100 morti, il 33% erano bambini, evidenziando ulteriormente la brutalità di un attacco che ha colpito innocenti.

Sangiuliano ha descritto l’evento come un “crimine terribile”, il cui impatto è stato amplificato dalla fuga di migliaia di italiani dall’Istria a seguito del conflitto e delle conseguenze politiche che ne sono seguite. Nonostante anni di indagini, non fu mai identificato un colpevole, e la strage è rimasta nell’ombra del dibattito pubblico e nella storia, creando un vuoto nell’eredità collettiva del paese.

Il ricordo delle vittime

Nel discorso di Sangiuliano, particolare enfasi è stata posta sulla necessità di conservare vivo il ricordo delle vittime di Vergarolla. Il giovane pubblico italiano, così come le generazioni future, devono essere educati su quanto accaduto, affinché eventi simili non vengano dimenticati. La memoria di queste persone, tra cui il dottor Micheletti, il quale, nonostante le avversità e la perdita personale, continuò a prestare assistenza ai feriti, deve essere onorata e celebrata.

Sangiuliano ha quindi esortato a non ignorare il passato, sottolineando l’importanza di dare voce a coloro che furono colpiti da queste atrocità. L’intento del Ministro è quello di integrare la strage nel racconto della storia italiana, affinché diventi parte di un capitolo condiviso e riconosciuto da tutti.

Iniziative per la memoria e la cultura

Progettazione del Museo Nazionale del Ricordo

Sangiuliano ha annunciato iniziative concrete per onorare la memoria delle vittime della strage di Vergarolla. Una delle principali è la creazione del Museo Nazionale del Ricordo a Roma, dedicato agli italiani vittime delle violenze perpetrate dai partigiani comunisti. Questa proposta ha ricevuto sostegno unanime dal Senato, sottolineando l’importanza del riconoscimento di questo capitolo della storia italiana.

Nel museo, saranno inclusi vari eventi e mostre, in particolare una dedicata alla strage di Vergarolla e alla figura di Geppino Micheletti. Il Ministro ha dichiarato che il percorso espositivo si concentrerà non solo sull’evento tragico, ma anche sul contesto storico più ampio, rendendo visibile l’impatto di tali atrocità sulla vita delle persone coinvolte.

Convenzione per la mostra sul confine orientale

Un’altra iniziativa menzionata riguarda una convenzione per una mostra sul confine orientale, che si terrà al Vittoriano di Roma. Questa mostra sarà un ulteriore strumento per sensibilizzare il pubblico sulla storia dell’Istria e delle violenze che hanno costretto molte persone a lasciare le loro terre d’origine. Particolare attenzione sarà fornita alla narrativa delle comunità italiane costrette all’esilio, offrendo una piattaforma per la discussione e la riflessione storica.

Le iniziative annunciate da Sangiuliano mirano quindi a perseguire un obiettivo di integrazione e riconciliazione, in linea con i valori dell’Unione Europea. Attraverso la narrativa storica, si cerca di promuovere un clima di amicizia e cooperazione tra le nazioni, contribuendo così a costruire un futuro di pace e comprensione.

Il Ministro ha concluso la sua nota affermando che il riconoscimento di questi eventi, in un contesto di rispetto e dialogo, è dovuto non solo alle vittime, ma a tutti coloro che vivono sotto l’ombra di una storia non raccontata.

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