Rita De Crescenzo, la celebre influencer napoletana con un vasto seguito di follower su TikTok, è di nuovo al centro di una controversia legale che ha catturato l’attenzione dei media. Su di lei pendono accuse gravi legate all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La sua figura, già controversa nel panorama social, si intreccia ora con fatti di cronaca giudiziaria che sollevano interrogativi su un possibile coinvolgimento con la malavita napoletana.
La vicenda giudiziaria e il tentativo di assistere al Festival
L’influencer, nota per i suoi video spesso discutibili, sta affrontando un processo presso la nona sezione penale del Tribunale di Napoli, con udienze che coinvolgono non solo lei ma anche altri imputati. L’udienza prevista per il 19 febbraio è stata rinviata per motivi legati all’impossibilità del legale di uno degli altri coinvolti di presenziare. Nonostante la mancanza di evidenze che possano sostenerne la presenza, De Crescenzo continua a attirare l’attenzione dei media, in particolare dopo alcune uscite pubbliche che l’hanno vista protagonista in situazioni che hanno sollevato polemiche, come la gita a Roccaraso e il tentativo di partecipare al Festival di Sanremo.
Le accuse contro di lei non sono da poco. Secondo le indagini, sarebbe stata implicata nella gestione di una piazza di spaccio nel noto Rione Pallonetto di Santa Lucia. Le prove su cui si basano le contestazioni includono intercettazioni telefoniche risalenti al 2015, periodo in cui la De Crescenzo avrebbe formalmente procacciato clienti per l’organizzazione guidata da Bruno Pugliese, conosciuto operatore del mercato della droga nel quartiere. Nonostante abbia sempre negato ogni addebito, la situazione le si è fatta complessa, con il processo che continua a svolgersi e il suo futuro che rimane nel limbo.
I dettagli delle accuse e delle indagini
Gli elementi a carico di Rita De Crescenzo si fondano su intercettazioni che rappresentano un grave punto di accusa. Si sostiene che lei non solo avrebbe cercato acquirenti per il noto pusher Pugliese, ma che avrebbe anche agito da intermediaria nelle vendite di sostanze stupefacenti. Queste rivelazioni hanno aperto la porta a discussioni più ampie riguardo il rapporto tra social media e dimostrazioni di vita nel crimine. L’assenza di prove concrete in un contesto che rischia di rivelarsi devastante per la sua immagine è una costante nel dibattito pubblico.
L’aver già ricevuto un annullamento della misura cautelare da parte della Cassazione per insufficienza di indizi non ha impedito il protrarsi delle indagini. Questo aspetto della vicenda ha portato a una riflessione più ampia sulla connessione tra la vita reale di alcune figure pubbliche e il loro utilizzo di TikTok come piattaforma di espressione e comunicazione. Nella sua difesa, De Crescenzo ha più volte chiarito che non ha mai avuto alcun ruolo nel traffico di droga, pur ammettendo l’uso personale di sostanze stupefacenti in passato, un’affermazione che potrebbe ulteriormente aggravare la sua posizione in un contesto già delicato.
La denuncia di estorsione e le polemiche social
Parallelamente alla sua battaglia legale riguardante il traffico di droga, Rita De Crescenzo si trova coinvolta in un’altra spinosa situazione. Nella stessa misura in cui è stata accusata di spaccio, ha denunciato presunti episodi di estorsione ai danni di cooperative di ormeggiatori a Mergellina. Questo nuovo filone giudiziario ha rivelato l’esistenza di una rete di racket che, se confermata, potrebbe agitare ulteriormente le acque intorno alla tiktoker.
Nella sua difesa pubblica, Rita non ha lesinato critiche a chi ha messo in dubbio il suo operato. “Sono cose vecchie, che io ho già raccontato,” ha dichiarato in un video su TikTok, adducendo la sua situazione attuale come una nuova fase della sua vita, che vorrebbe lontana dalle ombre del passato. Di fronte a un’opinione pubblica sempre più curiosa, il suo approccio aggressivo sui social ha creato un’ulteriore spaccatura: da un lato i sostenitori, dall’altro coloro che vedono nelle sue azioni un riflesso delle annose problematiche legate alla criminalità in città.
La vicenda di Rita De Crescenzo è, così, un microcosmo che illumina le sfide della vita urbana napoletana, costellata di luci e ombre, dove il confine fra notorietà e criminalità spesso si fa sottile, alimentando un dibattito che va oltre la singola storia personale, toccando un tema di rilevanza sociale e culturale di ampio respiro.