La tragedia di Salvatore Giordano: l'undicesimo anniversario di un evento evitabile a Napoli

La tragedia di Salvatore Giordano: l’undicesimo anniversario di un evento evitabile a Napoli

A undici anni dalla morte di Salvatore Giordano, un incidente evitabile a Napoli solleva interrogativi sulla responsabilità del Comune e sull’assenza di risarcimenti per la famiglia.
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La tragedia di Salvatore Giordano: l'undicesimo anniversario di un evento evitabile a Napoli - Gaeta.it

Il 5 luglio 2014, la vita di Salvatore Giordano, un ragazzo di 14 anni, si spegne tragicamente in un incidente che avrebbe potuto essere evitato. Mentre passeggiava lungo via Toledo a Napoli, un frammento di stucco ornamentale si stacca dalla Galleria Umberto, infliggendo ferite mortali al giovane. A distanza di undici anni da questo drammatico evento, emergono nuovi dettagli che sollevano interrogativi sulla responsabilità e sulla mancanza di risarcimento da parte del Comune di Napoli.

Un tragico evento annunciato

L’avvocato Sergio Pisani, legale della famiglia Giordano, ha chiarito che la morte di Salvatore non era un evento imprevedibile. Già il 12 maggio 2014, un tecnico del Servizio di Protezione Civile del Comune aveva segnalato la necessità di intervenire urgentemente sulla facciata della Galleria, a causa di un altro distacco di intonaco. Questa comunicazione era giunta tramite fax al Servizio Sicurezza Abitativa, ma a quanto pare, non ha ricevuto l’attenzione necessaria.

L’avvocato Pisani, durante il processo, ha più volte sottolineato la responsabilità del Comune di Napoli nel non aver adottato misure preventive. “Sono passati undici anni – sottolinea – e l’indignazione è doppia: oltre alla perdita di Salvatore, la famiglia non ha ricevuto alcun risarcimento.” Queste parole racchiudono il dolore di una famiglia che continua a lottare per giustizia.

Rapporti inquietanti e mancanza di azioni

Il giorno stesso dell’incidente, i Vigili del Fuoco avevano redatto un rapporto che metteva in evidenza l’urgenza di una verifica generale della facciata della Galleria Umberto, esprimendo la necessità di eseguire interventi di consolidamento. In aggiunta, si raccomandava un transennamento dell’area per garantire la sicurezza dei passanti. Nonostante questi allerta, la mancanza di interventi adeguati ha portato a conseguenze fatali.

Il professionista, nell’esaminare la situazione, ricorda che un dipendente del Comune è stato condannato, ma ciò non basta a sanare la ferita subita dalla famiglia Giordano. La mancanza di risarcimenti rappresenta non solo un’ingiustizia personale ma anche un grave danno all’immagine della città, già provata da molteplici difficoltà.

Un danno morale e un prezzo da pagare

L’assenza di azioni concrete e di attenzione da parte dell’amministrazione comunale ha reso la situazione ancora più insopportabile per i familiari di Salvatore. L’avvocato Pisani ha argomentato che la lunga attesa per un risarcimento adeguato non solo aggrava il dolore già presente, ma ha anche minato la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

L’immagine di Napoli, una città ricca di storia e patrimonio culturale, è macchiata da quest’episodio drammatico. Ogni giorno che passa senza che venga fatta giustizia, è come un ulteriore promemoria delle responsabilità non assunte e della necessità di interventi più efficaci a tutela della sicurezza pubblica.

La vicenda di Salvatore Giordano rimane così un monito forte e chiaro: le tragedie possono e devono essere evitate, ma solo attraverso l’attenzione e il rispetto per la vita umana. Il ricordo del giovane deve servire a sensibilizzare tutti sulla necessità di una maggiore vigilanza e di azioni tempestive per la prevenzione di futuri incidenti.

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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