La tomba di papa francesco realizzata con ardesia ligure simbolo delle sue radici familiari

La tomba di papa francesco realizzata con ardesia ligure simbolo delle sue radici familiari

Papa Francesco sceglie una tomba in ardesia ligure nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, rafforzando il legame con le sue radici familiari e la comunità di Cogorno, terra dei Bergoglio.
La Tomba Di Papa Francesco Rea La Tomba Di Papa Francesco Rea
Papa Francesco ha scelto di farsi seppellire in una tomba di ardesia ligure, simbolo delle sue radici familiari a Cogorno, rafforzando il legame tra la sua vita spirituale e le origini terrene nella terra dei nonni materni. - Gaeta.it

La notizia riguarda la decisione del papa francesco di farsi seppellire in una tomba realizzata con ardesia proveniente dalla liguria, terra dei suoi nonni materni. Questo materiale, tipico del levante ligure, racconta una storia di legami familiari, tradizioni popolari e radici riconosciute con emozione nella piccola comunità di cogorno, luogo d’origine della famiglia bergoglio. L’ardesia, pietra scura e versatile, diventa così un simbolo tangibile della continuità fra la vita spirituale del pontefice e la sua origine terrena.

La scelta della tomba in ardesia e il legame con la basilica liberiana

La tomba di papa francesco si trova nella basilica di santa maria maggiore, detta anche basilica liberiana, nel cuore di roma. È collocata tra la cappella paolina e la cappella sforza, accanto all’altare di san francesco. Per realizzarla sono stati scelti materiali liguri, tra cui l’ardesia nera, pietra estratta dalle cave sopra il golfo del tigullio. Il cardinale rolandas makrickas, arciprete coadiutore della basilica, aveva già anticipato questa particolare richiesta del pontefice in un’intervista televisiva: “papa francesco voleva riposare in una tomba fatta con la pietra della sua terra d’origine, per mantenere un legame aperto con il passato familiare.” La scelta dell’ardesia conferma questo desiderio.

Cogorno e le radici liguri di papa francesco

Cogorno, un piccolo comune ligure con poco più di cinquemila abitanti, si affaccia sul mare e domina il promontorio di portofino. Qui la famiglia bergoglio affonda le sue origini. Nel 1850 nasceva vincenzo girolamo sivori, trisavolo del papa, che partì per buenos aires dove visse fino alla sua morte prematura nel 1882. Su una casa gialla vicino alla chiesa di san lorenzo, patrono del paese, è stata posta una targa in ardesia a ricordo delle origini di papa francesco. La comunità di cogorno ha accolto con emozione la notizia dell’uso dell’ardesia ligure per la tomba, sentendola come un riconoscimento alla propria storia e tradizione.

La scoperta della parentela e l’emozione dei cogorno

Il legame tra papa francesco e la liguria è rimasto a lungo nascosto, fino a quando non è emerso attraverso ricerche genealogiche e scambi di informazioni tra italia e argentina. Un legame rafforzato da racconti e incontri: nel 2017 papa francesco ha visitato genova, dove ha abbracciato sette membri della famiglia sivori. Per la cugina angela sivori, residente a cogorno, è stata una sorpresa piena di emozione e affetto. Anche gli amministratori locali hanno espresso sorpresa e gioia all’annuncio della tomba, considerandolo “un’ultima sorpresa” da parte del pontefice. Gli incontri con i parenti e le testimonianze dirette hanno restituito un volto più intimo della sua vita lontano dal clamore.

L’importanza dell’ardesia nella tradizione e nell’identità ligure

L’ardesia che arriva dalle cave tra sestri levante e la val fontanabuona è una pietra scura, fredda al tatto ma che restituisce una sensazione di calore. Questo materiale è da sempre usato per lastricare sentieri e costruire elementi di uso quotidiano, da qui l’appellativo di “pietra del popolo”. Franca garbarino, presidente del distretto dell’ardesia, racconta che questa pietra si lega a uno stile di vita umile e resistente, caratteristiche paragonate all’animo di papa francesco. L’ardesia non impone la sua presenza ma si combina con altri materiali, simile al modo di fare del pontefice, pronto al dialogo con chiunque. Il distretto ha confermato la propria disponibilità a fornire ulteriore ardesia e a certificare l’autenticità delle lastre per la tomba.

Gli episodi più rappresentativi del legame tra papa francesco e la liguria

Nel 2015 la società filarmonica di sestri levante ha suonato in una udienza generale con papa francesco, un evento che ha emozionato molto la comunità ligure. In quell’occasione una delegazione guidata dall’assessore di cogorno ha consegnato al pontefice un bassorilievo in ardesia con immagini locali significative. Il pontefice ha ricevuto il dono con modi raccolti, ma il gesto ha segnato un punto importante nel rapporto tra lui e la sua terra d’origine. Anche le visite in piemonte durante il pontificato avevano segnato alcune tappe del ricordo ancestrale, ma mai con la stessa evidenza di ora. Questi momenti hanno rafforzato l’importanza del legame ancestrale con la liguria.

Cogorno e i “tre papi”: un legame storico e spirituale

Il paese di cogorno non è nuovo a legami con papi: in passato vi sono passati innocenzo iv e adriano v, zio e nipote della famiglia fieschi, altro clan locale importante. Papa francesco si inserisce idealmente in questa tradizione, rafforzando la memoria storica del territorio. Cogorno si prepara ora a custodire simbolicamente un pezzo di storia universale con la tomba del pontefice, un segno che unisce terra, fede e famiglia. L’ardesia ligure diventa così testimone silenziosa di questi legami, di fronte al mare e sotto il sole della liguria, terra scelta per l’ultimo riposo.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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