La Sugar Tax minaccia l'eccellenza agroalimentare della Sicilia: le preoccupazioni di Sibat Tomarchio

La Sugar Tax minaccia l’eccellenza agroalimentare della Sicilia: le preoccupazioni di Sibat Tomarchio

La Sugar Tax in Italia preoccupa le aziende siciliane, come Sibat Tomarchio, per i potenziali danni economici e culturali all’industria delle bevande e alla tradizione agroalimentare dell’isola.
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La Sugar Tax minaccia l'eccellenza agroalimentare della Sicilia: le preoccupazioni di Sibat Tomarchio - Gaeta.it

Il dibattito sulla Sugar Tax in Italia continua a sollevare preoccupazioni, soprattutto tra le aziende siciliane che vedono a rischio non solo la loro produttività, ma anche la tradizione gastronomica dell’isola. Savio Boarini, amministratore unico di Sibat Tomarchio, storica azienda produttrice di bevande, esprime forte preoccupazione per le conseguenze economiche e culturali che la nuova tassa potrebbe portare al settore delle bevande e all’intera filiera agroalimentare siciliana.

L’impatto della Sugar Tax sull’industria delle bevande

Savio Boarini non nasconde la sua apprensione per la misura fiscale proposta. Secondo lui, la Sugar Tax rappresenta una vera e propria minaccia per l’industria agroalimentare siciliana, che vanta una tradizione secolare. L’implementazione di questa tassa potrebbe avere effetti devastanti sulla produttività dell’azienda e anche sul post-pandemia aggiustamenti delle dinamiche di mercato. Le preoccupazioni si estendono anche agli investimenti, dove la mancanza di sostenibilità potrebbe rendere difficili le operazioni per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie.

L’azienda, fondata nel 1920, ha sempre cercato di mantenere un legame forte con il territorio, combinando il sapore degli agrumi siciliani con l’acqua dell’Etna. Boarini sottolinea che gran parte del patrimonio di agrumi dell’isola sarebbe compromesso, non solo in termini di produzione, ma anche in quanto patrimonio culturale. Infatti, i produttori locali e gli agricoltori si trovano in prima linea e rischiano di subirne conseguenze dirette, portando a un effetto a catena che potrebbe colpire l’intero ecosistema economico legato alla filiera.

Sibat Tomarchio e la sostenibilità nella produzione

Sibat Tomarchio si distingue nel settore della produzione di bevande per il suo impegno nella sostenibilità e nella tracciabilità delle materie prime utilizzate. Boarini evidenzia l’importanza delle bibite biologiche realizzate con zucchero 100% italiano e l’approvvigionamento interamente tracciabile degli agrumi, grazie alla collaborazione con il Distretto Produttivo Agrumi e i principali consorzi di tutela siciliani, come Arancia Rossa IGP e Limone di Siracusa IGP. Queste scelte sono state fatte per non compromettere la qualità e l’autenticità dei loro prodotti, mantenendo una produzione artigianale che riflette l’essenza della terra siciliana.

L’azienda ha saputo conquistare i mercati internazionali, strategia che ha contribuito in maniera decisiva alla crescita economica della regione. Grazie a investimenti significativi in nuove tecnologie e pratiche sostenibili, Sibat Tomarchio ha mantenuto una posizione di leadership, consentendo persino di far fronte ai recenti aumenti dei costi di produzione legati alla crisi economica globale. L’entrata in vigore della Sugar Tax, a detta del suo amministratore, potrebbe annullare un percorso di crescita costruito nel tempo, penalizzando concerti internazionali di sviluppo.

La reazione del settore agroalimentare e le prospettive future

La reazione del settore agroalimentare siciliano alla Sugar Tax non si è fatta attendere. Molti produttori, come Sibat Tomarchio, sottolineano che non si tratta solo di una questione economica, ma anche di una difesa del “Made in Sicily”. La creazione di una tassa ad hoc per le bevande analcoliche potrebbe risultare un attacco diretto a una tradizione e una cultura agraria profonde.

Boarini conclude la sua analisi sottolineando che le conseguenze dell’introduzione della Sugar Tax potrebbero essere disastrose non solo per le aziende, ma anche per i consumatori, che potrebbero subire rialzi ingiustificati dei prezzi. La preoccupazione più grande riguarda la possibilità di una crisi irreversibile che potrebbe investire l’intero settore delle bevande e mettere in discussione la sostenibilità di decenni di impegno e tradizione siciliana. La questione sarà al centro del dibattito pubblico e politico, con prossimi sviluppi attesi nella pianificazione delle politiche fiscali nazionali.

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